SAUZE DI CESANA – Ancora qualche giorno e tornerà accessibile la Valle Argentera. Lo annuncia il nuovo sindaco di Sauze di Cesana, Federico Marocco: “Ancora pochi giorni di pazienza, il tempo necessario per le ultime verifiche idrogeologiche, per sistemare la cartellonistica, per divulgare le linee guida sulla sicurezza dei visitatori e potremo annunciare la riapertura – spiega il sindaco – non avendo una data certa, devo chiedere di pazientare ancora qualche giorno. L’Ufficio Tecnico dell’Area Manutentiva, il Consorzio Forestale dell’Alta Valsusa, il Consigliere delegato, tutta l’Amministrazione Comunale stanno lavorando alacremente per mettere a punto il piano di gestione della Valle, in modo da consentirne la fruizione in modo sicuro e sostenibile”. Eppure è passato quasi un anno dalla grossa frana che, il 24 agosto 2023, provocò danni e la chiusura della strada. “La stagione invernale estremamente lunga, la primavera così piovosa e l’incessante maltempo non hanno agevolato i lavori di ripristino e sistemazione – spiega il sindaco – ma soprattutto non hanno permesso di creare le condizioni minime di sicurezza. La Valle Argentera, pur mostrando i segni e le ferite del disastroso evento dello scorso agosto è splendida e fruibile in ogni sua parte, ma ad oggi può essere percorsa e vissuta solo da chi ha le proprie attività in loco”. Ad attendere risposte concrete, ci sono le varie attività turistiche e commerciali che lavorano in Valle Argentera, e che chiedono al Comune di riaprire in fretta: “Siamo a luglio 2024 e la strada non è stata ancora aperta, è passato quasi 1 anno! Hanno sistemato la strada, perciò è percorribile perché i margari vanno e vengono tutti i giorni – spiegano – non capiamo perché non aprono ancora a tutti, visto che il tempo è bello. In valle ci sono 2 agriturismi e tutti i margari che hanno i formaggi da vendere, ma così non viene nessuno. Rimandano sempre. A giugno il Comune aveva annunciato che per la riapertura sono stati stanziati dalla Regione 350mila euro. In Valle Argentera abbiamo bisogno dei turisti per vivere, perché comunque fino ad oggi non possiamo lavorare, ma le tasse dobbiamo pagarle. Se la strada è percorribile per noi, perché non lasciar venire anche i turisti?”.
La responsabilità del sindaco , il giuramento di essere fedele all’ Italia nella buona e cattiva sorte , ma lo Stato che mette i soldi in ritardo non rischia penalmente niente , il sindaco inerme deve seguire scrupolosamente ogni cavillo burocratico
Nel pubblico hanno il fuoco sotto la sedia ?
Tranquilli, porteremo i turisti in elicottero !