di FABIO TANZILLI
Una discarica di rifiuti a cielo aperto: duecento sacchi abbandonati, da ben sette anni, ai piedi della pista 18 nei boschi di Sansicario Alto, hanno fatto scoppiare un “caso” diplomatico tra il Comune di Cesana e la Vialattea.
(qui la fotogallery della discarica)
Si tratta di una pessima eredità “olimpica” lasciata in quei prati dal Toroc (il Comitato che ha organizzato le Olimpiadi di Torino 2006), e i due enti hanno avuto – per circa un anno – una disputa su chi dovesse portare via quei sacchi e smantellare la discarica. Alla fine sarà la Vialattea a dover metterci il tempo, il lavoro e i soldi per ripulire l’area (si parla di una spesa di circa 5000 euro). Perché il Comune di Cesana, a firma del sindaco Colomb, ha pubblicato a metà ottobre un’ordinanza urgente in cui imponeva alla società degli impianti di togliere via i sacchi entro metà novembre. Altrimenti, secondo quanto previsto dal decreto legislativo N.152/2006, il Comune avrebbe denunciato la Vialattea alla Procura della Repubblica, per il reato di abbandono di rifiuti non inquinanti, con il rischio di beccarsi una multa salatissima. Questi sacchi si trovano proprio alla base della pista di sci 18, che ha ospitato le gare femminili di Torino 2006. Sono tutte buste da 25 kg ciascuna, contenenti materiale sintetico, non ritenuto pericoloso: si tratta di Ptx, una sostanza utilizzata per l’indurimento della neve artificiale sulle piste di sci. Una vergogna ambientale, molto visibile soprattutto in estate dai biker e gli escursionisti che attraversano i boschi della bella frazione di Cesana. Era stata proprio la Vialattea a segnalare al Comune la presenza di questa discarica, con un’apposita lettera nel luglio 2012. Il Comune aveva risposto con altre due lettere alla Sestrieres Spa, sia il 4 ottobre che il 1 dicembre, invitando la società a togliere via questi materiali. Cosa che poi la Vialattea non ha mai fatto, perché – secondo quanto sostenuto da loro – quei sacchi non appartengono al Toroc. A seguito di indagini della polizia municipale, il Comune ha però confermato che la responsabilità di quei rifiuti abbandonati é della società di Brasso e Perron Cabus, e per arrivare all’obiettivo ecco l’ordinanza. La Sestrieres si é quindi dovuta arrendere, e martedì 12 novembre hanno promesso che tramite un’apposita ditta incaricata, toglieranno quei sacchi. É stato il direttore tecnico Vittorio Salusso a rassicurare il Comune, con una lettera inviata il 24 ottobre: “Comunichiamo che martedi 12 novembre, in mattinata, una ditta specializzata provvederà a rimuovere e smaltire in discarica autorizzata tutto il materiale”. Secondo indiscrezioni, sembra che la Sestrieres voglia poi rivalersi sugli ex organizzatori delle Olimpiadi di Torino 2996 per questa spesa che hanno dovuto sostenere, loro malgrado. A margine di questa storia, traspare comunque una evidente difficoltà, per non dire tensione, nei rapporti tra il Comune di Cesana e la Vialattea (cosa già accaduta in passato, se si ripensa alla chiusura della seggiovia Rio Envers di Sansicario). Se anziché mettersi d’accordo attorno ad un tavolo (portando ognuno le proprie competenze e risorse) si deve ricorrere ad ordinanze e minacce di denunce in Procura per un caso simile, significa che qualcosa non funziona.