L’INCHIESTA DI FABIO TANZILLI
Venti milioni di euro per migliorare l’offerta sciistica della Vialattea. L’importante patto tra Regione Piemonte, Sestrieres Spa, Fondazione Postolimpica e Comuni dell’Unione Vialattea (Sestriere, Sauze d’Oulx, Cesana, Claviere) è stato siglato ieri pomeriggio in municipio a Cesana. E prevede, nei prossimi 5 anni, un investimento globale di 20 milioni di euro, suddivisi a metà tra privato (Vialattea) e pubblico (fondi avanzati del Tesoretto Olimpico di Torino 2006). Una parte di quei fondi era destinata alla pista di bob (circa 6 milioni) ma il Comune di Cesana ha deciso di rinunciare al progetto di riapertura dell’impianto, per destinare quei soldi ai progetti di Vialattea per lo sviluppo del comprensorio sciistico, soprattutto di Sestriere e Cesana.
Una cascata di soldi, che serviranno a cambiare in parte volto all’offerta turistica delle Montagne Olimpiche. I lavori messi in programma sono tanti e potete vedere le tabelle ufficiali in questo articolo.
LE OPERE CHE SARANNO REALIZZATE COI SOLDI PRIVATI DELLA VIALATTEA
Sono 11 i progetti di miglioramento che la Sestrieres realizzerà con i fondi propri, per una spesa globale di 10 milioni. Di questi 11 progetti, quasi tutti riguardano l’area sciistica di Sestriere.
Prima fase: 4,5 milioni per i nuovi tornelli e l’innevamento
La prima fase prevede un investimento di 4,5 milioni di euro. La Vialattea partirà già da maggio e soprattutto dall’estate nella realizzazione, mettendo sul piatto i primi 2,5 milioni: il primo maggior investimento riguarda la sostituzione di tutti i tornelli del comprensorio e del sistema di bigliettazione, che sarà totalmente “a mani libere” (costo 1,5 milioni di euro) senza più bisogno di infilare il biglietto skipass, poi c’è la realizzazione a Sestriere dell’impianto di innevamento artificiale della pista Bimbo Alta (da zona Aquila Nera a Bar Chisonetto) e della pista 32 blu dal fondo pista Bimbo al fondo pista 8 (costo 700mila euro), la realizzazione dell’impianto di innevamento da monte della seggiovia Rocce Nere a valle della seggiovia Charmonier (525.000 euro), le opere di movimento terra ed accessorie per il miglioramento del “nodo Fraiteve” tra Cesana e Sestriere (500mila euro), la posa in opera di paraventi soprattutto Sestriere, nelle aree di Motta, Banchette e Anfiteatro, e poi in altre parti del comprensorio, per mantenere l’innevamento in quota migliorando la sicurezza (400mila euro), la realizzazione di un impianto di innevamento sulla pista Ciclabile Bassa, e lo sviluppo della briglia sul Rio Croux a Borgata Sestriere (350mila euro), la realizzazione della pista ciclabile con partenza da Banchetta e rientro a Sestriere (300mila euro), i lavori di adeguamento per l’utilizzo anche in discesa della seggiovia la Coche nella zona Cesana-Claviere (150mila euro), ed il potenziamento e l’integrazione della sala pompe a Sestriere e Sauze d’Oulx (100mila euro).
Seconda fase: 6,5 milioni per nuova seggiovia al Vallone Rio Nero
Nella seconda fase del progetto di miglioramento, invece, entro i 5 anni la Vialattea investirà altri 6,5 milioni, per il suo fulcro più strategico e importante: il potenziamento del trasporto sciatori nel Vallone Rio Nero, sostituendo l’attuale seggiovia biposto Colò con una nuova seggiovia 4 posti ad ammorsamento automatico, completa di magazzino.
LE OPERE CHE SARANNO REALIZZATE COI SOLDI PUBBLICI DEL TESORETTO OLIMPICO
Sono 14 i progetti a spese dello Stato, tramite altri 10 milioni di euro, che arriveranno dai fondi del Tesoretto Olimpico (7,5 milioni) e dall’Unione Montana dei Comuni Olimpici. Gran parte dei soldi dovevano essere utilizzati per riaprire la pista di bob (6 milioni), ma si è preferito rinunciare all’opera per destinare i finanziamenti all’innevamento artificiale, sistemazione piste, e al potenziamento dell’offerta sciistica di Cesana.
