di SARA SUPPO
BUSSOLENO – Sabato 13 giugno alunni, colleghi, dirigenti dell’IC Bussoleno si sono stretti attorno alla famiglia della Prof.ssa Lo Faro, mancata l’11 giugno, per renderle il meritato saluto e omaggio. Quando una persona cara, una collega, una mamma, un’insegnante scompare in modo inaspettato lascia un grande vuoto, che i ricordi provano a colmare. Con queste parole vorremmo ricordare Pina e tutto ciò che ci ha mostrato e ci ha trasmesso.
Ispirati dalle parole della sua ultima poesia, vorremmo rammentare la dedizione per i suoi ragazzi, per i quali non si è mai risparmiata, quando li elogiava e quando li riprendeva. Vorremmo rievocare la sua innata energia grazie alla quale coinvolgeva tutti i suoi studenti nei progetti più vari; ad esempio, i bellissimi Concorsi di Natale, ogni anno con un tema diverso, oppure la Giornata delle Barzellette che è diventata la Giornata dei Talenti. Per lei i veri protagonisti sono sempre stati i ragazzi, che ha accompagnato ad esprimersi nell’arte, come nella conoscenza di sé. Vorremmo riportare alla memoria i suoi doni, immancabili alla fine di ogni anno scolastico, prodotti con la sua fantasia e innata creatività, oppure le parole sempre vivide e frizzanti, come la sua personalità.
La ricordiamo con le cartelline dei suoi studenti percorrere i lunghi corridoi della scuola, già immersa nell’idea di un nuovo progetto e quando entrava in classe e iniziava la sua lezione, trovando sempre un modo per abbellire la scuola. Appena si entra nella Scuola Media di Bussoleno è possibile riconoscere il mondo di colori di Pina. Ogni aula ha il suo tocco, che traspare dai lavori dei ragazzi per Halloween, per Carnevale o per qualche altro evento. In ogni occasione ha sempre fatto del suo meglio per bandire la monotonia. Ci ha sempre coinvolti con la sua instancabile forza di volontà in progetti e in attività che hanno arricchito e hanno valorizzato tutta la nostra comunità creando lo spirito della nostra scuola.
La prof.ssa Lo Faro era una donna esigente: gli alunni la scrutavano quando entrava in classe e con impeto, chiedeva loro di aprire i diari, di scrivere, sorrideva un attimo e poi cominciava a spiegare.
Era una donna decisa, critica, faceva valere le sue idee, combatteva e discuteva con i suoi colleghi. Amava esprimere la sua opinione ed era attenta ai cambiamenti della scuola.
La prof.ssa Lo Faro era questo, e molto altro. Era severa perché voleva molto bene ai suoi alunni, che la ricordano con un sorriso e qualche lacrima, che l’hanno temuta e rispettata, forse, in qualche momento, anche biasimata, ma che riconoscono oggi quanto lei abbia fatto per loro e per la loro crescita.
Era sensibile, era profonda, era vera. La prof.ssa Lo Faro era una donna libera, senza pregiudizi, accogliente e credeva nella giustizia. Era romantica e dolce, faceva sentire ognuno parte di un gruppo. Per lei siamo sempre stati tutti uguali, nessuno più importante di un altro.
Quando un nuovo collega arrivava aveva sempre una parola buona per lui, gli andava incontro con un sorriso. Durante le riunioni era sempre in prima fila a prendere appunti sul suo diario pieno di idee per attività nuove, diverse.
Ci mancherà non trovarla di primo mattino a scuola già con libri e registri in mano, pronta per cominciare. Le sue idee, i suoi progetti non moriranno, continueranno a essere svolti in sua memoria. Lei continuerà ad essere con noi. Grazie di tutto, Pina.
I colleghi dell’I.C. Bussoleno