dall’UFFICIO STAMPA DI STEFANIA BATZELLA
“Quali azioni si intendono intraprendere per il risanamento dei territori così duramente devastati dagli incendi?“. È l’interrogazione formulata all’assessore regionale all’Ambiente Alberto Valmaggia dalla consigliera regionale Stefania Batzella, del Movimento Libero Indipendente.
“L’assessore – spiega Batzella – ha risposto al mio quesito con un testo scritto, in cui sostiene che è necessario attendere la primavera 2018 per valutare i danni e definire le priorità e i criteri di intervento per le azioni di ripristino del territorio“.
“Per il ripristino dei boschi danneggiati – precisa la consigliera – l’assessore sostiene che ad oggi non sono disponibili risorse regionali. Ma allo stesso tempo assicura che per il 2018 potrebbero essere stanziati a favore di interventi di questo tipo i fondi derivanti dalle trasformazioni d’uso del suolo, stimati in circa 500.000 euro l’anno. Ulteriori risorse potranno essere recuperate dal PSR (Piano Sviluppo Rurale) 2014-2020, che proprio per gli interventi di ripristino dei boschi danneggiati da calamità prevede lo stanziamento di 6 milioni di euro per l’intero periodo di programmazione“.
“Nel mio intervento in Consiglio regionale – aggiunge ancora la consigliera – ho chiesto al presidente della Regione e alla Giunta di attivarsi in modo incisivo affinché il governo riconosca al più presto lo stato di emergenza chiesto per attivare le misure di sostegno previste dalla legge“.
“Purtroppo – prosegue Batzella – il percorso per le attività di ripristino del territorio potrà essere attivato soltanto a partire dalla prossima primavera. Spero che nel frattempo la popolazione non si perda d’animo, vedendo le profonde ferite che il fuoco ha lasciato sul territorio“.
“Colgo l’occasione – conclude Batzella – per rivolgere il mio più sentito ringraziamento ai Vigili del Fuoco, alla Croce Rossa, ai volontari dell’Aib (Antincendi Boschivi) e a tutte le associazioni che con abnegazione e professionalità si sono prodigate con turni di lavoro estenuanti per salvaguardare il territorio e aiutare le persone in difficoltà. Ringrazio i funzionari della Regione, dell’Arpa, i sindaci e tutti quanti hanno dato il loro prezioso contributo nella gestione dell’emergenza. Ho visto con i miei occhi l’impegno che hanno profuso in Valle di Susa, sia per spegnere gli incendi sia per dare conforto alla popolazione. Il minimo che posso garantire è che mi attiverò affinché l’attenzione sul problema del ripristino del territorio non cada. Allo stesso tempo mi darò da fare affinché vengano incrementate le risorse per dotare i corpi attivi nel settore della protezione civile delle strutture necessarie“.
dall’UFFICIO STAMPA DI DANIELA RUFFINO
“È necessario utilizzare questa occasione per permettere alle nostre Forze (Vigili del Fuoco, Croce Rossa, AIB, Protezione Civile) di funzionare. Per farlo è necessario assicurare quei mezzi che sono sicuramente importanti e fondamentali, in questa fase difficile per il Piemonte. È evidente come nell’emergenza che stiamo ancora oggi affrontando siano mancati – ad esempio – i mezzi piccoli: quelli che si possono inerpicare sui boschi, quelli che possono bagnare le strade e fermare gli incendi”. A sostenerlo oggi il vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino, durante le comunicazioni in Aula avvenute oggi per discutere sulla situazione della Valle di Susa.
Continua la consigliera regionale: “I volontari ci hanno dato, ancora una volta una dimostrazione assolutamente importante del fatto che sono indispensabili, che ci hanno salvati, che lo hanno fatto con capacità, professionalità e con uno spirito di abnegazione enorme. Bisogna che la Regione Piemonte e il Governo li supportino adeguatamente. Lo hanno fatto i sindaci, che – pur con le difficoltà dei loro bilanci – sono riusciti a dare un esempio importante“.
“Il nostro gruppo ha presentato una mozione facendo delle richieste chiare e concrete. Ad esempio: l’utilizzo dell’esercito, che è già presente nei cantieri che presidiano la Tav, cercare di mettere ordine sugli ex forestali, chiedere alla Conferenza Stato-Regioni una procedura per acquisire aerei, predisporre un piano di intervento per la fauna della montagna, che molto probabilmente quest’inverno non avrà di che cibarsi. Inoltre, le piste tagliafuoco, le vasche di accumulo, gli idranti nelle borgate, perché i nostri territori hanno questa grande ricchezza rappresentata dalle borgate. Occorre un Piano preciso per tutto il territorio piemontese, che permetta di dare delle risposte. Credo che sulla gestione degli incendi da parte della Città Metropolitana ci sia da lavorare, ma ci sarà tempo di approfondire le criticità emerse in questi giorni a emergenza rientrata“.