L’INCHIESTA DI FABIO TANZILLI (Tabella a cura di ALICE VERGA)
Seimilaquattrocentoottantaquattro. Tra fallimenti, casse integrazioni, mobilità, contratti di solidarietà, è questo il numero dei lavoratori che, nelle aziende di Val Susa e zona Ovest di Torino, stanno subendo – sulle loro spalle – la crisi economica. In questa inchiesta, ValsusaOggi ha elencato tutti gli stabilimenti in difficoltà nel nostro territorio, su dati ufficiali forniti dalla Cgil.
GUARDA ELENCO DELLE AZIENDE IN CRISI IN VAL SUSA E CINTURA OVEST
Numeri che fanno riflettere, e che devono far riflettere ancora di più la classe politica regionale e locale.
La Cgil ha stilato l’elenco generale delle aziende in stato di crisi in tutta la regione, ed emerge che i lavoratori del Piemonte coinvolti sono in tutto 19.109: di questi, quasi un terzo arriva dalla Val Susa e cintura di Torino: da San Didero ad Avigliana, da Borgone a Sant’Antonino, da Condove a Rivoli, da Giaveno a Grugliasco, ecc. In tutto 6484 operai e impiegati, che nei vari settori produttivi: siderurgia, progettazione, elettrodomestici, ruote, indotto Fiat, beni strumentali.
L’elenco è lungo, tremendo: un necrologio che sta decretando la lunga eutanasia delle aree industriali della Val Susa e dei paesi vicini. Piccole e grandi realtà della Val Susa: c’è la Beltrame, con 170 operai coinvolti, la Tekfor con 750, la Selmat con 130, la Bertone con 112, la Sogefi con 234, la Flenco con 90 lavoratori, la Lucchini Vertek con 97, la Mottura con 140…i numeri potete leggerli nelle nostre tabelle, dove abbiamo inserito anche gli stabilimenti di Rivoli, Pianezza, Orbassano, Collegno, ecc. dove lavorano e lavoravano parecchi valsusini. Non c’è da aggiungere altro.
