LA LETTERA / LA STAZIONE INTERNAZIONALE DI BUSSOLENO? LA FARANNO CON IL BAMBÙ

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di RICCARDO HUMBERT

“Passiamo da una decisione all’altra e ci tormenta anche il fatto che i nostri giudizi sono, non solo distorti, ma anche incostanti”. L’ha detto Seneca. E’ forse l’unica giustificazione per spiegare l’ultimo exploit dei supereroi romani che, a tre anni dalla presentazione di quella che avrebbe dovuto essere la stazione internazionale di Susa, hanno scoperto quello che i bambini della valle sapevano da sempre: per portare i turisti sul cocuzzolo della montagna con ai piedi un paio di sci è forse meglio partire da Bussoleno.

Il treno c’è già, ma questo i supereroi romani non possono saperlo, e va verso paesi ignoti anche a Onda Verde, altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui Sauze d’Oulx viene costantemente pronunciato “Sos d’us”. L’architetto con gli occhi a mandorla Kengo Kuma, che si è preso tre milioni di euro per progettare una vela di alluminio che riprende i tetti in pietra della Valle di Susa senza neppure prevedere una losa, non sembra molto preoccupato. Anche se non la fanno lui si gode i sui (o i nostri?) soldi a Hokkaido con le sue gheise.

Non che i bambini di Bussoleno siano più felici poiché Wolverine e l’Uomo Viragno hanno deciso di costruire il nuovo “condensatore sociale” (come è stata chiamata la bufala della stazione di Susa) proprio da loro, però, considerato che la cittadina ha caratteristiche culturali e territoriali diverse, sono curiosi di conoscere il nuovo progetto. Pare infatti che verrà affidato all’architetto nord-coreano Hyon-su Kang nell’ambito di un interscambio culturale ed economico che prevede grandi forniture di avena, miglio e sorgo.

In considerazione della minore influenza della pietra di Luserna sui tetti di Bussoleno è previsto un ampio uso del bambù che consente, inoltre, un grande risparmio economico. L’inaugurazione è prevista alla presenza del presidente Kim Jong-un. In tempi di ristrettezze l’architetto riceverà un compenso di soli due milioni di euro, ma solo se non verrà soppresso dal presidente nel caso che il manufatto non fosse di suo gradimento. La comunità di Bussoleno fa pressione presso l’Uomo Viragno e i suoi Thunderbolts per una sollecita conferma e soprattutto per evitare che fra tre anni si opti per Borgone.

Riccardo Humbert

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