IL RETROSCENA di FABIO TANZILLI
CHIOMONTE – Cosa sta succedendo a Pian del Frais? In ballo ci sono parecchi interessi economici e politici, tra i soldi del Tesoretto olimpico e quelli della Tav. Con vari attori in campo, più o meno occulti, tra cui il Comune (il sindaco Ollivier), la società Dedalo (Cerutti) e l’associazione ImprenD’Oc (il cui perno è Roberto Garbati, già presidente Iren). Se le relazioni “diplomatiche” tra Comune e la società degli impianti Dedalo non si risolvono in maniera positiva, il futuro della piccola stazione sciistica potrà essere a rischio, o nel caos con due gestori nella stessa stazione a farsi la guerra in tribunale.
IL COMUNE VUOLE “SCALZARE” CERUTTI
A meno che, in realtà, il progetto del Comune di realizzare i nuovi impianti abbia un altro obiettivo: “scalzare” Cerutti e far entrare nella partita l’associazione Imprend’Oc, come possibile nuovo interlocutore a cui affidare le seggiovie comunali e i prossimi progetti di sviluppo del Frais, in relazione ai soldi per le opere di compensazione legate alla Tav. Quest’ultima, oggi, è soltanto un’ipotesi, che nasce osservando i vari movimenti attorno alla stazione di sci. Che per quanto sia piccola rispetto alle blasonate Bardonecchia o Sestriere, in stagione invernale e a pieno regime dà lavoro a circa 120 persone, tra addetti agli impianti e piste da sci, maestri di sci, sci club, affitta sci, bar e commercianti. Senza dimenticare i circa 1000 appartamenti di villeggianti che pagano Imu, ecc. E che coi soldi della Tav, il Frais potrebbe crescere ancora.
INTANTO QUEST’INVERNO LE DUE SEGGIOVIE COMUNALI RIMANGONO CHIUSE
Ma prima partiamo dai fatti concreti. Primo fatto: il 16 novembre, per la prima volta, è andata deserta la gara di appalto per la gestione delle due seggiovie comunali: la “Chiomonte –Frais” che parte dalla stazione ferroviaria, e la “Frais-Sauzea”. Il gestore delle piste di sci (l’associazione Frais 2010, presieduta da Luca Olivero) non se ne vuole più occupare, soprattutto perchè ha in scadenza il proprio contratto per aprire le piste e gli impianti dalla societá proprietaria, la Dedalo guidata da Marco Cerutti. Questa sará l’ultima stagione di gestione da parte di Luca Olivero.
Le due seggiovie comunali, quindi, costate milioni di euro e realizzate coi soldi olimpici, rimarranno chiuse già da questa stagione invernale. Al Frais saranno invece aperti gli impianti privati, di proprietà della Dedalo: la sciovia Baby e la seggiovia Pian Mesdì. Nessuno si è proposto di aprire le altre 2 seggiovie pubbliche, anche perchè la gara di appalto prevedeva la gestione fino al 30 settembre, e visto che Frais 2010 terminerà l’attività ad aprile, sarebbe stato un problema.
L’ADDIO DI FRAIS 2010
Secondo fatto. L’associazione Frais 2010 terminerà l’attività il 30 aprile 2017, e l’incarico non verrà più rinnovato. Il presidente di Frais 2010, Luca Olivero, in questi anni ha dato anima e cuore a questo progetto di rinascita, e da tempo ha già annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla scena. Al punto che Olivero e Cerutti – dopo mesi di polemiche – hanno fatto la pace e si sono già accordati per terminare bene questa stagione: dal punto di vista legale, le “chiavi degli impianti” sono già state restituite alla Dedalo. Il sindaco Ollivier è al corrente di questa scelta in modo ufficiale, avendo ricevuto un’apposita raccomandata elettronica (Pec) informativa.
