di PAOLA TESIO
GIAVENO / VALGIOIE – Oggi la Valsangone perde una grande anima, che incarnava ed incarna tutt’ora la storia della comunità. Charles Teissier era presidente dell’associazione “Amicale des Déportés- Resistant du Train Fantôme”. Dalla Francia non aveva mai dimenticato le sue “origini” che in seguito ad una appassionata ricerca lo avevano condotto sino a Giaveno e Valgioie, dove tra i polverosi archivi aveva ritrovato l’amata traccia dei suoi antenati.
Non a caso la sua bisnonna veniva soprannominata “la Piemontese” e la curiosità di questo appellativo l’aveva spinto a farsi delle domande sin da quando era bambino. Così seguendo quella sola indicazione si mosse sul suono di un cognome: Joannis che lo ricondusse alla stirpe dei Gioana, di Valgioie.
Scriveva nell’anno 2017 in merito alla sua intensa indagine: “Je fais des recherches sur mon ancêtre Giovanni-Battista Gioana, 26-09-1782 Valgioie-Molino fils de Gioana Jean Vincent, 1735 Valgioie-Molino et de Ludovica Moschietto, 10-02-1749 Provonda. Mariage le 08-04-1812 Vedéne (département de Vaucluse) avec Magdeleine Aubert le 23-02-1780 Lirac (Gard). Après cinquante année de recherches j’ai retrouvé son lieu de naissance à Valgioie. Il avait donné à ses enfants le patronyme de Joannis soit par erreur du transcripteur ou voulu par lui pour brouiller ses origines. Ce qui m’avait bloqué complètement dans l’ascension de mes recherches. Or depuis quelques années l’état civil Français est en ligne sur internet. J’ai repris très attentivement la lecture d’un acte de décès de son fils Vincent de 25-10-1831, et j’ai découvert le lieu de naissance de son père Giovanni-Battista Joannis (Gioana): Valgioie département du Pô. Aussitôt accompagné de mon petit-fils Thomas, je me suis rendu à Valgioie le 15 octobre 2013. Après des recherches négatives à la commune (ou l’on m’a dirigé sur les archives de San Lorenzo de Giaveno) qui s’avéreront positives par la suite. J’ai fait connaissance dans le bar: “Il Ritrovo”; de Madame Mary Mare responsable de la bibliothèque communale de Valgioie qui m’a ouvert le livre de Alfredo Girardi: Valgioie 1295-1995, sur lequel aucun Joannis n’était cité , mais le patronyme Gioana très largement mentionné, Euréka j’avais découvert son véritable patronyme soit: Gioana. Revenant en 2014 avec l’autorisation de la Curie Arcidiocesi de Torino j’ai progressé dans mes recherches ascendantes. Mais ce qui m’intéresse actuellement c’est de savoir si Giovanni-Battista est cité sur les listes de conscrits ou autres documents de 1800 à 1803 à la Mairie (commune) de Giaveno? Je pense qu’il a du être conscrit de Napoléon, ce qui l’a conduit en Avignon en 1812. Déserteur ou blessé réformé de l’armée impériale”.
L’amore per il sapere, lo aveva portato in queste terre che il Canonico Pio Rolla così descriveva: “Sotto i molteplici riflessi di luce, ogni zona prende il suo aspetto caratteristico in una gamma di tinte [.…] Qua e là scorgonsi gruppi di casolari, che si adagiano nelle località più fertili della montagna, emergendo tra il verde di praterie e i frondosi alberi che li circonfondano come bella cornice di un quadro suggestivo”.
Ed è con questo sguardo che probabilmente Charles Teissier osservava l’amata Valsangone, le sue genti che chiamava amorevolmente “Les Amis Italiens”, le innumerevoli fotografie che condivideva sulla sua pagina, dense di bei momenti trascorsi. Si recava spesso in questi luoghi, e avrebbe dovuto ritornarci. Ma il tempo della vita non glielo ha più concesso.
Colto, gentile, dotato di una straordinaria saggezza. È stato un testimone della comunità della Valsangone, di cui ha fatto attivamente parte, e di cui farà sempre parte nel ricordo dei tanti amici che l’hanno incontrato o conosciuto e di coloro che anche solo in modo virtuale hanno intessuto rapporti epistolari con lui, grazie alla tecnologia che con Facebook ha permesso una vicinanza ai cittadini di Giaveno e Valgioie per cui esprimeva parole di sentimenti fraterni.
Era un uomo straordinario, dal fare rispettoso, che desiderava continuare incessantemente le sue ricerche. Si era proposta anche la sua cittadinanza onoraria. Una figura sapiente e illuminata che riusciva a illuminare gli altri.