dalla CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
TORINO – Con l’approvazione di un’apposita deliberazione da parte del Consiglio metropolitano, è stato ufficializzato il passaggio definitivo della Strada Provinciale 173 dell’Assietta dal demanio militare al patrimonio infrastrutturale della Città Metropolitana di Torino. Con un Decreto direttoriale del Ministero della Difesa è stata infatti definitivamente disposta la radiazione dal novero delle strade militari delle arterie numero 208 e 216 e della strada militare Colle Assietta-Monte Genevris, ufficialmente denominate nella loro interezza come Strada dell’Assietta. L’arteria stradale di alta quota attraversa i territori dei Comuni di Sestriere, Usseaux, Salbertrand, Pragelato, Fenestrelle ed Exilles, ha una lunghezza di circa 36 km e corrisponde alla Provinciale 173 del Colle dell’Assietta, di cui la Città Metropolitana di Torino ha ora sancito ufficialmente l’assunzione al proprio patrimonio infrastrutturale.
A partire dagli anni ‘60 del XX secolo e fino al 2014 la manutenzione della strada sterrata d’alta quota che collega Pian dell’Alpe con Sestriere, che fu concepita per contribuire alla difesa del confine alpino con la Francia, è stata curata dalla Provincia di Torino. La Città Metropolitana, che ha raccolto l’eredità amministrativa della Provincia, se ne occupa dal 2015. Ogni anno i cantonieri del Circolo di Perosa e gli operatori del Centro mezzi meccanici della Città Metropolitana sono impegnati nei lavori di ripristino che consentono la riapertura estiva nel tratto che da Pian dell’Alpe al Colle Basset. Da alcuni anni la manutenzione del tratto che collega il Colle Basset con l’abitato di Sestriere è di competenza dell’amministrazione comunale sestrierina.
Attraversando versanti scoscesi a quote superiori ai 2.000 metri, la carreggiata necessita di interventi per la rimozione di slavine, massi e pietrisco, la risistemazione della segnaletica verticale danneggiata dalle nevicate e dalle slavine e, quando necessario, il rifacimento di muri di sostegno a valle e di contenimento a monte della carreggiata. Durante l’inverno 2020-2021 si è verificato il crollo di un imponente muro di sostegno della strada al km 32+130, a 2,5 km circa da Pian dell’Alpe. Il muro, alto 10-12 metri fuori terra, era costruito con pietrame a secco, come la maggior parte delle opere di sostegno di tutto il tratto della Provinciale 173 che dall’intersezione con la 172 del Colle delle Finestre in località Pian dell’Alpe prosegue fino al Colle dell’Assietta. La Direzione Viabilità 2 della Città Metropolitana di Torino ha eseguito un intervento in somma urgenza, per un importo complessivo di circa 55.000 euro, per ripristinare le condizioni minime di sicurezza, permettere il transito e scongiurare l’evolversi del dissesto. Grazie al riporto di terreno, è stato realizzato un bypass provvisorio, che ha consentito l’apertura al traffico il 5 luglio scorso. Il 23 luglio è stata invece completata una struttura “ponte” con putrelle metalliche poggianti su due cordoli fondati su micropali, che ha consentito di “scavalcare” il dissesto. Il bypass è stato smontato e il transito è nuovamente possibile sulla sede stradale originaria, anche se a senso unico alternato. L’intervento di risistemazione definitiva del muro di sostegno sarà effettuato con procedure ordinarie.
Nelle prossime settimane la chiusura della Strada Provinciale 173 dell’Assietta al traffico motorizzato dalle 9 alle 17 dal km 6+900 (Colle Basset) al km 36 (Pian dell’Alpe) sarà in vigore nelle giornate di sabato 31 luglio, mercoledì 4 agosto, sabato 7, mercoledì 11, sabato 14, mercoledì 18, sabato 21, mercoledì 25 e sabato 28. Sulla Provinciale 173 sono in vigore il limite massimo di velocità di 30 km/h, il divieto di transito ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate e ai veicoli di larghezza superiore a 2 metri, il divieto di sorpasso e di sosta al di fuori dei parcheggi. La chiusura invernale dal km 6+900 al km 36 è prevista dal 1° novembre al 30 giugno di ogni anno, salvo variazioni dovute alle condizioni della strada e/o alla necessità di effettuare lavori di manutenzione.
Speriamo solo che non l’asfaltino, per renderla piu’ fruibile ai merenderos!
Per questa volta l’UNESCO l’ha scampata e pure il Demanio militare s’è levato per sempre un bel fardello.
Per noi metropolitani cambia poco, la Provincia di un tempo e la Città metropolitana di oggi per i comuni periferici sono più o meno la stessa sciagura.
Pochi soldi e spesi male.