Ulteriore riflessione sugli impianti comunali che quest’inverno rimarranno chiusi. Si tratta di due seggiovie “problematiche”, anche per il fatto che le precedenti gare d’appalto del Comune hanno sempre assegnato la gestione solo per 6/8 mesi. Un periodo oggettivamente troppo breve per pianificare e programmare costi (e investimenti futuri) da parte di Frais 2010 o di un qualsiasi privato. Soprattutto per una stazione piccola come Chiomonte. Ultimo aspetto da non tralasciare: la gara è andata deserta anche perchè entrambi gli impianti necessitavano di manutenzione, che si sarebbe dovuta fare nella bella stagione, e non sicuramente a dicembre.
I DUBBI SULLA PROSSIMA STAGIONE 2017/2018 E LA NUOVA SEGGIOVIA PROPOSTA DA IMPREND’OC
Il braccio di ferro tra Dedalo e Comune riguarda soprattutto la prossima stagione sciistica 2017/2018. La societa privata è interessata a investire nuovamente sul Frais. Dall’altro lato, l’amministrazione Ollivier intende realizzare una nuova seggiovia comunale (“Lo Scoiattolo”) coi soldi del Tesoretto Olimpico, su impulso dell’associazione ImprenD’Oc. Un’opera da 2,9 milioni di euro, che consentirà agli sciatori di arrivare in quota fino ai 1900 metri, risolvendo l’annoso problema riguardante l’innalzamento della quota neve e il Frais. Ma lo Scoiattolo, di fatto, renderà inutile l’impianto già presente e di proprietà di Cerutti: quello di Pian Mesdì. Il progetto della nuova seggiovia è stato già approvato in consiglio comunale, proprio con il chiaro intento di “mettere da parte” la Dedalo di Cerutti. “L’urgenza di realizzare lo Scoiattolo trae origine dalle seguenti principali ragioni – c’è scritto nella delibera comunale – (…) il nuovo impianto potrebbe garantire l’autosufficienza gestionale del Frais con i soli impianti di risalita pubblici”. Il Comune ricorda che “L’obbligata co-gestione degli impianti privati e di quelli pubblici, per diverse ragioni, ha presentato significative difficoltà e complessità per l’amministrazione comunale”.
LA SEGGIOVIA PIAN MESDÌ VERSO LA CHIUSURA?
Dall’altro lato, il 30 settembre la Dedalo – insieme a Frais 2010 – aveva presentato al Comune la domanda di prolungamento della vita tecnica della seggiovia Pian Mesdi per altri 4 anni, in attesa del nuovo impianto comunale, e chiesto al sindaco di impegnare una somma su tale progetto. Dal Comune però non sono arrivate risposte. Se la sciovia Pian Mesdi si dovrà fermare dopo questa stagione, il Frais rischia davvero la chiusura, rimanendo in piedi solo la Baby Narciso, perchè prima di realizzare lo Scoiattolo ci vorrà qualche anno. E nel mezzo, cosa succede?
IL RISCHIO DI UN PATATRAC GIUDIZIARIO, CON DUE GESTORI DIVERSI AL FRAIS
Dedalo non è stata ad aspettare. Fiutando l’idea che il Comune realizzi nuovi impianti al Frais affidandoli ad altri, Cerutti ha richiesto l’usucapione dei terreni che da decenni utilizza per ospitare impianti e piste. Ma se il Comune intende creare una gestione “parallela” e concorrente del Frais, cercando di far “morire” gli impianti del privato e assegnando quelli pubblici magari all’associazione Imprend’Oc, lo stesso Cerutti potrebbe avviare una guerra giudiziaria con esiti imprevedibili. Con il blocco totale di Pian del Frais e perdite economiche per Chiomonte. La questione a suo tempo era stata già sollevata dalla minoranza, che in consiglio comunale si era astenuta dal votare il progetto dell’impianto dello Scoiattolo: “L’operazione prospettata nella delibera pare avere uno scopo ben preciso: eliminare un concorrente, con metodi che sono più tipici dell’imprenditoria privata d’assalto. Non si vuole affrontare il problema principale, che è quello di unificare la gestione del Frais (o tutto pubblico, o tutto privato) – scrivevano i consiglieri dell’opposizione – quindi ora avremo due proprietari degli impianti. Domanda: avremo anche due gestori? Tutti problemi che non esisterebbero oggi, se nel 2010 il Comune avesse acquistato gli impianti del privato, utilizzando le risorse arrivate da Sitaf e Regione Piemonte”. E in vista della mancata apertura delle seggiovie olimpiche da quest’anno, nei bar del paese c’è già chi fa ironia: “Ci tocca addirittura rimpiangere il passato…gli impianti che Pinard aveva fatto aprire, adesso Ollivier li chiude”.
