dall’UFFICIO STAMPA DI DANIELA RUFFINO (Forza Italia)
“I sindaci e gli amministratori locali che parteciperanno alla marcia No Tav con la fascia tricolore addosso si dovranno assumere la responsabilità di possibili atti vandalici che spesso capitano durante questi cortei – afferma l’onorevole Daniela Ruffino di Forza Italia – Conosciamo tutti molto bene le problematiche di ordine pubblico che si sono presentate negli anni a margine della lotta dei No Tav. Questa volta tocca a Torino e i sindaci della cintura che hanno già resa nota la loro partecipazione, se durante il corteo ci saranno atti vandalici contro cose o azioni violente contro persone, non potranno nascondersi dietro a un dito. Anche loro hanno scelto di essere in piazza e, per di più, lo hanno fatto indossando simboli come la fascia tricolore, che dovrebbe rappresentare tutti i loro cittadini e non soltanto quelli che la pensano come loro sull’alta velocita. Da parte nostra vigileremo e ricorderemo le responsabilità dei singoli“.
Arieccola,
tace per settimane non avendo probabilmente molto da dire e puntualmente quando se ne esce è sempre la solita solfa.
Facciano autocritica gli elettori di tanta pochezza.
Il compiacimento/auspicio/minaccia per possibili atti vandalici fa il paio con l’onanismo mentale di quanti si sono sbracciati, e continuano a farlo, per invocare inesistenti sanzioni miliardarie a danno dell’Italia in caso di abbandono del progetto tav.
Prerogativa, e finanche dovere in caso di mancata saturazione della linea attuale, di entrambi i contraenti nei trattati internazionali in corso di validità e applicazione.
Giusto Signora Ruffino, i Sindaci SI TAV devono preoccuparsi che all’ interno del loro corteo non ci siano violenti tiratori di sassi/ bombe carte o rovesciatori di tavolini.
E noi conosciamo tutti molto bene le problematiche di infiltrazioni mafiose che si sono presentate negli anni a margine delle lobby SI TAV.
Siamo certi che all’ interno dei presunti 40.000 SI TAV non ci fossero corrotti e corruttori andrnghetisti interessati a spartirsi la torta del movimento terra ? Anche “da parte nostra vigileremo e ricorderemo le responsabilità dei singoli“.
A Torino in piazza Castello il 10 Novembre non è stato lanciata nemmeno una pallina di carta, altro che sassi e bombe carta. Quelli sono un’esclusiva di anarchici e centri sociali, spalleggiati da quei quattro pensionati e disoccupati valsusini a cui è stata infilata segatura al posto del cervello.
gentile “By No Tav”, io non ho mai pensato che l’ andrangheta del movimento terra, corrotti e corruttori delle grandi opere facessero notare la loro presenza con sassi e bombe carta! Su questo le do ragione: sono un esclusiva di anarchici, centri sociali, disoccupati bla bla bla. Ciascuno ha i suoi metodi !!
Penso che ognuno ne abbia da vendere nel guardare il marcio a casa propria !!!
Mauro Galliano
Se atti vandalici a margine del corteo ci dovessero essere , non è sicuramente tra i NOTAV che andranno a cercarsi i responsabili, ma tra chi HA TUTTO l’interesse che questo succeda, e mezzi per farli succedere, poichè saranno su tutte le prime pagine dei prezzolati giornali. Mio nonno me lo ripeteva sempre che a pensare mare si fa peccato ma non si sbaglia mai. Basta dare un pugno di euro alle persone giuste ed ecco che escono i disordini.!!!
Luigi, con tutto il rispetto per tuo nonno, molti dei violenti NoTav hanno nomi, cognomi e numerose condanne penali sulla testa. Per cui, invece di “pensar male”, segui i processi: sono pubblici.
I notav sono dei prepotenti che vogliono imporre la propria decisione con la violenza, il territorio vuole fortemente il treno, le imprese lo invocano.
Un paese che dice no alle infrastrutture è un paese finito
Avanti senza paura fieramente SITAV
Daniela Ruffino, ma va a caghè !!!!
Sentivamo la mancanza di stupidaggini a mezzo stampa e puntualmente sono arrivate.
Qualsiasi atto vandalico va esecrato a prescindere, inoltre non aiuta la causa ma la danneggia.
Ma non bisognerebbe che se ne assumesse un po’ la responsabilità chi ha (appositamente?) esasperato la situazione imponendo l’opera senza (rifiutando?) un confronto serio e aperto su un’analisi costi/benefici che la giustificasse?
E poi, allora, se come ha detto qualcuno che la tav fa fatta perchè se no ci costa di più in sanzioni, implicando che non ci sono altri motivi per cui l’opera sarebbe giustificato farla, allora, se tali sanzioni veramente ci fossero, non bisognerebbe che chi ha firmato per la realizzazione di un’opera inutile (se non anche dannosa, per lo meno per le casse pubbliche) e pure con tanto di clausole vessatorie, cominciasse a mettere un po’ mano al portafogli?
Penso che la Ruffino è la degna compare dell’altra faccia che risponde al nome di Osvaldo Napoli ma da noi non si sono mai fatti vedere perchè sanno che in val susa non sono beni accetti.