Foto di CLAUDIO GIORNO
VENAUS – Un dramma quello di ieri a Venaus. Come gli amici del Cai di Bussoleno, che non riescono a crederci, anche i No Tav del presidio di Borgone ricordano con una nota toccante Emilio Tornior, il cacciatore morto durante una battuta di caccia, nei pressi del rifugio Avanzà, nella zona della punta Mulatera, in Val Cenischia, a quota 2500 metri.
“Ieri in tarda serata, abbiamo appreso di un tragico incidente presso il rifugio Avanzà (tra le montagne di Venaus). Ci ha lasciato Emilio Tornior di Sant’Antonino – storico presidiante di Borgone. Emilio dal 2005 è sempre stato attivissimo nel movimento, sempre presente, non era persona da farsi notare, da ambire ad apparire con interventi dal palco o altro: fa parte di quei numerosissimi militanti No Tav che preferiscono lavorare in silenzio e portare il proprio contributo – molto concreto – in mille modi; uno fra i tanti: raccogliendo articoli di giornali e componendo dei libroni che solo un mesetto fa aveva regalato al Centro per la Pace “Domenico Sereno Regis di Torino che ora li sta digitalizzando: nel frattempo erano stati esposti durante la notte degli Archivi ed erano stati molto apprezzati dal pubblico. Emilio aveva una conoscenza totale del territorio delle montagne della Valle di Susa e non solo, aveva fotografato tutti i forti, i rifugi e i bivacchi della Provincia di Torino (di cui conosceva ogni sentiero, ogni cima e ogni storia) che aveva catalogato in molti volumi, che mostrava e commentava con competenza e orgoglio. Uno di questi bivacchi è stato realizzato a sue spese e col lavoro volontario suo e di molti amici (tra cui i presidianti di Borgone) in fondo alla Val Thuras per ricordare il figlio Andrea. Al presidio di Borgone, dove si riunisce abitualmente anche il Presidio No Tav Europa, era uno dei più assidui partecipanti – con sua moglie – alle riunioni che si susseguono incessantemente dal 2005, sempre critico e informato, pronto a seguire iniziative e a stimolare attività. Ci stringiamo a sua moglie Giovanna e al figlio Emanuele”.
Un colpo d’arma da fuoco che è stato letale per Emilio, come per il figlio Andrea 13 anni fa, il 16 novembre 2003, trafitto dal proiettile sparato da un amico, che lo aveva scambiato per una preda, sempre sulle montagne della Valsusa. Il giovane aveva appena 31 anni, il padre è morto ieri a 71.
La morte di Emilio, pensionato di Sant’Antonino, ricorda troppo da vicino quella del figlio, al quale è intitolato il bivacco in legno Andrea Tornior, costruito dalla famiglia, inaugurato nel 2008 e gestito dal Cai di Bussoleno, nella zona del Colle di Thuras a Cesana. Emilio Tornior si è ucciso, inavvertitamente, da solo: è scivolato, e dal fucile gli è partito un colpo, che lo ha raggiunto alla testa ed è stato letale. A vegliare sulla sua salma il cane, fino all’arrivo dei soccorsi.