LETTERA DELLA DIREZIONE GENERALE DELL’ASL TO3
Rispetto a quanto pubblicato nell’articolo dal titolo: “Ancora problemi per chi si cura a Briancon: l’Asl faccia un accordo per aiutare chi vive in valle” teniamo precisare che:
Non esistono “problemi organizzativi” tra i presidi di Rivoli, Susa e Briancon da riferirsi a convenzioni o accordi che vengono definiti “non più in vigore”. Non può esistere una convenzione ad hoc al di fuori di quanto prevede la normativa nazionale e che ricomprende tutto il tema dell’assistenza sanitaria transfrontaliera.
Per quanto riguarda la lettrice di Bardonecchia che lamenta il pagamento di una quota per le prestazioni di pronto soccorso è bene ricordare che per le prestazioni eseguite in regime di PS il paziente italiano che si trova all’estero e necessita di cure urgenti non programmate può esibire la TEAM (Tessera Europea Assicurazione Malattia) e riceve la prestazione urgente senza pagare nulla salvo eventuali ticket previsti dalla normativa locale. Nel caso in cui il cittadino non sia momentaneamente in possesso della TEAM, lo stato estero può richiedere l’anticipo del costo della prestazione. Se questo è il caso della lettrice, basterà rivolgersi agli uffici ASL per ottenere il rimborso. Per questo tipo di necessità mai la ASL invia un residente valsusino a Rivoli o altrove.
In generale, la soluzione “provvisoria e concreta” cui si fa menzione nell’articolo non potrà mai essere in deroga alla normativa vigente e non è un’opzione discrezionale per i presidi ospedalieri di Susa, Rivoli e Briancon. Si consiglia a questo proposito, di prendere visione del vademecum che ASL TO 3 ha reso disponibile sul tema dell’assistenza sanitaria transfrontaliera contribuendo così a diffondere l’informativa capillare che è stata peraltro oggetto del recente incontro con i sindaci dell’alta Val Susa.
Pur consapevoli delle criticità che il Sistema Sanitario affronta a livello non solo locale ma nazionale, si dà conferma infine che l’impegno di esaminare ogni richiesta di cura all’estero è assolto giornalmente dalle figure professionali che ASL TO 3 ha reso disponibili per rispondere alle domande dei cittadini.
Per quanto riguarda l’Ospedale di Susa è stata più volte ribadita la centralità della struttura nel sistema dell’offerta sanitaria dell’Asl, confermata dai ripetuti investimenti del recente passato, che sono in costante divenire e che sono fra le priorità di questa direzione.
Che bell’articolo scritto da un burocrate. La centralità dell’ospedale di Susa? Ma da quando? A Susa non mi farei neanche applicare un cerotto, manca personale ed il poco che c’è sono tutti a gettone. È un ospedale disastroso, sotto la già bassa media nazionale.