LA LETTERA DI UN RAGAZZO DELLA VAL SUSA: “NON SI FA NULLA PER I GIOVANI, QUI CI SONO SOLO SAGRE”

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di ERJON MALIQAI

BUSSOLENO – Sempre più mi rendo conto che molti settori della Val di Susa sono rimasti fermi a 10 o forse 20 anni fa. Vedo le vetrine di molti negozi e mi danno la sensazione di voler far colpo su una clientela dai 50 anni in su, in alcuni bar vieni accolto con “stupore” e ti viene il dubbio se sentirti in colpa o no di essere entrato. A volte mi sembra che chi vi lavora sia costretto a stare lì, alcuni ristoranti/pizzerie propongono 4/5 primi piatti banali, 5/6 secondi altrettanto banali e il lungo elenco di pizze con asterischi di fianco. L’elenco potrebbe allungarsi ancora, ma il mio intento non è quello di evidenziare le cose negative.
Chi è arrivato fin qua a leggere penserà che potrei benissimo andare a vivere altrove, come se fosse facile e immediato, ma il mio sfogo è per capire: cosa è successo in questi anni? Dove sono finiti l’entusiasmo e la passione degli abitanti della Val di Susa? Siamo solo sfumature della logorante situazione Tav? Non riusciamo ad andare oltre alle solite sagre di castagne, tome, salsicce e polente? 

Se analizziamo i programmi degli eventi che ogni anno vengono proposti dai vari Comuni, si può notare che cose nuove, e soprattutto per i giovani non ce ne sono. Non c’è niente, e se c’è…è sponsorizzato male, perché la pubblicità si muove su canali che non arrivano ai giovani.

A questo punto qualcuno potrebbe dire che i giovani non sono interessati alla vita sociale della valle e che non hanno voglia di fare niente, ma io vi posso garantire che non è così! Vi spiego perché. 

Se un giovane si prende la briga di organizzare qualcosa, inizierà un percorso complicato nella burocrazia, fatto di lunghe attese nelle risposte, richieste/concessioni di permessi di vario genere e, cosa ancor più difficile, dovrà trovare qualcuno che sia disposto a non pensare che organizzi un raduno di teppisti.

Facciamo finta che siamo riusciti ad ottenere i permessi e che abbiamo stabilito il giorno del nostro evento…Adesso inizia la fase più delicata e complicata della serata. Il ragazzo organizzatore o i ragazzi organizzatori dovranno stare attenti che i minorenni non bevano alcolici (cosa difficilissima, quasi impossibile), assicurarsi che ci siano i vigili del fuoco nel caso si preveda (bisogna avere anche delle doti magiche) un numero superiore di partecipanti rispetto alla capienza del locale, assicurarsi che ci sia una squadra del 118 nel caso qualcuno si sentisse male, Aib (più tardi arriveranno anche i carabinieri, mancherà solo l’esercito forse) e infine (forse infine) dovranno assicurarsi della compilazione dei moduli della Siae.

Finalmente la nostra festa è finita, tutti contenti, grazie, grandi, quando la rifacciamo ecc. ecc…il giorno dopo vi accorgerete che i cittadini si sono lamentati degli schiamazzi, di gente che ha vomitato per strada o si inventeranno i danni più strani del mondo da farsi rimborsare. C’è gente educata che sa comportarsi, e gente maleducata che purtroppo ha problemi, però i maleducati sono utili per far sì che in futuro ci si possa lavare facilmente le mani, e dire subito no agli altri giovani che vorranno fare qualcosa…questo non è giusto, come non è giusto che non si prendano provvedimenti nei confronti dei violenti, ma si preferisca “pressare” gli organizzatori con la speranza di non essere più disturbati in futuro da una festa…per colpa di pochi pagano tutti…perchè così è più facile controllare i giovani, i figli della Val di Susa.

Tutte queste frasi vi sembreranno irreali, ma purtroppo sono la realtà, ho visto madri difendere figlie maleducate e vistosamente ubriache, ho provato vergogna soltanto ad assistere a certe scene…vedo ragazzini vestiti come rapper americani vagabondare in giro senza una meta, per poi ritrovarsi insieme nei parchi giochi a fumare spinelli o a provare chissà quale altra droga.

Potrei cambiare posto dove vivere…sì,ma essere indifferenti a tutto questo ci fa sentire persone migliori?

