LA BELLISSIMA LETTERA DELLA FIGLIA DI UN VOLONTARIO AIB: “MIO PAPÀ E QUEL PICCOLO PASSO PER L’UMANITÀ…”

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di REBECCA BUNINO

Vorrei usare Facebook per raccontare una storia. E magari non interessa ai più, ma dovrebbe.

“Mio papà non è un vigile del fuoco”.

Mi ritrovo a dirlo spesso, quando mi viene chiesta spiegazione su cosa voglia dire fare il volontario negli AIB. “Anti incendi boschivi” è il significato letterale, eroi silenziosi è il termine che preferisco.

“No, mio papà non è un vigile del fuoco. Spegne incendi, si. No, non nelle case. A sta per anti, I per incendi e B per boschivi, capisci? Boschivi”.

Una normale conversazione mentre cerco di far capire la differenza, senza togliere ne all’uno ne all’altro.

È questo il punto, far capire. C’è una differenza ma non sappiamo che esiste, perché nessuno ce la spiega!

Mi ricordo bene di quando da piccola rubavo il casco arancione dal borsone e correvo in giro per casa con la visiera abbassata: mi sentivo un’astronauta pronta alla partenza!

Sulla Luna mio papà non ci è mai andato, ma posso dire con certezza che quel passo per l’umanità, seppur piccolo, lui l’ha fatto. Più e più volte. Come quando il sabato e la domenica stava via tutto il giorno e tutta la notte, per poi svegliarsi alle 7 il lunedì e andare a lavorare.

Come lui tanti altri.

Tanti, tanti altri.

Sono silenziosi perché non chiedono nulla, e sempre in silenzio ci fanno da custodi.

Purtroppo a molta gente ho anche dovuto rispondere che “sì, è importante occuparsi degli incendi che logorano le nostre valli, la nostra terra”, perché prima che arrivi ad una casa, il fuoco passa proprio da lì. Non dovremmo parlare di mettersi in moto e fare prevenzione nel 2018 perché questa dovrebbe già esistere in primo luogo nella nostra testa, come bravi cittadini e abitanti di questo pianeta, ma purtroppo l’ignoranza riguardo all’argomento è ancora enormemente diffusa e non si sa bene quale possa essere il rimedio.

Con questo post vorrei semplicemente passare un messaggio (per quel poco che ho da offrire con queste parole) a tutte le persone che sprecheranno due minuti del loro tempo per leggere ciò che ho scritto: questi eroi silenziosi hanno scelto liberamente di togliere tempo alle proprie famiglie, alle proprie passioni, per far sì che tutti noi potessimo stare un po’ più sicuri sotto le coperte la notte e sotto il nostro tetto di giorno. Rischiano perché lo trovano giusto, ma giusto dovrebbe essere anche rendergli quel poco di onore che un grazie è in grado di restituire.

Aggiungo poi che, nonostante le differenze tra i sistemi americani e quelli adottati dalle squadre AIB italiane, dal 22 agosto, al cinema, è uscito un film intitolato Fire Squad che io speravo tante persone avrebbero visto. Non so se così è stato, ma invito tutti quanti a prendersi due ore e sedersi su quella poltroncina, fino a quando sarà possibile. Potreste pensare che sia la solita americanata, ma forse questa volta un merito diamoglielo: hanno parlato di qualcosa che qui ancora non si conosce, o, comunque, poco.

È questa infatti la storia di 20 uomini dediti proprio alla salvaguardia del loro territorio, come squadra anti incendi boschivi. Non dico altro ma mi piacerebbe indurre ad approfondire e informarsi, per cercare di cambiare, anche nel piccolo, le cose.

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16 COMMENTI

  1. Grazie di cuore per averci ricordato che esistono uomini capaci di grande altruismo mettendo a repentaglio la loro vita per salvare le persone e il territorio!un doveroso plauso alle famiglie che comprendono il grande sacrificio, grazie

  2. Vorrei far leggere queste parole a mio padre… Vorrei che questi pensieri fossero una nota di merito per lui e per tutti quei volontari che in passato dopo turni di lavoro in fabbrica partivano con il falcetto alla cintura e, su per la montagna, a spegnere il fuoco. Per strada si facevano i frustini tagliando ramaglie sparse in giro e con queste attrezzature molto fai da te battevano le fiamme. Fiamme appiccate da persone che per dispetto…..per noia ….per voglia di veder correre i volontari sono solite accendere fuochi sulle nostre montagne inconsapevoli che il loro piacere uccide tanti alberi….tanti animali …..distrugge il suolo …distrugge madre natura. Vorrei far vedere a mio padre e a tutti questi eroi silenziosi che la loro fatica , il loro lavoro, la loro presenza ha lasciato dei semi nella terra. Questi semi stanno germogliando in te Rebecca e mi auguro in tutta la tua generazione . Mio padre..TUO NONNO.. e tutti i volontàri .AIB sono ONORATI….grazie.

  3. Anch’io sono volontario AIB e vado fiero della mia divisa arancione a strisce gialle soprattutto quando tornando a casa e la vedo sporca e annerita dal fumo e dalla cenere.

  4. Ho spento incendi boschivi a Giaveno e dintorni negli anni 70 quando non esisteva ancora L’AIB E SO BENISSIMO COSA SIGNIFICA: Forza AIB!!!

  5. Hai colto nel segno, io faccio il volontario da 18 anni, e da 15 sono AIB, e ti assicuro che quando c’è l’emergenza non c’è impegno che tenga. Si parte senza preoccuparsi di quando finirà l’intervento….grazie.

  6. Ciao invito chiunque di fare qualcosa per gli altri senza nulla ricevere …
    Non ne potrete più fare almeno
    mando un assegno a tutti i volontari
    GRAZIE

  7. Per anni ho lavorato fianco a fianco con i volontari AIB ero un agente della Forestale ora in pensione ed ero proprio io che dovevo allertare le varie squadre, ora è cambiato un po’ tutto ma la fatica è rimasta la stessa..!!
    Quante notti passate nei boschi a faticare insieme..!!!

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