di STEFANIA BATZELLA(Consigliere regionale 5 Stelle)
Oggi in Consiglio regionale è stata discussa l’interrogazione sul futuro dell’ospedale di Susa, in seguito alla nuova delibera per la riorganizzazione della rete ospedaliera. In particolare l’interrogazione era mirata a sapere quali specialità resteranno nella struttura segusina, recentemente riclassificata come ospedale di area disagiata.
Attualmente a Susa sono presenti le seguenti specialità: Chirurgia generale, Medicina generale, Ortopedia, Dialisi, Laboratorio analisi, Ostetricia, Ginecologia, Neonatologia, Radiologia, Farmacia ospedaliera, Anestesia e Pronto Soccorso.
L’assessore regionale alla Sanità Saitta non è stato in grado di comunicare quali specialità verranno mantenute e quali soppresse. Si è limitato solamente a riaffermare come la riorganizzazione del presidio partirà dal 2016. Anche se sappiamo che in un ospedale area disagiata é previsto solo il reparto di medicina generale con massimo 20 posti letto. (Il caso dello smembramento dell’ospedale di Susa, già programmato nelle tabelle della Regione, è stato sollevato proprio dal quotidiano ValsusaOggi ieri, con un apposito articolo ndR).
Inoltre Saitta ha ribadito la vergognosa scelta della Giunta di sopprimere il punto nascite poiché i parti sarebbero troppo pochi per gli standard di sicurezza.
Invece, come è ormai noto a tutti, a Susa il numero dei parti sarebbe ben superiore agli standard previsti dalla Legge. Sono diminuiti recentemente a causa di scelte ben precise dei vertici dell’Asl che hanno indotto le partorienti a rivolgersi ad altri ospedali.
Stefania Batzella, Consigliere regionale M5S Piemonte
componente Commissione Sanità