La cascata di 20 milioni di euro che finiranno sul comprensorio sciistico della Vialattea nei prossimi 5 anni, non piace a Bardonecchia. La località teme di rimanere a bocca asciutta, mentre i vicini concorrenti gongolano. Sulla Perla delle Alpi sono molto preoccupati, e indispettiti, per il patto siglato venerdì pomeriggio a Cesana tra Regione, Fondazione XX Marzo, Vialattea e Comuni Olimpici. Sia il Comune che la società degli impianti Colomion spa, chiedono di essere coinvolti nel progetto promosso dalla Regione Piemonte. Anche perchè, con i chiari di luna che ci sono per quanto riguarda i soldi pubblici nei prossimi anni, si teme che in futuro siano sempre più esigui i fondi a disposizione del Tesoretto Olimpico.
Bardonecchia chiede “parità di trattamento e la stessa dignità” con Sestriere, ovviamente in proporzione alle dimensioni della stazione, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei soldi del Tesoretto Olimpico. La legge 2/2012 è stata infatti superata, perchè di fatto vincolava quei fondi “esclusivamente a interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione delle opere olimpiche”. Mentre oggi, con il patto siglato a Cesana, quei soldi si possono anche utilizzare per impianti di neve artificiale, nuove seggiovie ecc, che con le opere olimpiche vere e proprie non c’entrano proprio nulla.
A insospettire in parecchi, a Bardonecchia e non solo, è il “triplo ruolo” del leghista Valter Marin. Sindaco di Sestriere, presidente dell’Unione Montana Vialattea e nel contempo soprattutto Presidente della Fondazione postolimpica XX Marzo. Ente che gestisce i fondi del Tesoretto Olimpico, dirottati a favore della Vialattea. E’ Marin uno dei registi di tutta l’operazione che permetterà alla Vialattea di ottenere nei prossimi 5 anni 10 milioni di euro di fondi pubblici a disposizione, con l’investimento di altrettanti 10 milioni di euro messi di tasca propria da Brasso e Perron Cabus. Un bel colpo per il sindaco della Lega Nord, visto che a Sestriere tra pochi mesi si vota, e questo nuovo accordo non potrà che aiutarlo nell’imminente confronto elettorale.
A Bardonecchia la notizia dell’imminente accordo Sestriere-Regione c’era da tempo. “Ho scritto al sindaco di Sestriere Valter Marin in qualità di presidente della Fondazione XX Marzo ben due settimane fa, ma non mi ha ancora risposto – attacca il primo cittadino di Bardonecchia, Roberto Borgis – lui è presidente della Fondazione che gestisce i fondi del Tesoretto, e gli ho chiesto che il nostro paese venga coinvolto nel progetto, così come è stato fatto per Sestriere e la Vialattea. Non ci si può sbilanciare così, a favore di una sola area sciistica. In proporzione, lo stesso intervento va fatto anche su Bardonecchia. Abbiamo la stessa dignità. Ben venga il progetto della Regione, e il fatto che i soldi del Tesoretto non siano più vincolati alla manutenzione degli impianti costruiti per Torino 2006. Ma proprio per questo, ci vuole lo stesso metro di valutazione per tutti, anche per Bardonecchia”.
Sulla stessa posizione l’amministratore delegato della Colomion Spa, Nicola Bosticco: “Se in Vialattea investiranno 20 milioni di euro in 5 anni, tra pubblico e privato, Bardonecchia non può rimanere a bocca asciutta. Anche noi, come società, intendiamo investire di tasca nostra e abbiamo un progetto di piano triennale per lo sviluppo degli impianti sciistici, ma dobbiamo essere messi nelle stesse condizioni della Vialattea, con le giuste proporzioni di grandezza. Noi abbiamo più volte sollecitato Marin e la Fondazione XX Marzo per essere giustamente coinvolti, a pieno titolo, in questo nuovo progetto con la Regione. Ci aspettiamo di essere garantiti, tutelati e coinvolti nel piano di investimento dei soldi pubblici del Tesoretto, altrimenti si creerebbe uno sconvolgimento e una sproporzione tale, tra i due comprensori sciistici dell’alta Val Susa, che farebbe solo male al territorio. Ci vuole equilibrio, e faremo di tutto affinchè Bardonecchia non venga penalizzata, e possa realizzare le stesse tipologie di interventi, anche legate all’innevamento, così come accadrà per la Vialattea”.