IN VALSUSA L’ESERCITAZIONE DEGLI ALPINI “VOLPE BIANCA”: CERIMONIA A OULX CON LE SCUOLE

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di IVO BLANDINO

OULX – Lunedì 22 gennaio in Piazza Garambois si è svolta la cerimonia di apertura dell’esercitazione Volpe Bianca, in presenza del generale Ignazio Gamba. L’attività impegnerà le truppe alpine dell’Esercito, che dovranno operare in alta montagna e in ambiente invernale, al Pian dell’Alpe, in Alta Val di Susa e Alta Val Chisone. Si tratta della più importante esercitazione del settore in contesto invernale. È stato ideato per testare le capacità operative, di sopravvivenza, movimento e combattimento in ambienti montani, caratterizzati da un clima rigido simile a quello che si può trovare in un ambiente artico. L’esercitazione “Volpe Bianca” coinvolgerà un gruppo tattico del 2° Reggimento Alpini in preparazione alla sua partecipazione all’esercitazione Nato, ‘Nordic Response’, che si terrà a febbraio nel nord della Norvegia. Avrà un sistema composto da tre distinte esercitazioni: ‘Winter Resolve’, quella in Piemonte, cui parteciperanno unità dell’esercito americano, francese e romeno.

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13 COMMENTI

  1. Gli alpini in armi hanno scelto come mestiere la guerra (o almeno l’ipotesi di guerra), gli alpini in congedo possono coltivare le loro nostalgie di guerra (o quelle di naja trascorsa in tempo di pace) ma i giovani della scuole dovrebbero semplicemente essere lasciati in pace (consentendogli di aspirare alla pace).

    • I giovani è giusto che conoscano la storia di un corpo che ha dato la giovinezza e la vita sulle nostre montagne soprattutto nella prima guerra ed è giusto che sappiano che la tradizione viene portata avanti da altrettanti giovani che si esercitano ed operano perchè non si ripeta

  2. Rispondo a Shahrazad
    gli alpini in armi hanno scelto come mestiere la difesa della nostra Patria.
    Gli alpini in congedo non credo che coltivino le loro nostalgie di guerra in quanto la guerra non porta nostalgie ma tristezza e lutti
    I giovani delle scuole é giusto che conoscano chi ci difenderà in caso di attacco alla nostra Nazione

    • Aldo, siamo parecchio distanti.
      Anche gli impiegati del Catasto hanno scelto un lavoro nell’interesse della Patria o, per essere precisi, dello Stato e dei cittadini.
      Mestieri sono e mestieri rimangono.
      La “difesa” sarà un’ambizione per qualcuno, per me sarebbe quasi una barzelletta ma mi limito ad affermare che non ha nulla di più virtuoso rispetto agli altri impieghi alle dipendenze dello Stato, non di patrie o nazioni che, in qualità di concetti astratti, lavoro non ne danno.
      Concordo invece nel non saper cosa possano coltivare gli alpini in congedo, spero anch’io in qualcosa di allegro e positivo che non li confini nel trito stereotipo di ciucche e damigiane.
      La giusta conoscenza per le giovani generazioni sarebbe meglio indirizzarla verso più vasti orizzonti. La costruzione di un futuro senza guerre, per fare un esempio.
      “Difendersi” da un abbraccio o una stretta di mano sara’ sicuramente alla loro portata, e sapranno farlo volentieri da sole.

  3. Aldo, siamo parecchio distanti.
    Anche gli impiegati del Catasto hanno scelto un lavoro nell’interesse della Patria o, per essere precisi, dello Stato e dei cittadini.
    Mestieri sono e mestieri rimangono.
    La “difesa” sarà un’ambizione per qualcuno, per me sarebbe quasi una barzelletta ma mi limito ad affermare che non ha nulla di più virtuoso rispetto agli altri impieghi alle dipendenze dello Stato, non di patrie o nazioni che, in qualità di concetti astratti, lavoro non ne danno.
    Concordo invece nel non saper cosa possano coltivare gli alpini in congedo, spero anch’io in qualcosa di allegro e positivo che non li confini nel trito stereotipo di ciucche e damigiane.
    La giusta conoscenza per le giovani generazioni sarebbe meglio indirizzarla verso più vasti orizzonti. La costruzione di un futuro senza guerre, per fare un esempio.
    “Difendersi” da un abbraccio o una stretta di mano sara’ sicuramente alla loro portata, e sapranno farlo volentieri da sole.

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