I lavori nella prima fase: potenziamento dello sci a Cesana e sostituzione di 163 generatori di neve
L’intervento più importante nella prima fase costerà 1,7 milioni di euro, e consisterà nella sostituzione di 163 generatori di neve, con materiale di nuova generazione, che consentirà di produrre il 30% in più di neve artificiale. Questo permetterà di produrre neve in quantità sufficiente, in vista delle sempre più esigue “finestre fredde” durante gli inverni futuri. Saranno sostituite 153 lance (di cui 63 a Sestriere e 48 a Sansicario) e 10 generatori a ventola (7 a Sestriere e 3 a Sansicario). Con altri 1,4 milioni di euro, sarà invece sistemata nell’area Cesana-Claviere la pista La Croce con un nuovo impianto di neve artificiale. Una pista che permetterà di arrivare fino a Cesana praticamente “sci ai piedi”. Altro intervento di rilievo sarà la realizzazione di un ulteriore impianto di innevamento artificiale sul territorio di Cesana, sulla pista 21 bis – 21 media (in parte) e 21 bassa, con sviluppo da Soleil Bouef a valle della seggiovia Baby (760mila euro). Con altri 440mila euro sarà realizzato l’innevamento anche sulla pista 70 a Cesana, con sviluppo dal bivio della pista 21 media a valle fino allo Ski Lodge. Con altri 300mila euro verrà potenziata la capacità di trasporto della seggiovia Baby Sansicario, aumentando la portata di 600 persone all’ora (da 1800 a 2400). Infine, sarà realizzato un altro impianto di innevamento con sistemazione del primo tratto della pista presso l’Olympic Center di Sansicario, con sviluppo da valle allo Ski Lodge, fino all’Olympic Center (spesa 240mila euro). Infine, saranno spesi 100mila euro per la messa in sicurezza dei bacini per la neve artificiale a Cesana, Sestriere e Sauze d’Oulx, ed altri 100mila euro per il potenziamento della sala pompe a Cesana.
I lavori nella seconda fase: la nuova seggiovia Fraiteve e la neve artificiale tra Sestriere e Pragelato
I progetti della seconda fase hanno come punto principale la costruzione della nuova seggiovia Fraiteve a 4 posti, che sostituirà la vecchia sciovia (2,4 milioni di euro per l’area tra Sestriere e Cesana). L’altro grosso intervento, consisterà nella realizzazione di un altro impianto di neve artificiale per la pista che collega Pragelato a Sestriere: la Pattemouche-Anfiteatro, strategica per gli sciatori del Club Med e non solo (1,3 milioni di euro). Poi altri 560mila euro serviranno per un ulteriore impianto di innevamento artificiale a Cesana, per la pista 100 bis e ultimo tratto della 100 bliu (560mila euro), e infine 100mila euro finirattno a Sauze d’Oulx per il miglioramento dell’imbarco della seggiovia Clotes, ed altri 100mila euro a Sestriere per il potenziamento della sala pompe.
L’ENTUSIASMO DELLA REGIONE PIEMONTE E DI CHIAMPARINO
“Dopo la grande vetrina delle Olimpiadi 2006, che ha portato alla ribalta internazionale le montagne piemontesi, una intesa tra pubblico e privato di queste dimensioni, per la prima volta in Piemonte, definisce un piano strategico di investimenti capace di rafforzare la capacità attrattiva del comprensorio sciistico della via Lattea”, commenta Sergio Chiamparino. “E’ un progetto congiunto – realizzato dal pubblico attraverso la Fondazione XX Marzo e dal privato attraverso la Sestriere SpA – che a ogni euro investito dal pubblico vede corrispondere un euro investito dal privato. Alla definizione del piano hanno concorso in modo decisivo tutti i Comuni del Comprensorio”. Per Aldo Reschigna “il modello che emerge da questo piano condiviso pubblicoprivato di grande dimensioni, in un momento di scarsità delle risorse pubbliche, può essere valido anche per altri settori e può contribuire in modo sostanziale a ridisegnare il futuro del Piemonte”.
L’OTTIMISMO DI BRASSO, VIALATTEA
“E’ una cosa importante – commenta il patron della Vialattea, Giovanni Brasso – le due condizioni che abbiamo messo sul piatto è che l’investimento pubblico fosse condiviso, e che i tempi di realizzazione fossero al massimo di 5 anni. Noi inizieremo subito a lavorare, e magari finiremo prima del pubblico, è normale. Si tratta di un grande passo in avanti, nei rapporti con la Regione, i Comuni e la Sestrieres Spa. E già da maggio partono i lavori, con il cambio di tutti i tornelli, così gli sciatori potranno avere la mano libera, senza più obliterare il biglietto, così come fanno i clienti degli stagionali. Fondamentali saranno gli investimenti per creare i nuovi impianti per la neve artificiale, e il rinnovamento di quelli già esistenti, in modo che producano il 30% in più di neve. E poi, non dimentichiamo il progetto del Vallone Rio Nero, che per noi rappresenta un nodo fondamentale. Spero solo che la burocrazia all’italiana non crei problemi e rallenti i progetti: devo dire che il presidente Chiamparino e il sindaco Marin hanno lavorato molto bene”.
