di FRANCO TRIVERO
Leggo su Valsusaoggi la notizia della realizzazione di una “Centrale idroelettrica in Savoulx sul Canale Molino da Gesso”, il progetto ha assunto rilevanza pubblica.
È trascorsa qualche settimana dalla riunione pubblica della frazione Savoulx il 27 aprile, quando a conclusione della serata, una signora chiede al sindaco Paolo De Marchis cosa sappia di un possibile progetto per la realizzazione della suddetta centrale…
Il sindaco esordisce: “Proprio questa mattina ho sentito che ne parlavano, io personalmente non so nulla… Prima di oggi non sapevo nulla, c’è da dire che abbiamo dei problemi con la posta elettronica”, riferendosi anche al vice sindaco Paolo Terzolo, il quale aggiunge: “Prendo atto ora di questa notizia, anch’io non sapevo nulla”.
Sono queste dichiarazioni rilasciate da chi ha responsabilità politiche e amministrative che mi inducono ha fare alcune considerazioni di merito. Mi rendo conto che amministrare oggi, rappresenta una responsabilità enorme, tuttavia un buon Sindaco amministra per i cittadini e con i cittadini. Coinvolgendoli nel dibattito quando ricorrono interventi e progetti che hanno un impatto non trascurabile sul territorio (espropri ecc…). Valutando i pro e i contro, aiutandoli ad assumere le decisioni che possano mitigare gli eventuali danni.
I fatti e la documentazione relativa al progetto nonché tutto l’iter amministrativo, dimostrano che il sindaco “non poteva non sapere …”.
La Città Metropolitana di Torino con un documento, datato 22/9/2016, aveva provveduto a rendere pubblici il deposito degli elaborati di Valutazione Impatto Ambientale per la centrale idroelettrica. Dichiarando formalmente che la “documentazione è a disposizione del pubblico presso il Comune di Oulx”. Quindi già otto mesi prima l’amministrazione comunale e gli uffici competenti erano a conoscenza del progetto.
Da semplice cittadino posso solo manifestare profonda indignazione per un comportamento poco trasparente e sfuggente da cui si evidenzia l’assoluta mancanza di rispetto etico che è dovuto ai cittadini tutti! Ma in particolare a coloro che con il voto hanno manifestato fiducia e rispetto prima all’uomo e poi al sindaco, ed io come cittadino sono uno di questi.
Quello di cui ci sta privando il sindaco Paolo De Marchis e anche il vice sindaco Paolo Terzolo con il loro comportamento è “lo spirito di appartenenza alla comunità, l’orgoglio di poter essere attori e non mere comparse di una commedia scritta da altri”.
Le mie doglianze sono giustificate, dal comportamento di una amministrazione che con tanta solerzia comunica eventi e programmi, ma la stessa tempestività non viene applicata quando ad esempio si decide di costruire un traliccio delle comunicazioni al Puy, quando ne esiste già uno.
Il progetto non viene neanche condiviso con la Commissione ambiente. Non voglio giudicare l’utilità dei progetti, non spetta a me, tuttavia compito di un sindaco è coinvolgere e quindi far partecipare al dibattito coloro che intendano farlo, alimentando processi di “democrazia partecipata” tanto declamata, da questa amministrazione, ma non applicata. C’è un momento in cui ci si accorge che il tempo delle parole piene di retorica è esaurito che adesso basta!
Auspico che alla riunione pubblica di Savoulx martedì 30 maggio il Sindaco intervenga mettendoci “la faccia”.
Quale faccia?
Ma passerà vicino alla portinaia?
Porcinaia