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18 COMMENTI

  1. Chissà che droghe strane che girano al parco dei piccoli rapper..sembra qualcosa a metà tra un vecchio, un comunicatore dei giovani di rai tre e un piagnucolone che attribuisce alla valle “problemi” descritti in maniera generica e senza concretezza: ipotizziamo..immaginiamo.. Questi “problemi”, tra l’altro, sono cose normali e comuni in tutto il mondo (se vuoi fare una festa rispetti le regole e ti prendi le responsabilità)..aggiungo solo che è ridicolo scrivere “quell’elenco potrebbe allungarsi ancora” dopo appena due esempi, già da lì avrei dovuto smettere di leggere..

  2. Gentilissimo giovane valsusino,
    ho letto con attenzione la sua lettera.
    Comprendo il suo disagio ma occorre fare alcune puntualizzazioni.
    Le sagre che lei ha citato, forse non sono attraenti per un pubblico giovanile, ma le assicure che producono un discreto ” pil” per i piccoli paesi che le ospitano. I banchetti, gli artigiani, i produttori locali e i negozianti fissi ( bar, pizzerie tanto per intenderci) ma anche le associazioni locali grazie anche a quegli eventi cercano di tenere in ordine i conti .

    Sono ignorante in materia e non so se le serate a cui si riferisce lei oltre a creare legittimo divertimento, producono anche “risorse ” per il territorio che le ospita. La invito a studiare un progetto diffuso territorialmente, sostenibile economicamente e che dia beneficio culturale ” pubblico” e sono certo che alcune amministrazioni comunali saranno ben liete di darle ascolto.
    Se poi vorrà, potrà trasformare queste sue idee in un progetto imprenditoriale che sicuramente manca in valle di Susa.
    Escludo che andare a vivere da un’ altra parte risolva il problema.
    La sfido a trovare in tutta Italia ed anche all’ estero una realtà di provincia come la nostra con piccolissimi paesi di centinaia o poche migliaia di abitanti con un’ offerta maggiore dedicata ai giovani.
    A meno che non intenda le grandi città o le piccole cittadine ma con sede universitaria. In questo caso scoprirà che le offerte di divertimento ai giovani sono dovute ad un maggiore numero di abitanti e di conseguenza ad un bilancio diverso in ambito culturale oppure a puri interessi economici di alcuni imprenditori che hanno ” annusato” la presenza di molti giovani ( vedi le sedi universitarie) e quindi hanno impiantato numerosi locali ed eventi.

    Le auguro di saper intercettare questo bisogno e trasformarlo in opportunità per lei e per il territorio.
    Cordiali saluti.
    Mauro Galliano – Condove-

  3. Purtroppo evidenzia in pieno di quali siano i problemi reali. Non è colpa di nessuno o forse è colpa di tutti. Certo è che così non va bene.
    Non vedo però tutti questi giovani dedicarsi a fare qualcosa, nelle pro loco o associazioni varie vedo spesso persone dalla mezza età in su darsi da fare…forse prima di lamentarsi bisognerebbe provare a tirarsi su le maniche e impegnarsi nel tessuto sociale invece che criticare quello che fanno gli altri. Partecipare in modo attivo all’interno di una comunità fa sì che le cose possano essere cambiate e migliorate. Per chiudere avere avuto “il coraggio” di scrivere ed esporti vuol dire che qualcosa vuoi fare,non ti abbattere, cerca una pro loco che ti possa aiutare e ,vedrai, che qualcosa di buono salterà fuori. Buona fortuna.

  4. In questa valle non c’è niente neanche per i più “vecchietti” come me e molti altri, perchè gli interessi culturali non esistono! Non c’è più un evento che valga la pena chiamarlo tale, un’opera, un concerto di musica classica, un balletto, una piece teatrale, un cinema almeno nella città di Susa dove venga proposta qualche pellicola che non sia il cinepanettone del momento ma una qualche storia che tocchi il cuore e stimoli il cervello dello spettatore, qualche concerto anche di musica pop…niente di niente se non appunto le varie sagre paesane che mi permetto di dire, quando ne hai vista una le hai viste tutte… pare che se vuoi elevarti un pochino a livello culturale e vedere uno spettacolo o una mostra o un museo che valga la pena, se non vivi a Torino e non hai il portafoglio a fisarmonica, devi per forza essere escluso… E i giovani cosa hanno da proporre? feste dove scorrono alcool e fumo, che annebbiano ancora di più cervelli già non troppo ricettivi verso l’apertura mentale, l’istruzione, la cultura… e infine, quello che resta, sono appunto vomitate, bottiglie rotte, mozziconi di sigarette se non di altro di peggio… che tristezza che la valle non cerchi di aumentare un pochino gli eventi di intrattenimento di un certo valore, e che i giovani non abbiano altro di meglio da proporre che feste che non vanno oltre il bere smodatamente, per poi lamentarsi che non gli viene più concesso il locale per le feste successive… non sarà che forse mancano da parte di tutti dei veri interessi che arricchiscano l’animo umano, e che ci sia anche tanta maleducazione, perchè alla fine se si schiamazza fino alle 4 del mattino, oppure si lasciano in giro vomitate, bottiglie rotte, mozziconi etc, è normale che i vicini indispettiti da questi comportamenti, magari persone che lavorano duramente tutta la settimana o che hanno malati in casa o loro stesse non stanno bene, se il baccano continua dopo la mezzanotte, ad un certo punto non ce la fanno più… Sarebbe auspicabile che qualcuno si interessasse della cultura e del tempo libero in questa valle, e che anche i giovani capissero che si sta molto meglio insieme e ci si diverte di più quando si sa ballare, fare musica, mangiare, bere, senza oltrepassare i limiti della comune decenza e il rispetto per chi magari vuole solo dormire un’ora in più.

