Il calendario del prossimo anno scolastico appena varato dalla Regione ha creato un vespaio di polemiche. Non piace agli operatori dello sci e all’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea (Cesana, Claviere, Pragelato, Sauze di Cesana, Sauze d’Oulx e Sestriere). “La scelta di limitare a due i giorni di vacanza relativi al periodo di Carnevale – è la critica – penalizza fortemente il sistema turistico delle nostre montagne con ricadute negative per l’economia locale e regionale. Di fatto è stata tagliata la settimana bianca di Carnevale in quello che è il periodo migliore per la neve. Chiediamo quindi – è la richiesta dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea – e crediamo che tutte le stazioni sciistiche piemontesi ed i comuni turistici del Piemonte siano d’accordo, di intervenire per evitare che la scelta sulle giornate da trascorrere sui banchi di scuola possa rivelarsi un pessimo affare per l’economia dell’intero sistema regionale”.
LA DIFESA DELLA REGIONE: “TAGLIAMO LE VACANZE, ALTRIMENTI I GENITORI DEVONO PRENDERE LA BABYSITTER”
L’assessore al lavoro e istruzione della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, motiva così la sua scelta: “Nessuna variazione al calendario scolastico. Nel difendere giustamente gli interessi del sistema sportivo e turistico dei nostri territori montani, sembra però trascurare le reali esigenze delle famiglie, i cui orari di lavoro sono sempre meno compatibili con quelli dei servizi rivolti all’infanzia e ai ragazzi. Garantire un calendario lineare e con interruzioni non troppo lunghe vuol dire permettere ai genitori di non dover ricorrere a servizi di baby-sitting o dover necessariamente richiedere permessi o giorni di ferie per non lasciare soli a casa i propri figli”.
“LA FINE DELLA SETTIMANA BIANCA DI CARNEVALE? L’HA DECRETATA LA CRISI ECONOMICA”
Ecco poi un’altra riflessione della Pentenero: “Mi preme precisare che, a decretare la fine della settimana bianca a febbraio, non è stata la Giunta, ma la stessa crisi economica che, da tempo ormai, impedisce a un numero crescente di famiglie di andare in vacanza in pieno inverno, a maggior ragione in un periodo come quello di Carnevale così ravvicinato alle vacanze natalizie. Ricordo infine che le autonomie scolastiche potranno godere di un giorno da gestire in piena autonomia, potrebbe dunque accadere che numerose scuole superiori decidano di anticipare a sabato 6 febbraio le vacanze di Carnevale consentendo così a chi ne avrà l’opportunità di passare più giorni sugli sci”.
LA DELUSIONE DI VIALATTEA: “SIAMO OFFESI COME LAVORATORI”. COLOMION: “L’INDOTTO DELLE VACANZE SCOLASTICHE PORTA RICADUTE PER 2 MILIONI DI EURO”
“Sono offeso da queste affermazioni dell’assessore regionale, prima di tutto come lavoratore e imprenditore – commenta con amarezza il presidente della Vialattea, Giovanni Brasso – per la Regione chi lavora in montagna, sugli impianti, piste, bar, alberghi ecc è un cittadino di serie B? Prima di pensare alle babysitter di chi vive a Torino, bisognerebbe dare priorità a chi vive e mantiene le famiglie in montagna, grazie al turismo e alle vacanze invernali. In tutte le regioni montane del Nord, compresa la Lombardia, c’è la vacanza di Carnevale. Saranno tutti fessi?”. Perplessità anche da Nicola Bosticco, vicepresidente Arpiet e ad Colomion: “In passato, le vacanze scolastiche programmate dalla Regione garantivano alle società degli impianti ricadute pari a quasi 2 milioni di euro, con un effetto di indotto 6/7 volte superiore, garantendo occupazione e lavoro. Speriamo che la Regione riveda la sua scelta, senza penalizzare proprio il turismo, che è uno dei suoi punti di forza”.
I 5 STELLE: “È UNA POLEMICA IDEOLOGICA, PRIMA BISOGNA CONOSCERE LE EFFETTIVE RICADUTE DELLA SETTIMANA BIANCA NEL MONDO DELLO SCI”
I grillini non prendono posizione a favore o contro la settimana bianca: “E’ preoccupante la polemica tra Laus e Pentenero sulla “settimana bianca” eliminata nel prossimo anno scolastico, infatti non si comprende quali siano le reali intenzioni della maggioranza sulle politiche sportive e su quelle montane – dice la consigliera regionale Francesca Frediani – la polemica ci sembra “ideologica” e non fondata su dati di fatto concreti. Sarebbe fondamentale infatti conoscere le effettive ricadute sul sistema-montagna derivanti dall’introduzione della “settimana bianca” nella scorsa legislatura, prima di prendere una decisione unilaterale motivandola con lo stato di crisi. A pochi giorni dall’annuncio degli Stati Generali dello Sport assistiamo ad un intervento che potrebbe andare nella direzione diametralmente opposta. E’ la dimostrazione di come in Regione Piemonte manchi un disegno complessivo per sport e montagna, che nel territorio piemontese spesso viaggiano a braccetto”.