BUSSOLENO – “Alien Food”, lungometraggio di finzione di Giorgio Cugno, dopo essere stato presentato in anteprima mondiale al 52º International Film Festival Rotterdam, ha iniziato il suo viaggio tra alcuni dei più importanti festival internazionali come il Moscow International Film Festival, Thessaloniki International Film Festival, Buffalo International Film Festival, New York Film Festival, Torino Film Festival e molti altri tra Centro e Sud America, Europa e paesi Arabi. “Alien Food”, il 31 ottobre in Belgio, durante la Cerimonia di Chiusura del Bruges International Film Festival, ha ottenuto il premio come Miglior Film per l’edizione 2024, al quale si accompagna anche il prestigioso Tarkovsky Award ricevuto dal comitato di selezione.
Il lungometraggio è stato realizzato tra Italia (Ganglio Film) e Danimarca (Nordic Factory), prodotto da Giulia Mercandino e Valeria Richter, girato interamente in Piemonte tra Torino, Fossano, Savigliano e con particolar riferimento alla Valsusa, dove si sviluppa gran parte della narrazione, mostrando nelle sue locations paesi come Avigliana, Bussoleno, Caselette, Mattie e Susa. Al centro della vicenda di “Alien Food” si ha l’amicizia tra due outsider ossia Alberto un uomo di quarant’anni affetto da disturbo bipolare e Vicky una ragazzina molto diversa dai propri coetanei. I due personaggi, interpretati rispettivamente da Giorgio Cugno e Victoria Mannoni, intrecciano le loro vite alle pendici del Monte Musinè, luogo in cui la ragazzina proietta le proprie fantasie e riflessioni verso realtà aliene sconosciute e pianeti lontani anni luce dalla nostra galassia. “Alien Food” nel suo profondo è un film che racconta il narcisismo prodotto dalla società contemporanea a scapito della nostra felicità, aprendo una riflessione attiva su noi stessi e ciò che ci circonda.
Il lungometraggio è supportato da Film Commission Torino Piemonte, Media – Creative Europe, Torino Film Lab, Fondazione CRF. Nelle riprese sono stati coinvolti attrici, attori e professionisti residenti sul territorio piemontese ed in particolare modo dalla Valsusa. Concepito da Giorgio Cugno nel 2007 in seguito a un laboratorio di scrittura collettiva tenuto in una comunità psichiatrica di Fossano, il progetto si è avvalso via via di consulenze e supporti di istituzioni come Cai, Fondazione Crf, a.titolo, Mufant e Cisu, e strutture sanitarie come Di.A.Psi, GAR – Giovani Ambiente e Recupero e Servizio Iesa Asl To3. Il film ha avuto la sua anteprima italiana nel mese di Novembre al 41 Torino Film Festival. “Alien food”, che con ampie sequenze in soggettiva riprende con delicatezza, e “dall’interno”, lo sguardo di chi soffre di disturbi mentali, è la storia di Alberto, quarantenne affetto da un disturbo bipolare che attraverso le vite degli altri esplorate sui vecchi hard disk del laboratorio in cui lavora, cerca una propria dimensione. Il difficile equilibrio esistenziale arriverà, con fatica, nella sua nuova famiglia di affidatari, in particolare grazie all’amicizia con Vicky, una ragazzina di dodici anni ancora alla ricerca di sé e delle sue aspirazioni ma con una solida certezza: gli Ufo esistono e un giorno atterreranno sul Monte Musinè.