Problema ricorrente.Non solo al Frais, ma anche ai Monti della luna 2 impianti pagati con soldi pubblici rimarranno chiusi
La solita piccolezza dei Valsusini . Incapacità di organizzarsi per la gestione di qualsiasi cosa . Non c’è stazione turistico/sciistica che sappia coalizzarsi in modo positivo . Salice d’Ulzio ha fatto scappare gli Inglesi , Cesana ha visto le Olimpiadi più come un fastidio che un beneficio , San Sicario ha sfiorato il fallimento per varie cause ed ora sta per arrivare all’abbandono di grandi organizzazioni turistiche , a Bardonecchia riescono ad abbattere centinaia di alberi per costruire un campetto dove …?? , Sestriere riesce a sopravvivere per merito di organizzazioni estere . E se l’illuminata mentalità turistica scavalcasse il Monginevro ed andasse a vedere come funzione dai nostri cugini Francesi . Ma tanto non importa . Continueranno sempre con la loro mentalità da ” montanari ” legati al guadagno immediato senza capacità di programmazione e/o consociativismo produttivo .
Grande verità!!!! Chapeau
Ottima analisi che pienamente condividof
caro direttore, sarebbe più credibile e serio se gli articoli di un giornale fossero firmati. Prima di pubblicare notizie fornite da ladri di galline, mentitori professionisti, squali sfigati, si accerti presso gli interessati su cosa sta veramente accadendo….e chieda loro di pubblicare tutte le verità che appaiono e scompaiono.
Comunque l’articolo è firmato!
Comune di Chiomonte inutile, statico e maledettamente incapace nel gestire il pubblico e far da paciere con i privati!!
Ma il sindaco cosa fa? Dimettiti!!! Sei inutile.
Io mi sono firmato, lei insulta senza avere le palle di sottoscrivere. Se non è un buffone si identifichi e dica cosa farebbe lei così bravo
All’estero non sono meglio, ma sanno che chi spreca denaro pubblico va in galera. Qui invece sprecare denaro da dare a 4 amici sfigati è lo sport migliore per vincere le elezioni.
Congratulazioni!
No ! Sono molto meglio –Sotto l’aspetto della gestione del turismo fanno la barba di pelo e contropelo ai Valsusini . Dopo 22 anni di ” casa a Cesana ” sono ora 23 anni che mi sono trasferito a Briançon , quindi vedo molto bene come viene trattato il turista e come le agenzie turistiche , in pieno accordo con chi promuove attività sportive inverno/estate , fanno girare l’economia . Andate a farvi un giro sulle piste da sci . In Val Susa sono affollate sabato e domenica , nel comprensorio Serre Chevalier oppure Pui Saint Vincent l’affollamento è abbondante tutti i giorni della settimana . Ciò non toglie che anche li ci sia qualcuno con le mani lunghe ma,sono come le mosche bianche .
Mi dispiace dirlo , ma l’ottusità dei Valsusini viene sempre a galla. La gelosia porta a boicottare tutto. Altro che sud Italia. Qui siamo peggio. L’imprenditoria qui si boicotta non è la prima volta. La stessa cosa succede anche in comuni limitrofi a Chiomonte.