La lupa “Ussa” sta bene. La giovane femmina di lupo recuperata in alta Val Susa all’inizio di febbraio con una ferita alla zampa, medicata dal Centro Animali Non Convenzionali dell’Università di Torino e rilasciata con la collaborazione dei tecnici LIFE WOLFALPS probabilmente è viva e sta bene!
Non si avevano più notizie di lei da venerdì 13 febbraio, quando era stata liberata in una zona tranquilla all’interno del Parco naturale dell’Orsiera. Da allora, più nulla fino a venerdì 27 marzo, quando il fotografo per passione Battista Gai ha immortalato l’animale, che è stato identificato per l’ancora visibile rasatura alla zampa che risale alla sua medicazione. Purtroppo la qualità delle immagini, scattate da molto lontano, non ci permettono di essere sicuri al 100% dell’identità dell’animale, privo di marche auricolari e altri segni riconoscibili.
Una volta scomparse anche le ultime tracce dei postumi dell’incidente, la lupa Ussa ritornerà del tutto nell’anonimato e a parlarci di lei saranno soltanto i segni indiretti di presenza, come le impronte e le fatte. Solo le analisi genetiche su campioni organici in futuro potranno quindi darci informazioni certe sul destino di Ussa.
La lupa era tornata in libertà a febbraio, salvata dopo essere rimasta ferita da un’auto in transito sulla strada per Sestriere. Al Canc (Centro animali non convenzionali) dell’ospedale veterinario dell’università di Torino, ha ricevuto tutte le cure del caso e, al termine della degenza terapeutica, è stata reimmessa in natura in una zona idonea in alta Val Chisone.