Dopo la morte del quattordicenne Tommaso Martinolich sugli sci a Claviere, la Procura di Torino ha aperto un fascicolo di indagine con l’accusa di omicidio colposo. Per adesso è verso ignoti, ma appare chiaro che nel mirino potrebbe finirci la società degli impianti Vialattea, la Sestrieres Spa.
Il motivo? Oggi a Claviere sono saliti gli ispettori della polizia giudiziaria del pm Raffaele Guariniello, e hanno accertato che il tratto fuoripista percorso dalla vittima è stato soltanto di pochi metri, mentre vi è “presenza di uno strapiombo non visibile, non segnalato, privo di rete di protezione con segnalazione di pericolo”. Il magistrato ha disposto anche l’autopsia sul corpo del giovane.
Nel sopralluogo di questa mattina dove è avvenuta la tragedia, la polizia giudiziaria ha rilevanto la presenza di uno strapiombo “non visibile” e “non segnalato”, nonchè “privo di rete di protezione”.
“Ora verranno svolti ulteriori accertamenti e si valuteranno eventuali responsabilità” spiegano dalla Procura. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l’incidente è avvenuto fuori, ma vicinissimo alla pista 100 alta, appena realizzata dalla Vialattea: il ragazzo era pochi metri fuori dal tracciato quanto ha effettuato un salto a grande velocità sbattendo violentemente la testa.
L’ipotesi di lesioni è stata formulata da Guariniello, in quanto lunedì in quel punto vi è stato un nuovo incidente: un maestro di sci di 60 anni è caduto e ha sbattuto nello stesso luogo dove è morto Tommaso, rompendosi un femore.