SUSA – Dalla Val Susa agli Emirati Arabi. La Sitaf sta lavorando in Qatar per realizzare delle opere legate ai prossimi Mondiali di Calcio 2022.
La sua controllata Tecnositaf, infatti, negli ultimi mesi ha vinto due appalti per realizzare alcune opere legate alla nuova viabilità e alle tecnologie di sicurezza, con il supporto di Anas International, società di cui da poco è diventato amministratore delegato proprio Bernardo Magrì, direttore generale della Sitaf e amministratore delegato di Tecnositaf.
Il QATAR è un paese in rapida crescita, e la Tecnositaf, che per lavorare con gli arabi hanno dovuto realizzare una nuova società proprio con gli emiri (Tecnositaf Gulf) si è aggiudicata un importante progetto in UAE – Abu Dhabi – Saadyat Island, sotto la direzione del Tourism Develpment & Investment Company. Si tratta di progettare e realizzare il Tunnel Management System per il tunnel che sarà utilizzato per connettere i punti di interesse locali.
“Il tunnel ha una lunghezza di circa un chilometro ed è equipaggiato con tutti gli apparati che sono richiesti dalle normative locali e internazionali”. spiegano dalla Sitaf. Ma non solo: Tecnositaf si aggiudica un altro importante contratto per la realizzazione degli impianti tecnologici, sistemi di Telecontrollo e ITS del primo Tunnel in Qatar, il DUKHAN HIGHWAY TUNNEL, che collegherà il più grande centro commerciale del paese “QATAR Mall” con l’Highway e uno degli stadi coinvolti nell’evento Mondiali di Calcio del 2022.
“In Qatar stanno realizzando varie infrastrutture per i campionanti del mondo – spiega il presidente della Sitaf, Giuseppe Cerutti – tra cui cinque stadi con aria condizionata, e una serie di gallerie per collegare meglio le varie parti della capitale. Una di queste è molto particolare, progettata dall’architetto Calatrava e prevede l’ingresso della strada direttamente nel golfo, con due viadotti sospesi sopra il mare e che poi si tuffano dentro”. Nelle settimane scorse i vertici della Sitaf sono stati in Qatar proprio per prender i contatti con gli organizzatori dei Giochi, e rendere la visita che gli arabi avevano fatto proprio alcuni mesi fa al Frejus. Erano venuti a vedere come è organizzato il sistema di sicurezza del traforo”. Altre opere da realizzare riguardano un nuovo quartiere da 25mila abitanti “dove tutti i servizi saranno coordinati a livello informatico e centralizzato – prosegue Cerutti – gas, luce e riscaldamento”.
Il presidebte della Sitaf non nasconde che l’ambizione sarebbe quella di poter lavorare anche in quei futuri cantieri: “Fino ad ora stiamo realizzando due appalti da 1 milione di euro, e certamente puntiamo a opere più importanti”.
Scommettiamo che li le opere costeranno il 25% ddi quello che paghiamo in italia?, saremo attenti e curiosi per capire quanto costera li 1 km di strada qui e carissima con 1 milione si fa poca roba staremo a vedere … se non arrestano dei furbetti anche li…