TORINO – È stato firmato nella giornata di mercoledì 16 novembre presso la Direzione Generale di Azienda Sanitaria Zero l’Accordo Quadro tra la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Piemonte (VVF) e l’Azienda Sanitaria Zero della Regione Piemonte per la creazione di Team USAR (Urban Search And Rescue) formati da Vigili del Fuoco e Personale Sanitario.
L’acronimo USAR definisce l’insieme delle pratiche utilizzate per le operazioni di ricerca e soccorso di persone sepolte da macerie, in caso di crolli di edifici e strutture, esplosioni o eventi sismici. L’accordo è stato firmato dall’Assessore Regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, dal Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco, Carlo Dall’Oppio e dal Commissario di Azienda Sanitaria Zero, Carlo Picco
Da oggi la Regione Piemonte potrà contare su un team USAR integrato, in grado di intervenire con tempestività su tutto il territorio piemontese. “Oggi con lo strumento di Azienda Zero,- dichiara l’Assessore Regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – abbiamo potuto realizzare un accordo importante per le emergenze. La somma di uno più uno farà tre, non due perché è un valore aggiunto sia come efficienza che efficacia di intervento. Una collaborazione a 360 gradi. Questo è davvero un grande risultato”.
Ogni squadra USAR (Light / Medium / Heavy) sarà composta da Personale dei VVF e da Personale Sanitario e agirà nell’ambito delle ricerche e del soccorso di persone disperse a seguito di crolli, terremoti, esplosioni, disastri ferroviari e altre calamità naturali.
“Agiremo ovunque ci siano persone impedite nell’uscire dalle macerie” – dichiara Carlo Dall’Oppio, Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco – “La novità è che si opererà, insieme, sin dall’inizio: Vigili del Fuoco e Personale Sanitario insieme, riducendo drasticamente i tempi. I sanitari potranno arrivare, sin da subito, a contatto con la vittima”.
“Prima dell’accordo i Sanitari non potevano intervenire immediatamente sul luogo del disastro, ma dovevano aspettare che i Vigili del Fuoco mettessero in sicurezza l’area, prima di poter operare“ – dichiara Carlo Picco, Commissario dell’Azienda Sanitaria Zero.– “Ora, invece, potranno intervenire le squadre miste USAR, appositamente formate, composte da Vigili del Fuoco e Personale Sanitario (Medici e Infermieri), per arrivare più rapidamente sulla scena della calamità ed avere così la possibilità di salvare più vite, riducendo i tempi morti. Desidero ringraziare il dott. Mario Raviolo per il lavoro preliminare svolto, che ha favorito il raggiungimento dell’obiettivo”.
Ma non vi bastano già tutti quelli da cercare che si perdono per boschi, sentieri, vie ferrate, piazza dietro casa…..
Comunque, buon lavoro!
Bravi e buon lavoro.
Ma… non ci sono parole italiane per tutta la terminologia? Perché abusare sempre dell’inglese?
Avendo gli inglesi vinto l’ultima guerra, dire, fare, baciare, lettera e penitenza, in Italia come ovunque la lingua inglese si fa predominante. Alla stessa maniera in cui, durante l’impero romano, dappertutto di doveva parlare in latino.