L’ALTA VAL SUSA RICORDA L’AMATISSIMO DOTTOR MASSAZZA: PER 40 ANNI MEDICO DI CESANA E SESTRIERE / GUARDA LE FOTO

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CESANA – La biblioteca strapiena di persone, con i posti a sedere tutti esauriti e la gente a riempire gli spazi anche tra le scaffalature ricolme di libri. La comunità delle montagne olimpiche si è ritrovata, sabato 29 agosto, a Cesana Torinese per la presentazione di due volumi dedicati al dr. Luigi Massazza, medico condotto che per 39 anni ha prestato servizio tre le numerose borgate da Cesana Torinese e Sestriere. Un’attività  che si sviluppava in una vasta area a territorio alpino, un tempo densamente abitata, sino a raggiungere le comunità di Claviere, Sauze di Cesana, Pragelato. 

Nessuno ha voluto perdere la possibilità di ritrovarsi in un viaggio a ritroso nel tempo, grazie allo spunto che i due testi offrivano nel ripercorrere il cammino di un medico e della sua famiglia, indissolubilmente intrecciato con la storia dei diversi nuclei familiari che, di generazione in generazione, hanno vissuto e popolato questo angolo di alpi a cavallo tra l’alta Val Chisone e l’alta Val Susa, a due passi dal confine con la Francia. 

  
Presenti Rosangela Vaccarone in Massazza, moglie di Luigi e nelle vita professionale “assistente” del dottore, ed i figli Roberto e Giuseppe. 

Era infatti proprio Rosangela a fare da filtro tra il medico ed i suoi pazienti condividendo con egual passione la professionalità e la dedizione al lavoro del marito. Una missione ed una passione poi passata ai figli Giuseppe e Roberto, anche loro divenuti medici. 

Ricordi speciali come la testimonianza diretta di Giulia Gerard, maestra di Giuseppe, che ha guidato i primi passi di un giovane Beppe tra i banchi di scuola. E poi i sindaci Lorenzo Colomb (Cesana), Bruno Strazzabosco (Sestriere dal 1980 al 1990) Francesco Jayme (Sestriere dal 1990 al 2004) e Valter Marin (Pragelato dal 1999 al 2009 e dal 2010 sindaco di Sestriere) ed anche amici di famiglia come l’avvocato Luca Paparozzi che ha ricordato il valore dell’amicizia profonda e la condivisione dell’amore della montagna e della sua gente. 

  
A fare da filo conduttore sono stati due volumi, il primo un racconto con il titolo “La mia vita per un medico” scritto da Andrea Berton, che ha poi brillantemente condotto e coordinato i diversi momenti dell’incontro, ed il secondo, “Appunti di viaggio”, una sorta di raccolta di piccole-grandi note dal 31 gennaio 1957 al 23 ottobre 2014 tratte dai ricordi di Rosangela Vaccarone in Massazza, da cui lo stesso racconto ha preso il suo spunto. Entrambi i libri sono gratuiti. Diverse copie sono state date in gestione alla Pro Loco Sestriere. È possibile richiederli, sino ad esaurimento scorte, direttamente all’ufficio del turismo di Sestriere. Sono inoltre consultabili presso le biblioteche comunali di Sestriere e Cesana. 

Tutto ruota intorno alla figura del dottor Luigi Massazza e di Rosangela Vaccarone. I genitori di Luigi avviarono il figlio agli studi in collegio, prima a Vigevano, poi a Domodossola presso i Padri Rosminiani.

  
Nel 1952 Luigi si laurea in medicina all’Università di Torino. Nell’estate del 1954 arrivano le prime sostituzioni come medico condotto di Airasca, Chialamberto, Forno Alpi Graie e Cesana Torinese. Nel 1956 diviene titolare della prima condotta a Cesana Torinese. Il 31 gennaio 1957 Luigi e Rosangela si sposano. Il 5 novembre 1957 viene alla luce Roberto e la gioia si ripete il 17 novembre 1963 con la nascita del secondogenito, Giuseppe. 

Nel 1969 Luigi, dopo un periodo a scavalco, lascia Cesana e viene chiamato alla condotta di Sestriere. L’8 maggio 1995 il dottor Luigi Massazza va in pensione, dopo 13 anni di attività come medico a Cesana ed altri 26 al Sestriere. 

Il 19 gennaio 1996 la comunità di Sestriere volle tributare il saluto più affettuoso al suo “Medico della Gente” in una serata organizzata nei saloni ristorante del Grand Hotel Principi di Piemonte. L’allora sindaco, Francesco Jayme, a nome di tutta la comunità donò al dottor Luigi un vaso in argento con tanto di dedica. “Ho saputo che alcuni anni fa questo vaso – ha detto Jayme – vi è stato trafugato da alcuni ladri che si sono intrufolati nella vostra casa. Per questo motivo, a titolo personale e di mia moglie, dell’Amministrazione di allora e di oggi, ho pensato di farne fare uno identico che con immenso piacere voglio consegnare a lei, Signora Rosangela”.

  

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