LA FONDAZIONE XX MARZO – ECCO COME SONO ARRIVATI QUESTI SOLDI
Ecco come la Fondazione XX Marzo, spiega in una nota dettagliata, come si è arrivati all’utilizzo di questi soldi per la Vialattea.
“Con la Legge n. 65/2012 sono state assegnate le risorse finanziarie per l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione degli impianti di cui all’allegato 1 della Legge n. 285/2000 (la legge delle Olimpiadi di Torino 2006). Ai sensi di tale legge, la Fondazione individua, sentiti il Commissario Liquidatore dell’Agenzia Torino 2006 e i rappresentanti dei comuni dei territori ove sono localizzati gli impianti di cui all’allegato 1 della legge 285/2000, la tipologia e la priorità degli interventi, la cui esecuzione è demandata, quale stazione appaltante, alla Società di Committenza Regione Piemonte SpA (SCR), previa intesa con lo stesso commissario liquidatore dell’Agenzia Torino 2006 in ordine alle risorse finanziarie da mettere a disposizione per ciascun intervento”.
La rinuncia alla pista di bob
“Il primo stralcio del piano complessivo degli interventi con un quadro economico pari a € 17.788.353 è stato approvato dal Collegio Fondatori in data 09/04/2014 e, nell’ambito della disponibilità finanziaria ammontante a 25 milioni di Euro sino a tutto il 2014, sono stati accantonati 6 milioni di Euro finalizzati alla possibile riattivazione della pista di bob di Cesana Torinese. Dopo numerose interlocuzioni intervenute anche a fronte dell’interesse dimostrato dal CONI e dalla F.I.S.I. per la riapertura dell’impianto e la redazione da parte di SCR di uno studio preliminare per una possibile riconversione, la questione si è conclusa quando in data 07/09/2014, il Comune di Cesana Torinese, con deliberazione di Consiglio Comunale, ha rinunciato definitivamente alla riattivazione della pista, in considerazione dell’incertezza e dei costi della futura gestione (stimati tra i 500.000 e 600.000 Euro annui) e della necessità di dare priorità strategica al sistema neve e allo sci alpino”.
La svolta di gennaio 2015 per l’emergenza neve
“A fronte della decisione del Comune di Cesana Torinese e alla luce delle criticità sempre crescenti che presentano le condizioni climatiche per la stagione invernale, la Fondazione ha promosso un incontro tenutosi in data 09/01/2015 con il proposito di condividere le riflessioni dei Comuni dell’Unione Montana “Comuni Olimpici-Via Lattea” rispetto alle primarie risorse del territorio, ovvero il sistema montagna e l’innevamento artificiale, in relazione alle possibili strategie in merito agli interventi realizzabili con i fondi della Legge 65/2012, ai fini di una programmazione mirata e lungimirante, anche esplorando la possibilità di attrarre investimenti di capitali privati”.
Il coinvolgimento della Sestrieres Spa
“Alla riunione, oltre ai Comuni dell’Unione Montana “Comuni Olimpici-Via Lattea”, al Commissario Liquidatore di Agenzia Torino 2006, a SCR Piemonte, alla Fondazione e al gestore degli impianti di Vialattea, Sestrieres S.p.A., sono anche intervenuti gli Enti Fondatori nelle persone dell’Ass. Lo Russo della Città di Torino e del Vice Presidente della Regione Piemonte Reschigna. Nel corso della riunione ci si è focalizzati sulle valutazioni rispetto a una strategia complessiva che possa coinvolgere anche il gestore privato degli impianti, al fine di ottimizzare a beneficio dell’intero territorio le opere, con una particolare attenzione alle nuove tecnologie, al fine di definire un progetto condiviso con forte prospettiva sul futuro”.
Il progetto da 20 milioni di euro
“Si sono quindi succedute numerose interlocuzioni tra i soggetti coinvolti e il risultato di tale concertazione è un progetto che prevede l’implementazione e la riqualificazione dell’intero comprensorio Vialattea che genererà 7,4 milioni di Euro di investimenti nell’ambito della Legge 65/2012 (costituiti dai 6 milioni in origine accantonati per la pista di bob e da 1,4 milioni di Euro per l’intervento sulla pista “La Croce”, già incluso nel primo stralcio del piano complessivo degli interventi), oltre a pari investimenti per i prossimi 5 anni da parte di Sestrieres S.p.A.. Il progetto complessivo, qualora condiviso tra i Comuni e la Società Sestrieres S.p.A., potrebbe implementarsi arrivando a circa 10 milioni di euro di investimenti pubblici ai quali verrebbero aggiunti 10 milioni di euro di investimenti privati. Si ritiene che da tale progetto possa altresì scaturire un forte interesse del confinante comune francese di Monginevro per migliorare il collegamento internazionale Italia-Francia con ulteriori investimenti dei Comuni di Monginevro e Cervières per circa 4-5 milioni di Euro”.
