Buone notizie per il Piemonte: da inizio dicembre molto probabilmente la nostra regione tornerà in zona arancione e supererà i blocchi della zona rossa. Lo ha annunciato oggi pomeriggio il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Già ieri, durante un’intervista alla Rai, aveva ipotizzato: “Stiamo uscendo dalla zona rossa, penso che saremo arancioni tra l’1 e il 3 dicembre”.
“L’indice Rt del Piemonte, ovvero la misura della velocità del contagio, è sceso sotto 1. Il dato verrà formalizzato domani dal Governo – ha affermato Cirio – ma mi è stato anticipato poco fa. Domani il ministro Speranza formalizzerà il fatto che il Piemonte potrà diventare zona arancione a partire dai primi giorni della prossima settimana. Riapriranno tutti i negozi, tutti i servizi alla persona e i mercati potranno svolgersi con tutti i banchi”.
Questo non significa che l’emergenza sia finita e non rappresenta un “libera tutti”: “Serve prudenza – ha ribadito Cirio – questo è solo un passo, non è un risultato. Le misure di allentamento ci saranno e saranno importanti, ma serve prudenza”.
Cirio annuncia nuove misure “per evitare gli assembramenti nei centri commerciali e mantenere alta l’attenzione sul trasporto pubblico. Dobbiamo anche stare attenti all’occupazione dei posti letto negli ospedali: le terapie intensive sono stabili, ma dobbiamo tenere conto di tutto”.
Riapriranno anche le scuole? Ancora non si sa: “Ne parleremo questa sera con il governo – ha annunciato Cirio – vogliamo scuole in presenza, ma in sicurezza”.
Vogliono ammazzarci tutti col virus! Lockdown infinito o non ne usciremo mai!
Chi vuole rimanere chiuso in casa è libero di farlo.
……….e sono tutti complici .
Beh.. visto che a Napoli hanno dato il via libera alle commemorazioni per Maradona, da quel che si vede in TV perlomeno, aprire i negozi per permettere alla gente di lavorare mi sembra il minimo.
Si ecco, le zone colorate sembrano una beffa.
Intanto gli Italiani non capiranno mai , mi spiego meglio : i centri commerciali neò week end saranno gremiti all’inverosimile , i ragazzi appena usciti da scuola si raduneranno in capannelli ed i trasporti saranno presi d’assalto . Meditate gente meditate
Un po’ di covid, non si nega a nessuno. Meglio se è un pensionato o un disoccupato. Bonne sante’.
In zona arancione non si può uscire dal territorio del comune di residenza salvo che per giustificati motivi. Gli acquisti natalizi rientrano nei giustificati motivi. Era meglio un limite entro il confine provinciale o della città metropolitana. La pandemia ha riportato in auge i confini, come nel medioevo. E i no border che tanto si lamentavano in passato contro i confini dove son finiti? Sul divano a fare la rivoluzione in smart working?
Apri e chiudi…Apri e chiudi. Credo che così non si arriverà da nessuna parte. Secondo me, avrebbero dovuto chiudere tutto e tutti in casa, come hanno fatto in Cina.
È giusto riaprire, altrimenti si morirà di fame. Controlli sempre, per le precauzioni, quello è giusto.piu controlli nei centri commerciali soprattutto.Sono grandi e la gente tende a riempire questi luoghi.Ma è giusto che tutti abbiano diritti di lavorare, purtroppo non si muore solo di covid