  5. Cari valsusini il vostro problema è che sietye arretrati,vecchi,con idee vecchie,oltre capre pecore vacche montagne,vecchie tradizioni,vecchi barbuti con la camicia di flanella a quadri,sagre paesane gia stracotte da anni e che vengono ogni anno riproposte(Palio di Susa ha stufato e mai una novità sempre uguale,idem per la Fiera Franca di Oulx sempre uguale anche gli animali anno dopo anno nonj vogliono più andarci,la Festa della Marchesa di Susa noiosissima con bancherelle spoglie e tristi ecc.).Alpini che sfilano in feste improponibili come San Sebastiano a Chiomonte,festa orribilis,Exilles che ha un forte che potrebbe attirare turisti ovunque,lo tengono vuoto scarno e mal curato.Oltre lo sci e la stagione invernale non sapete andare…..e di estate?Che fate?Nulla.Bussoleno è ridotta ad un ghetto di extracomunitari spacciatori e violenti ubriaconi.Sauze d’Oulx addirittura ha creato un’ordinanza di non spazzare la neve via dal paese perchè fa turistico….Cosa?????E se uno scivola e si rompe una gamba o un braccio o la schiena o la testa????Chi paga???Nessuno….è turistico!!!!La modernità è la chiave del futuro, senza modernità non si va da nessuna parte,si rimane fermi agli anni 50,tralatro ideologia ferma agli anni 50 anche degli abitanti della Val di Susa.Locali per giovani inesistenti,pizzerie che ti servono male e dopo 1 ora di attesa,negozi tristi e orrendi,problemi sulla linea ferroviaria,autobus ogni 5 ore,il collegamento con Torino è visto come un sacrilegio,i torinesi sono demoni i valsusini angeli che di angeli hanno soltanto il nome.La Tav è il progresso e bisogna appoggiarla,porterebbe lavoro e turismo,invece senza sarete tagliati fuori dal mondo.Io sono del territorio nonese di un paesino vicino None Pinerolo e Nichelino,e vi assicuro che un paese come None non è una metropoli ma ci si diverte, si sta bene e i giovani sono coinvolti in tutto anche nella vita politica, io stesso ho fatto parte di Rifondazione Comunista quando abitavo a None,il comune da a disposizione il palazzetto dello sport per feste di fine anno per i giovani,per halloween per Natale,raduni di auto sportive,moto e quod.Ce la sagra del cioccolato,la festa dei fiori,la fiera di San Martino,di primavera e di autunno con attrazzione per gente dai 0 ai 90 anni.Ce anche spaccio di droga si,ma i paesi sono cosparsi di telecamere e monitorano tutto 24h su 24h.Da voi ci sono due paesi Chiomonte e Exilles che non hanno il gas,l’energia elettrica è gestita dalla AEM(notorialmente Ladri autorizzati) quando un po’ più in giu cè l’Enel che non dissangua le persone.Io vengo tutti i fine settimana da voi per trovare la ragazza e vi assicuro che mi fate pena(almeno le persone che vorrebbero cambiare la Valle di Susa) perché non hanno possibilità ne lavoro,invece non compatisco gli altri che difendono strenuamente il vecchiume della vostra valle.Consiglio di alzare le chiappe e dare una svolta alla valle,o crollerà insieme a tutti i suoi cittadini e alle sue tradizioni.Non si vive di passato.W i giovani, W il futuro, W la modernità.