In questi casi mi vien da pensare chi decide che l’opera costa 20 miliardi? Ma davvero costa venti ho solo dieci? , se costasse dieci milioni con la scusa del gonfi aggio delle fatture. L’opera cine gratis pagata solo dal contribuente, e qui dico chi fa i preventivi lavori chi verifica se davvero ci sono 20 e non 10 milioni di lavoro? , in Italia aziende sparano preventivi appoggiati dai media, e lo stato paga pronta cassa, mentre il cittadino che deve prendere 2 soldi suoi certificato alla mano non vede soldi, fallendo a volte come azienda o bilancio familiare, adesso per me ogni lavoro pubblico mi puzza di default, perché si è sempre solo rubato dalle tasche del popolo, e dico se l’introito di sestriere e privato perché il pubblico paga per fare lavori privati? Dividiamo a metà gli introiti della sestriere spa. O come ritornano i 10 milioni di euro spesi?, visto che per problemi idrogeologici non spendono mai cifre simili, perché la via lattea si? Qui c’è da chiedersi il perché una ditta come la via lattea viene salvata mentre tante altre vengono fatte fallire ? Sono sempre ditte italiane, ma allora cosa cambia? Saluti di buona pasqua…
Chissà se anche qui qualcuno si opporrà ai cantieri,in nome di” No Mafia”in Valle Susa?Ho se invece dopo averla preceduta la frase”No Mafia”, in vista di altri cantieri in valle,oggi su questi investimenti,non profferirà parola?
E quanti centesimi questi signori hanno destinato all’ospedale di Susa? Attendo una risposta….
Faccio i miei complimenti alla via lattea per gli ottimi e lungimiranti progetti ma non trovo assolutamente giusto che la metà di questi investimenti vengano pagati con soldi pubblici . Penso che la val Susa sia già stata ampiamente aiutata con le olimpiadi, pertanto se ci sono 10 milioni che proprio avanzano vengano divisi equamente tra le località sciistiche piemontesi. Vi sono stazioni che non hanno i soldi per fare la manutenzione a uno ski-lift !
Penso che se veramente si vuole sviluppare il comprensorio della via lattea e renderlo competitivo 20 milioni sono un inezia. Va tenuto conto che Dolomitisupersky in 5 anni investe non meno di 250 milioni, infatti una settimana bianca in trentino costa circa 1200 euro mentre a Sestriere ne costa 750, gli impianti sono molto vecchi la neve prodotta è insufficente e le piste sarebbero molto belle ma se si vuole mantenere l’attrattività turistica occorrono molti investimenti
Franza o Spagna, purchè se magna
Ecco il solito magna magna..Soldi pubblici che vanno a farsi benedire..
La solita cricca che approfitta dei soldi dei contribuenti. .evvaiiiii
evviva sestrieres
Tra non tanti anni non vi preoccupate che di neve non se ne vedrà piu neanche l’ombra aspettatevelo mondo futuro 🙂
Il Piemonte dovrebbe imparare dal Trentino, solo in val di Fassa nel 2016 hanno investito quasi trenta milioni per nuovi impianti vi sono piste tenute perfettamente un comprensorio sciistico che ci invidiano in tutto il mondo con 1200 km. di piste e 474 moderni impianti di risalita. Anche via lattea potrebbe competere ad armi pari perché è il secondo comprensorio più grande d’Italia e le piste sono anche ben tenute se nevica, però le note dolenti sono:
mancanza di impianti di innevamento artificiale e soprattutto impianti troppo vecchi e ridotti nel numero se si fa un rapporto fra i 474 impianti del dolomitisuperski su 1200 km. di piste e i 70 su 400 km. di piste di via lattea si può facilmente capire la carenza, inoltre molti impianti sono vecchi basta pensare alla seggiovia biposto colo’ o ai numerosi skilift ancora presenti per capite che i 20 milioni che si pensa di investire in 5 anni sono poca cosa, di questo passo vialattea von potrà mai competere con il Trentino. Servirebbero investimenti più consistenti eleminare le vecchie seggiovie sostituendole con cabinovie, in conclusione bisognerebbe credere al turismo invernale come formidabile strumento di sviluppo dei comuni montani al fine di bloccare lo spopolamento il Trentino insegna.
E che ne pensate di unire il comprensorio Via Lattea con Bardonecchia?
Dolomiti superski investe mediamente 50milioni annui, infatti hanno impianti all’avanguardia, vi sono troppe scioglie a Sestriere servirebbero delle cabinovia, per esempio per la Kandahar Banchetta Nasi
In Trentino investono mediamente 50 milioni l’anno
Ma ad oggi 2 settembre 2019, cosa è stato fatto?