COLLE DELL’ASSIETTA – Sabato 20 e domenica 21 luglio l’Associassiôn Festa dël Piemônt al Còl ëd l’Assieta torna al Colle dell’Assietta per la 56ª edizione della festa e della rievocazione della battaglia del 1747, eventi patrocinati dalla Città metropolitana di Torino. Per sabato 20 luglio la Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana ha previsto una deroga al divieto di circolazione dei mezzi motorizzati sulla Strada Provinciale 173 da Pian dell’Alpe al Col Basset. Chi salirà al Colle dell’Assietta deve tenere però presente che sabato 20 la vicina Provinciale 172 del Colle delle Finestre sarà interessata dal passaggio della gara ciclistica Granfondo Sestriere-Colle delle Finestre, in partenza alle 9 da Sestriere Borgata. È prevista la chiusura della SP 172 dalle 9 alle 13 circa da Meana al Colle delle Finestre. Dalle 10 alle 14 la 172 sarà chiusa dal Colle delle Finestre al bivio di Pra Catinat, dalle 10,30 alle 13,30 dal bivio di Pra Catinat ad Usseaux e a Pourrieres. Tornando alla Provinciale 173 dell’Assietta, è da ricordare che per domenica 21 luglio dalle 6 alle 12 è istituita la circolazione a senso unico in salita da Pian dell’Alpe (km 34, incrocio con la strada comunale per Balboutet di Usseaux) al Colle dell’Assietta (km 22+750). Dalle 14 alle 18 nello stesso tratto della Sp 173 è istituita la circolazione a senso unico in discesa dal Colle dell’Assietta a Pian dell’Alpe. Se si desidera lasciare l’auto a casa, iComuni di Fenestrelle e di Meana di Susa, con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, hanno messo a disposizione gratuitamente un servizio di bus navetta per gli over 65 con partenza domenica 21 luglio alle 7 dal campeggio di Fraisse di Usseaux, da piazzale Kandahar a Sestriere, da piazzale Sportinia a Sauze d’Oulx, da piazza Europa e dalla stazione ferroviaria di Meana di Susa (quest’ultima partenza in coincidenza con il treno che arriva da Torino alle 6,38).
IL PROGRAMMA DELLA FESTA E IL COMPORTAMENTO DA SEGUIRE
Sabato 20 luglio il programma della Festa dël Piemônt al Còl ëd l’Assieta prevede le visite al campo storico dalle 15,20 in avanti e la cena al rifugio Casa Assietta Jack Canali (ex casa cantoniera) alle 19, prenotabile al numero telefonico 375-6291465 (è preferibile telefonare con WhattsApp) o all’indirizzo e-mail rifugioassiettajackcanali@gmail.com. A partire dalle 21,30 sono previsti la camminata con le torce fino all’obelisco sulla Testa dell’Assietta, gli onori ai caduti della battaglia del 1747 e il falò a Casa Assietta con accompagnamento musicale. Domenica 21, dopo l’alzabandiera, la Messa in piemontese sarà celebrata alle 10, mentre la commemorazione ufficiale all’obelisco si terrà alle 11 e la rievocazione storica della battaglia a Casa Assietta alle 11,45. Alle 12,30 è in programma il pranzo organizzato dai gestori del rifugio, seguito dai balli tradizionali piemontesi e dalla musica proposti dalla Filarmonica di Cavour e dal coro alpino Rivoli. Alle 15 verrà presentato il libro “La battaglia dell’Assietta e la campagna militare alpina del 1747”. Gli organizzatori sconsigliano la salita all’Assietta a chi è affetto da problemi cardiaci, respiratori e di pressione. Chi sale deve utilizzare scarpe chiuse, possibilmente scarponcini o scarpe da ginnastica, evitare assolutamente infradito, ciabatte, scarpe con tacco e con suola scivolosa. Vista la notevole variabilità del meteo in alta quota, è bene munirsi di mantelline per la pioggia, maglioncini e giacche a vento. Meglio evitare gli ombrelli, visto che, in