di FERNANDO ROMUSSI
Sono un Valsusino che da anni abita lontano dalle sue origini, che però da un po’ di tempo nel mese di agosto riesce a tornare per godersi le montagne sopra Chiomonte, rivisitando colli, certose e abbazie. Il 22 agosto, nell’effettuare una delle ambite gite, un istante di banale distrazione è stata la causa di una mia caduta sul sentiero e conseguente ferita molto profonda alla fronte e trauma cranico.
Raggiunto l’Ospedale di Susa ho avuto immediatamente aiuto dal Pronto Soccorso, essendo classificato codice giallo. La gradita sorpresa è stata quella di trovare in tutte le funzioni addette a quel Reparto una pronta e cordiale disponibilità a risolvere in modo adeguato il problema (8 punti di sutura) e verificare eventuali altre conseguenze con RX e TAC.
Per tutto il lungo tempo che sono rimasto in osservazione, ho avuto la possibilità di verificare lo svolgersi delle attività del gruppo di professionisti di quel reparto nella gestione dei vari casi presentatisi. TUTTE/I hanno dimostrato serena armonia nello svolgimento delle singole mansioni, con una semplicità ammirevole. Non cito volutamente alcun nominativo in particolare perché ho ammirato come la coesione del gruppo dimostrasse la competenza di ognuno nel proprio settore di azione.
Questa dimostrazione di Alta Qualità nello svolgimento dei loro compiti mi ha tanto più colpito perchè, anche se lontano da anni, seguo sempre molto da vicino le vicende della Valle e conosco del particolare disagio al quale il Personale dell’Ospedale di Susa è soggetto per l’incertezza del futuro della struttura, che ha già subito alcuni tagli pesanti a causa della ristrutturazione della Sanità Piemontese.
Complimenti quindi e un grazie di cuore allo Staff del Pronto Soccorso per il tipo di supporto d’urgenza che mi è stato fornito, e un augurio sincero perché i cittadini del territorio dell’Alta Valle possano continuare a essere serviti al massimo livello possibile nelle loro esigenze sanitarie.
Cordiali saluti
Fernando Romussi