di MARIO RAIMONDO
Si avvicina la Pasqua e la tradizione vuole sulle tavole imbandite la carne d’agnello…Una ‘tradizione’ che proprio non va giù ad Elisio Croce, ex sindaco di Villardora, tra le altre scrittore locale ed animalista da lungo tempo. Stanno oltretutto ‘girando’ su internet numerosi appelli per mettere uno stop a questa cruenta mattanza che forse poco c’entra con la festa della Pasqua.
“ E’ così – dice Croce – questa è una vera mattanza che si compie ogni anno e sulla quale avevo scritto un libro intitolato: “Buona Pasqua agnellini”… Si stima, in modo verosimile, che circa 800.000 agnellini vengano ogni anno ammazzati in occasione delle festività pasquali, una cifra enorme, che si spiega solo con gli interessi economici che gravitano attorno a questa mattanza ed al mondo della ‘carne’, un mondo in cui l’animale è solo più un ‘oggetto’, un ammasso di grassi e proteine, un ‘prodotto’ industriale che tra l’altro ha pure un grave costo in termini di sostenibilità ambientale.
Aggiunge Croce: “Un mondo che nega agli animali la dignità del vivente…Sarebbe bello se si riuscisse , partendo da questa Pasqua, a cambiare un po’ lo stile di vita di questo consumismo alimentare basato sulla carne, cominciando dai poveri agnellini le cui grida strazianti ed i maltrattamenti subiti al macello non vengono udite da chi nel piatto vede solo ‘carne’ e non la sofferenza o la paura di questi che erano esseri viventi”. Per aderire all’appello contro la mattanza degli agnellini e firmare la petizione sul web: Firmiamo.it