  6. Per andare oltre la “logorante situazione Tav” bisognerebbe archiviare i NoTav con tutto il danno che hanno portato alla valle (loro, non il Tav). Una qualunque altra valle d’Italia avrebbe fatto carte false per avere questa opportunità di crescita, lavoro e sviluppo. Ma qui si sono concentrati tutti quelli che si credono più furbi del resto del mondo.

  7. …vorrei solo dire al sig. Ivan che a Bussoleno, quando di sera, nelle serate estive, porto fuori la mia cagnolina, nei vicoletti che collegano una zona più periferica con una più centrale, purtroppo non vedo un ghetto di extracomunitari spacciatori, bensì vedo tanti giovani ITALIANI dai 14 ai 25 anni, che non hanno di meglio da fare che sbevazzare e fumare sigarette e droga (si sente la puzza passando), inoltre si sono forniti di due bei pittbull, perché la cultura media di alcuni giovani è che dimostri di essere forte se sei violento, e una sera una pittbull slegata ha aggredito la mia cagnolina al guinzaglio, non è successo il peggio solo per la mia prontezza e le mia urla… tutto questo avviene a due passi da una gelateria dove le famiglie comprano il gelato ai bambini. Per cui, non tutti gli extracomunitari fanno gli spacciatori, conosco brave famiglie i cui figli a scuola vanno meglio di tanti italiani; e non tutti i giovani italiani sono santi, e poi se non consumassero le droghe, gli spacciatori chiuderebbero il mercato!! Detto questo, concordo che la Valle ha niente da offrire, sia in campo lavorativo sia in campo di divertimento, l’ho detto nel commento precedente… Però non è neanche giusto inveire contro i vecchi, le mucche etc… Si ricordi che le discoteche o altri luoghi di divertimento non ce li mangiamo, e se mangiamo ancora cose genuine lo dobbiamo a tanti umili agricoltori che si ammazzano di lavoro da mane a sera. La fiera franca certo che è uguale ogni anno, è diretta ad un pubblico di agricoltori e altri che si interessano di coltivare la terra. E le montagne vanno tutelate e protette, perché se continuiamo a inquinare a livello globale come stiamo facendo, penso non sia un segreto che la temperatura sta aumentando e persino i ghiacciai delle nostre montagne stanno scomparendo. D’altro canto concordo che bisognerebbe offrire più spunti culturali e di intrattenimento, perché realmente tolte le sagre autunnali, non c’è più nulla da vedere e da fare, ma ciò non toglie che parchi naturali etc non vanno trascurati, perché altrimenti tra un po’ invece di ossigeno respireremo anidride carbonica, siamo già sulla buona strada.

  8. Ma cosa diavolo dovrebbe offrire ‘sta benedetta valle ai giovani annoiati? Se si annoiano che trovino loro un modo intelligente per non farlo, considerato che di modalità stupide non mi sembra ci sia carenza (comprese quelle proposte dal ”giovane” all’inizio della discussione, visto quello di cui si lamenta).
    Quindi forza, se si è propositivi si faccia, altrimenti si taccia. 🙂

    La noia è uno stato mentale attiguo all’inerzia che nulla può curare se non un’attitudine interiore di qualità. Ci si può divertire, godendone con gioia, davanti ad un tramonto, così come ci si può annoiare dinnanzi all’esperienza più ”eccitante” (ammesso e non concesso che l’eccitazione, cioè l’agitazione, che questa società propone come meta massima del divertimento, lo sia realmente. Come, infatti, non credo). Che poi, nel caso in oggetto, qui neppure si tratta di noia esistenziale, che pure potrebbe rivendicare se non originalità almeno una certa dignità, ma solo dello squittio frignone di uno che non vuole rogne burocratiche per organizzare l’ennesima festicciola alcolica.

    Come annoia, e questa volta sul serio, il piagnisteo puerile di chi pretende da altri ciò che non è in grado di trovare da sé.

  9. Capisco perché l’Italia va cosi male, con tante idee del cavolo che certa gente ha! Non mi riferisco a te giovane valsusino, ma a alcune delle persone che hanno criticato il tuo scritto e che si permettono di fare i saputelli!

