INCENERITORE, INDAGINE SU 400 RESIDENTI E 23 LAVORATORI: “LO STATO DI SALUTE É NELLA NORMA”

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Inceneritore del Gerbido, ecco i primi dati sullo stato di salute dei lavoratori e della popolazione che abita nei dintorni. Il tutto é frutto di un’indagine condotto dalle Asl con l’Arpa e l’Istituto Superiore di Sanità, coordinata dalla dottoressa Bena dell’AslTo3. Si tratta di un sistema di sorveglianza, per valutare i potenziali rischi sulla salute dell’inquinamento ambientale nelle aree circostanti il termovalorizzatore di Torino. Oggi sono stati resi noti i primi risultati del programma di biomonitoraggio nel 2013, riguardanti i dati relativi allo stato di salute generale, agli esami del sangue e i livelli di accumulo di metalli nella popolazione di riferimento, prima dell’avvio dell’impianto. “Sono stati coinvolti 198 residenti nell’ASL TO3 (tutti nell’area di ricaduta prevalente delle emissioni), 196 nell’ASL TO1 (tutti fuori dall’area di ricaduta), 13 allevatori di aziende nei pressi dell’impianto e 23 lavoratori addetti all’impianto stesso – spiegano dall’Asl – a giugno-luglio 2013, a impianto spento, sono stati eseguiti prelievi di urine e sangue per la ricerca di metalli, PCB (policlorobifenili), diossine e IPA (Idrocarburi Aromatici Policiclici)”. Inoltre tutte le persone sono state intervistate per raccogliere dati sulle abitudini alimentari e non solo, utili per l’interpretazione dei risultati, e sulla percezione del rischio.

“Lo stato di salute é nella norma”

“I primi risultati – dicono dall’Asl – mostrano che lo stato di salute complessivo della popolazione residente da almeno 5 anni nell’area è nella norma”. Andando nel dettaglio, c’è stata l’analisi dei metalli presenti nelle urine e del piombo nel sangue. “Per la maggior parte dei metalli – spiegano dall’Asl – i livelli riscontrati sono vicini a quelli di altri gruppi di popolazione italiana. Valori significativamente più elevati, sono invece stati rilevati per palladio e tallio”. Ma secondo l’Asl questo dato non sarebbe da imputare all’inceneritore, bensì al traffico veicolare delle automobili lungo la tangenziale: “Tali risultati testimoniano le modifiche costruttive avvenute negli ultimi anni nelle marmitte catalitiche (palladio) e la presenza di processi industriali (tallio) a Torino, rispetto ad altre aree del nostro Paese”. Sempre a proposito delle sostanze, i ricercatori hanno scoperto che tra i 198 residenti nell’area dell’AslTo3 hanno livelli di Cromo, Iridio, Manganese, Platino e Antimonio “più elevati” rispetto ai 196 residenti nell’AslTo1. Che al contrario, nel loro corpo hanno invece più alti i livelli di Cadmio, Cobalto, Stagno e Tallio.

I primi risultati su lavoratori dell’inceneritore e sugli allevatori

Secondo i dati dell’Asl, i “risultati delle analisi effettuate sugli allevatori sono comparabili a quelli dei residenti”, per quel che riguarda sia le analisi cliniche, sia i metalli. Invece gli allevatori hanno i valori più alti per quanto riguarda lo zinco e il piombo.
E gli operai dell’inceneritore? Secondo l’Asl anche “Per i 23 lavoratori presenti in impianto a giugno 2013, lo stato di salute è nella norma, e non vi sono importanti differenze tra lavoratori con mansioni amministrative e tecnici addetti alle linee di incenerimento”.

Per saperne di più

Tutta la documentazione tecnico-scientifica ed altre informazioni di interesse pubblico sul programma di monitoraggio dell’inceneritore sono disponibili sul sito web: www.dors.it/spott ove nei prossimi giorni sarà pubblicato anche il report riguardante i primi risultati, nonché in copia sul sito di Arpa Piemonte. I risultati individuali verranno consegnati su richiesta da parte degli interessati.

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