di ANTONIO CANALÌA
Lo scorso venerdi 24 marzo i 5 Stelle di Avigliana hanno presentato il loro candidato sindaco per le elezioni comunali. Ho sperato fin all’ultimo che questa scelta fosse ritirata anche alla luce delle ripetute proposte unitarie che il Comitato Avigliana Città Aperta ha avanzato. Purtroppo non è stato così! Mi chiedo come sia possibile che un movimento che ha contribuito a far eleggere il sindaco Angelo Patrizio e l’attuale amministrazione ed è stato parte attiva in questi anni del Comitato Avigliana Città Aperta e che in più’ occasioni ha espresso un giudizio positivo sull’operato della giunta, abbia deciso di presentarsi autonomamente non tenendo conto delle conseguenze di questa scelta.
L’amministrazione presieduta dal sindaco Patrizio che continua le positive esperienze unitarie e plurali di Chiaberge, Castagneri e Mattioli, si è dimostrata nei fatti una amministrazione onesta, capace e trasparente che ha sostenuto la lotta NO TAV, ridotto le aree edificabili, preservato la scelta a parco cittadino dell’area Riva, valorizzato il presidio sanitario del Sant’Agostino, attuato una politica di sostegno delle fasce deboli e delle famiglie in difficoltà, messo in campo scelte coerenti sulla viabilità, l’ambiente, il lavoro, la cultura, le piccole opere, e ha raccolto diverse proposte avanzate dagli aderenti al movimento 5 Stelle.
Mi è difficile capire come mai, alla luce di tutto questo, per i 5 Stelle di Avigliana sia oggi più importante la valorizzazione del proprio simbolo e della propria identità (in una elezione che non è nazionale ma comunale) invece di sostenere una esperienza unitaria e plurale come quella del Comitato Avigliana Città Aperta, che ha cercato in questi anni di rispondere positivamente ai bisogni dei cittadini aviglianesi, seppur in un periodo di grave crisi economica e di forti tagli alle risorse comunali attuate dallo Stato e vuole continuare a proporsi alla guida della nostra città.
Mi chiedo: non si determina così nei fatti la rottura del movimento No Tav cittadino, con il rischio di far vincere le altre liste che non vedono l’ora di mettere le mani sulla nostra città?
Antonio Canalìa
Avigliana
L elezione di listello a Condove non ha insegnato nulla……….. Auguri……..
Chi, attraverso l’esercizio delle elezioni, arriva al governo (di una Città come di tutto il Paese), non “mette le mani” su quella Istituzione, ma ha piena legittimazione a governare (anche se non ci piace) perché così vuole la nostra Costituzione, che non si può tirare in ballo solo quando fa comodo.
Non si capisce il clamore.
I 5stelle sono per natura “contro la casta”.
La “casta” ad Avigliana è fatta di un ciclo che per 20 anni ha gestito la città e le partecipate varie.
I 5stelle non potevano allearsi con la casta e con un candidato plurigenerazionale. Come se a Roma appoggiassero il figlio di un notabile prima repubblica.
In piu’ neanche il PD ha ritenuto di appoggiare la casta e ha appoggiato una lista di rinnovamento Avigliana Viva.
Quindi se sei NO TAV oltranzista e antisistema …voti 5stelle.
Se sei di centrosinistra e vuoi rinnovare … voti Avigliana Viva.
Se sei di destra sai dove votare.
Il resto è casta e voto inutile….. e minestra riscaldata .. .da 20 anni