  10. Bravo, giusto…
    Condivido il tuo pensiero perchè 35 anni fà la pensavo esattamente come te. Naturalmente erano anni in cui potevi accendere una stufa a legna in qualsiasi locale, anche al cinema, e bloccare le uscite di sicurezza con le catene e i luchetti. Niente 118, 112, 115, AIB, protezione civile, casco, un sacco di liberta in più, ma.. Se avevi un progetto che faceva casino lo bocciavano come fanno adesso. Ti permettevano gare di pesca, fiere e altro, tutto che non fosse rumoroso. C’erano gli spinelli, la droga, gli alcolizzati, siamo quasi pari. Allora ti concentri per rendere questo paese migliore ai ragazzi che verranno. Tuffarsi nel volontariato, organizzare eventi come il Valsusa Film Fest, documentare il territorio e i ricordi degli anziani, collaborare con le scuole e spingerle a presentare le loro opere a concorsi internazionali e nazionali, aiutare i meno fortunati entrando prima negli AIB e poi nei Vigili del Fuoco discontinui, aiutare costruire ponti in montagna e qualsiasi aiuto che si poteva dare senza pensare mai che si perdeva solo tempo. Sempre cercando di migliorare il proprio paese la propria valle. Nella speranza che mai nessun giovane potesse pensare e scrivere quello che avevo provato io nel 1977…

  11. Forse le 64 risorse saranno meno annoiate dei giovani valsusini, meno fumatrici di droghe varie, meno piagnone…perchè dopo che hai attraversato il deserto a piedi, ti sei preso le botte e le violenze sessuali in Libia e sei sopravvissuto ad una traversata in mare in cui molti muoiono, forse ti lamenti meno dei giovani locali che fondamentalmente sono solo dei grandissimi viziati con voglia di fare niente… di quelle 64 persone è compito di tutti noi farne delle risorse e non un peso, coinvolgendole per esempio nel volontariato che molti giovani annoiati schifano… Ripeto quello che ho già detto, questa Valle purtroppo non offre nè lavoro nè divertimento di qualità elevata, è vero, ci sono solo le sagre e a chi ama leggere, a chi ama la letteratura italiana, l’arte, manca per esempio il teatro, la musica, il cinema di qualità, che speriamo prima o poi giungano anche qua… ma francamente la volontà dei giovani di valle, compreso il signore che ha scritto l’articolo iniziale, è solo di fare feste piene di baccano, droga, vino, birra, superalcolici…se questo è divertimento, concordo pienamente con chi ha scritto che bisogna reimparare a commuoversi davanti ad un tramonto… giorni fa, con un’amica, a Chianocco, abbiamo potuto osservare la corsa di un cervo femmina in un prato innevato… quelle sono emozioni, vedere la creazione pura, nel silenzio della campagna, vedere gli stambecchi in montagna, fare una corsa nei prati con il proprio cane, organizzare un’escursione in alta montagna e scoprire di poter arrivare in un punto con la vista mozzafiato, un posto dove non si pensava di farcela ad arrivare… poi ci può stare anche la gita fuori porta, l’Italia è ricca di beni culturali inimmaginabili che tutti ci invidano, e da giovani si è ben in grado di prendersi uno zaino ed una tenda e andare un po’ all’avventura a scoprire nuove città, nuovi paesaggi, se ci riesco io non giovanissima, possibile che i ventenni non ce la facciano? E infine, qualche ora di sano volontariato in qualche ospedale dove persino i bimbi sono colpiti da malattie tremende, vedere persone sulla sedia a rotelle, o con altri gravi problemi, aiuta a ridimensionare di molto la propria noia, a capire che c’è chi non si annoia perchè ogni giorno deve lottare per sopravvivere in un mondo che poco li aiuta e pieno di barriere architettoniche. Gli annoiati facciano un giro nei vari pensionati per anziani, solo a Susa ce ne sono 2, più svariati altri a Novalesa, Chiomonte etc… che organizzino un teatrino , un po’ di musica, la visione di un film, con queste persone sole che spesso hanno ancora molto da dare, anche se sono confinate in questi istituti perchè magari sono su una sedia a rotelle… Gesù disse che c’è più felicità nel dare che nel ricevere, se questi giovani imparassero a portare un sorriso a chi soffre, la gioranta acquisirebbe un senso e non sentirebbero il bisogno di annebbiare la mente nei fumi dell’alcool e della droga.

  12. Bello il dibattito ma tornerei alla lettera originale….. Perché anziché dire che non c è nulla non si fanno delle proposte ? O forse è più difficile? o non si è in grado di proporre qualcosa che non sia il ricettacolo di musica a volumi da timpani da sfondare e alcool a fiumi e/o droga per stordirsi ed aumentare ancora il volume?
    Siamo alle solite, lasciamo che gli altri facciano e poi critichiamo. Così si creano battaglioni di critici a valutare i pochi che fanno! Sicuramente è molto più semplice basta una tastiera una comoda poltrona e …..vai.
    Suggerisco a tutti costoro : alzate le chiappe e fate!!!! così potrò criticarvi anche io!

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