SUSA – Per la Sitaf “le dimostrazioni dei No Tav fecero crollare il turismo in Valle di Susa e anche l’autostrada Torino-Bardonecchia ne ha risentito”.
Lo ha detto giovedì durante un processo in tribunale a Torino, l’avvocato della società concessionaria della A32, Alberto Caretta. Alla sbarra ci sono una quindicina di imputati No Tav, per i quali il pm Rinaudo ha chiesto una serie di condanne (la più alta arriva a quattro anni di carcere), mentre la Sitaf è costituita parte civile e ha chiesto un indennizzo di circa 25 mila euro. I fatti contestati risalgono al 3 marzo 2012, quando un gruppo di No Tav fece un blitz al casello di Avigliana, in direzione Torino, facendo passare gratis 185 veicoli e impedendo la riscossione del pedaggio.
Ora la Sitaf chiede 25mila euro di risarcimento ai No Tav, somma che equivarrebbe ai danni materiali e di immagine, visto che secondo la concessionaria vari turisti avrebbero scelto di non prendere più l’autostrada per raggiungere l’Alta Valle, per timori di proteste contro la Tav.
Bè…. se i danni (soprattutto quelli di immagine) varrebero 25.000€, mi spiace dire alla Sitaf che non vale il becco di un quattrino.
Mai visto tanti turisti come negli ultimi anni in Alta Valsusa, alberghi pieni, code agli impianti,…certo devo dire son soprattutto stranieri, ma se le famiglie torinesi, non possono più permettersi di scorrazzare tutti i week end in montagna (basta fare un rapido conto di cosa costa una giornata a sciare per una famiglia di 4, incluso anche il pagamento degli onerosi pedaggi auostradali) e se poi le attrattive per l’estate sono praticamente nulle, tranne che per i lupi di montagna come me, risulta evidente che i NOTAV non c’entrano proprio nulla. By the way…la SITAF non ha mai pensato di risarcire noi pagatori di pedaggio per le code generate dal cosidetto “Cantiere TAV” piazzato in galleria con relativo restringimento della careggiata da due a una corsia…
Veramente pensi , che alla sitaf ( minuscolo voluto), gli freghi qualcosa del turismo? A proposito: E la seconda canna , che doveva solo servire per la ” sicurezza “?
Non sarà che il “pedaggio ” costa troppo?
In Sitaf se rivedessero al ribasso i pedaggi, in assoluto i più cari d’Italia, probabilmente avrebbero più clienti in transito e migliori rapporti con il territorio.
Che questa società potesse avere un’immagine, e pure da difendere, è una bella notizia di cui prendere atto.
In quei giorni di marzo 2012 la vita di Luca Abbà era appesa ad un filo in ospedale, ad essere equi e misurati sarebbero state comprensibili reazioni ben maggiori.
Per quanto riguarda i presunti danni basterà chiedere un semplice raffronto:
Fuori i tabulati dei transiti della prima settimana di marzo degli ultimi cinque anni antecedenti il 2012 e fuori i registri dei corrispettivi dello stesso periodo di tutti gli imprenditori turistici che vorranno dichiararsi anch’essi danneggiati.
Se mai accettassero ci sarebbe da ridere, specialmente per le sorprese, al limite dell’indigenza, che potrebbero sortirne dalla loro lettura.
Domanda: Perchè , se mi devono espropriare un terreno per fare l’autostrada ” è ad uso pubblico” ; ma quando si intascano i guadagni, c’è il ” privato” ?. vergognatevi!!!!
Giusto Luigi.!!! Da noi son venuti recentemente a proporci : ” n’ euro al meter per l’to teren, perchè a val pà d’pì ” ( e sempre dei soldi nostri ) mentre ” qualcuno ” ci quadagna lauti stipendi, e cariche in più enti pubblici contemporaneamente, e si permette pure di contestare le opere pubbliche, già costruite come quelle costruende , quindi ” sputando anche nel piatto in cui mangia “
Pagate voi per tutto lo smarino che avete seminato in valle x autostrada!
Il turismo lo avete fatto crollare voi cari amministratori e ristoratori, vivendo sempre alla giornata, senza un minimo di programmazione sul futuro, con pessimi servizi e poca professionalità, e nessuna organizzazione a livello generale, abilissimi a spennare turisti, e ora state pure provando ad avvelenarli!!!!