Nel territorio della Val Sangone la possibilità di ridurre di un terzo il costo della tessera per la raccolta funghi non ha potuto trovare applicazione.Nonostante l’emendamento specificamente predisposto, come da richieste dei boulajour, proposto all’interno della Legge finanziaria regionale e che è stato votato a fine aprile, la Val Sangone è rimasta tagliata fuori, a differenza di altri territori in cui i cercatori hanno usufruito dello sconto.
Il proponente, il consigliere Regionale Alfredo Monaco (Scelta di Rete Civica per Chiamparino) spiega il perché: “Mi dispiace che proprio i boulajour della Val Sangone siano rimasti tagliati fuori, ma il fatto che in altre zone del Piemonte l’emendamento che ho scritto abbia portato i suoi frutti dimostra la sua valenza e la sua efficacia”. Il testo infatti è stato pubblicato sul Bur ed è pienamente operativo: ciò che manca, è la possibilità per la Val Sangone di applicarlo.
Il “problema” è nella definizione degli Enti che possono decidere l’applicazione dello sconto per i residenti: “L’Unione dei Comuni Val Sangone non è Montana poiché tarda a recepire le funzioni previste. In questo modo non può applicare lo sconto perché non di sua competenza – dichiara il Consigliere Monaco – A causa delle lentezze degli amministratori valsangonesi si è persa una possibilità per l’economia locale. Inoltre, sono state date informazioni contraddittorie quando non addirittura scorrette da parte dei funzionari preposti”.
Per andare incontro alle esigenze dei cercatori di funghi, il Consigliere Monaco ha richiesto all’assessorato all’ambiente la redazione di una circolare esplicativa che permetta anche alle Comunità montane in regime di commissariamento (prorogate fino a fine anno) di poter applicare lo sconto, che è in fase di redazione in questi giorni.
“Il problema politico è però più vasto della questione-funghi: la mancata costituzione dell’Unione Montana dei Comuni causa disguidi in diversi campi; soprattutto per l’impossibilità di partecipare a bandi europei per richiedere finanziamenti, situazione che considero molto grave – dichiara Monaco – È ora che il Presidente si dia da fare per arrivare in tempi brevi alla piena operatività dell’Unione Montana Val Sangone”.