dalla CITTÀ DI GIAVENO
GIAVENO – Il 29 marzo e l’8 aprile ci saranno due open day virtuali per presentare un progetto rivolto ai disoccupati di Giaveno in cerca di lavoro. Si tratta di un’iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Aprire Orizzonti” che vede coinvolti il Comune di Giaveno, Caritas, Croce Rossa e Associazione “Semi di Speranza”.
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con il consorzio Idea Agenzia per il Lavoro s.c.s. Sarà l’opportunità per conoscere i servizi al lavoro presenti sul territorio.
I percorsi sono indirizzati a giovani (18-29 anni) e adulti in difficoltà ovvero persone che hanno avuto maggiori ripercussioni negative, sociali ed economiche a seguito dell’emergenza sanitaria.
Per iscriversi a uno dei due open day è necessario inviare la richiesta all’indirizzo mail serviziscolastici@giaveno.it entro il 27 marzo per la prima sessione del 29 marzo e entro il 6 aprile per la seconda sessione dell’8.
Per maggiori informazioni si può contattare:
Comune di Giaveno – Ufficio Socio Scolastico (Tel. 011-9326411/432)
IDEA Agenzia per il Lavoro (Tel. 0121-377584)
La finalità dell’intervento è individuare alcune persone disoccupate, residenti nel comune di Giaveno, alle quali offrire un percorso orientativo volto a aumentare le conoscenze, le capacità e le abilità in merito alla ricerca attiva del lavoro, nonché offrire un’esperienza professionalizzante tramite l’attivazione di un tirocinio extracurriculare.
Il progetto prevede l’accompagnamento al lavoro e l’attivazione di sette tirocini della durata di sei mesi per cui le persone individuate potranno beneficiare di una indennità pari a 450 euro mensili.
Vengono individuati i seguenti criteri e priorità di accesso:
Soggetti in carico a servizi socio-assistenziali o in condizione di nuove fragilità emerse nell’ambito del tavolo di lavoro “Aprire Orizzonti”.
Soggetti che hanno avuto maggiori ripercussioni negative, sociali ed economiche a seguito dell’emergenza sanitaria, evidenziando:
Nucleo familiare in condizione di fragilità
Una bassa intensità lavorativa (occupati in attività lavorative in modo discontinuo e poco intenso).
Nuclei mono parentali con figli a carico.
Le persone che non potranno beneficiare dell’esperienza di tirocinio potranno comunque usufruire di un percorso orientativo volto a far conoscere le misure di politica attiva ad oggi esistenti.
“Credo che possa essere un valido aiuto per chi si trova ai margini del mondo del lavoro o ne è stato espulso a causa della crisi pandemica. Come Comune ci prendiamo a cuore le situazioni più difficili e questa mi pare una buona opportunità per le persone più fragili dal punto di vista economico” commenta il Sindaco Carlo Giacone.
“Il lavoro è una base fondante della psicologia umana e delle relazioni. È un valore universalmente riconosciuto per la dignità delle persone che possono provvedere alle esigenze delle loro famiglie. È fondamentale che riusciamo ad avviare al lavoro la maggior parte delle persone possibili, indirizzandole anche verso quei mestieri e professioni in cui vi è molta domanda e poca offerta” conclude l’Assessore alle Politiche Sociali, Concetta Zurzolo.
Buongiorno.
Mi chiamo Castronovo Giovanni, ho 56 anni e sono disoccupato.
Dunque, ad aprile ho partecipato all’open day da voi programmato, ho partecipato anche al corso di orientamento.
Bene, mi sarei almeno aspettato di essere chiamato da voi, perlomeno dirmi, signor Castronovo non riusciamo ad inserirla da nessuna parte, oppure, non ci sono più posti, perchè li abbiamo coperti tutti, non so, almeno un minimo di contatto per far vedere che questo progetto che avete messo su sia servito perlomeno a far vedere alle persone, in questo caso, parlo della mia persona, che voi ce l’avete messa tutta dimostrando interesse.
In questo caso l’interesse per me non l’ho visto.
Voglio dirvi, che a programmi di questo genere ne ho fatti e sono sempre stato messo al corrente di tutto quello che succedeva, sia in negativo, che in positivo, e solo una questione di correttezza, non mi avete fatto neanche l’incontro conoscitivo personale, non è cosi che ci si comporta, anche, perchè in questo vostro progetto ci speravo.
Comunque va bene cosi, non mi resta che ringraziarvi per l’interesse che non mi avete dimostrato.
saluti.