LA VALSUSA PIANGE LA MORTE DI OSVALDO CROCE: GRANDE VOLONTARIO DI CONDOVE, TRA PRO LOCO, CINEMA E BANDA MUSICALE

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Osvaldo Croce (foto Valsusa Filmfest)

CONDOVE – La Valsusa piange la scomparsa di un grande uomo, che ha donato gran parte della sua vita alla comunità di Condove: Osvaldo Croce. Operaio della Monce, Osvaldo Croce era “il volontario” per eccellenza: presidente della pro loco, presidente della banda musicale, promotore del Valsusa Filmfest e dell’apertura del cinema condovese, organizzatore di centinaia di eventi teatrali, culturali, musicali. Il motore pulsante della Fiera della Toma, l’instancabile tuttofare sempre a disposizione del paese, donando anima, tempo e cuore. “Ha amato profondamente Condove e la sua popolazione – ricorda su Facebook la figlia Stefania – ci teneva a fare apprezzare a tutti il territorio del suo paese natale, borgate comprese”. Il ricordo di Chiara Bunino e del marito Mauro: “Ciao Osvaldo. Appena arrivati a Condove nel novembre del 1998 facemmo la tua conoscenza e ci coinvolgesti in diverse iniziative come se ci conoscessimo da tempo. Grazie a te iniziammo ad appassionarci alle proiezioni cinematografiche della rassegna del venerdì, ma soprattutto ai corsi di teatro a Condove tenuti da Marco Alotto. Tu fungevi da usciere tuttofare. Ci accoglievi e ci salutavi con simpatia, sempre accogliente e spiritoso. Ricordavi a memoria le nostre battute teatrali e in piazza ci fermavi appellandoci con quelle stesse e strappandoci un sorriso. Durante gli spettacoli ponevi rimedio a qualsiasi intoppo logistico. Se dovevamo cercarti in qualche luogo eravamo certi di trovarti IN PIAZZA, (e qui cito il titolo di uno dei tanti spettacoli a cui tu contribuisti dietro alle quinte). Ti siamo grati per averci aperto le porte di Condove ed accompagnato gioiosamente in mille iniziative. Abbracciamo forte Graziella, tua compagna di vita anche lei sempre sorridente e cordiale”.
Il Valsusa Filmfest lo ricorda così: “Osvaldo Croce è strettamente legato alla storia e alla nascita del Valsusa Filmfest fin dal 1997 (anno della fondazione). Aveva visto subito bene la presenza di una associazione che si occupasse di cinema: la Settima Arte al quale lui teneva molto. Amava ripetere l’importanza di tenere accesa la luce di un cinema in un paese come presidio culturale. Era abituato come presidente della Pro Loco ad occuparsi di tutto, dalla scelta dei film che venivano proiettati, alla siae, alla pulizia del locale. Era facile trovarlo con paletta e scopa e allo stesso tempo aveva una cultura profonda sui registi e attori, confronti che condivideva con l’amico Piero Midellino. Con Osvaldo il Vff ha poi condiviso gli anni del Teatro della Memoria con Marco Alotto negli spazi delle Officine Moncenisio. Momenti indimenticabili dove la “Storia” veniva restituita e condivisa con la collettività. Sempre presente su tutto dal fornire un cacciavite a intuizioni per allestire al meglio lo spettacolo. Una persona schiva che non cercava mai di apparire, semplicemente al servizio della comunità senza bisogno di continui riflettori ed esposizioni. Una modalità di vita molto diversa da quella che oggi padroneggia ovunque. La sua ultima intervista è stata per il docufilm di Luigi Cantore “Noi siamo figli delle Monce” dove raccontava la sua esperienza di operaio. Lo ricordiamo tutti con grande grande affetto e riconoscenza e come si usa in teatro prima che si chiuda il sipario, tutti insieme, in piedi, tenendoci per mano, difronte a queste continue mancanze che la vita ci presenta, ci inchiniamo”.

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