caso di temporali, ci si trova in aree esposte ai fulmini. Se dovesse scatenarsi un temporale è meglio ripararsi al coperto o in auto. Il sole cocente delle alte quote suggerisce di munirsi di creme solari e cappellini, soprattutto per i più piccoli. Gli organizzatori raccomandano il rispetto dei segnali stradali, soprattutto quelli che indicano il divieto di sosta nel tratto della Provinciale 173 tra la zona in cui viene celebrata la Messa e il rifugio Casa Assietta Jack Canali. I partecipanti all’evento sono tenuti a rispettare le indicazioni dei volontari della Protezione Civile e delle forze dell’ordine. Le zone di parcheggio indicate nei pressi del rifugio sono gestite dai volontari. È meglio limitare l’afflusso all’obelisco durante la commemorazione, visto che sulla Testa dell’Assietta lo spazio è ristretto. È bene ricordare che la Festa del Piemonte e la commemorazione della Battaglia dell’Assietta vengono organizzare in un’area protetta. L’Ente di gestione dei Parchi delle Alpi Cozie invita a non calpestare inutilmente i prati, non molestare gli animali autoctoni (tra i quali gli anfibi che popolano il laghetto vicino a Casa Assietta), non raccogliere fiori, erbe e piante, non calpestare le aree di torbiera segnalate. Sono vietati il fuori strada con biciclette, moto ed auto e l’accensione di fuochi liberi. Si raccomanda di limitare l’inquinamento acustico e luminoso, ripulire le aree utilizzate e non abbandonare rifiuti. La Croce Rossa Italiana allestirà unatenda di pronto soccorso presso il Rifugio Casa Assietta Jack Canali e metterà a disposizione un’ambulanza con personale medico nelle ore di maggior afflusso del pubblico. Per ulteriori informazioni si può scrivere a info@festa-del-piemonte-al-colle-assietta.it o si possono chiamare gli organizzatori: Enrico Tenivella al numero telefonico 337-225401, Carlo Maina al 348-5146050.
LA BATTAGLIA DELL’ASSIETTA, FEROCE PAGINA DI STORIA MILITARE
La battaglia del Colle dell’Assietta del 19 luglio 1747 fece seguito ad una lunghissima serie di schermaglie tra francesi e piemontesi. Nei giorni precedenti lo scontro, i piemontesi collocarono una serie di trinceramenti sul piano dell’Assietta, visibili dal contrafforte fra il Colle del Sestriere e la Testa del Gran Serin, che divide la Val Chisone dalla Valle di Susa. I piemontesi affidarono il comando al tenente generale Giovanni Cacherano, conte di Bricherasio, che, oltre alle truppe piemontesi regolari, poté contare sull’apporto delle milizie valdesi del Pinerolese e dell’alta Val Chisone, mentre quattro battaglioni austriaci, guidati dal generale Colloredo, arrivarono all’ultimo a rinforzo delle posizioni. Le postazioni piemontesi erano disposte a semicerchio su di una cresta ristretta e si appoggiavano alla Testa dell’Assietta e alla Testa del Gran Serin. L’assalto dei francesi fu lungo e spietato, ma, grazie all’eroica Compagnia Granatieri del 1° battaglione delle Guardie, poi rinforzata dalla Compagnia Granatieri del Reggimento provinciale di Casale, i nemici furono fermati. I francesi, dopo aver rimpiazzato i combattenti in prima linea con truppe fresche, continuarono nell’assalto, ma i granatieri piemontesi, anche se erano privi di munizioni, li attaccarono facendone strage. Al tramonto, l’esercito francese, ormai esausto, si ritirò dal campo di battaglia, lasciandosi dietro 5.300 soldati, 439 ufficiali, tra cui due generali, cinque brigadieri e nove colonnelli, mentre i piemontesi persero solo sette ufficiali e 185 soldati e gli austriaci due ufficiali e 25 soldati.