di ANDREA MUSACCHIO
GIAVENO – Le librerie To Liber, Coalova ed Emmegi di Giaveno hanno indetto una conferenza stampa per protestare contro la fiera del libro di Giaveno e le scelte effettuate dal Comune. “Da 5 anni a questa parte – spiegano – le librerie giavenesi non vengono invitate alla fiera locale, un danno non da poco visto la crisi nel settore, dovuta soprattutto alla diffusione di internet”.
Il portavoce Alessandro Payra apre la conferenza:“Siamo qui per parlare di fiera del libro e sulla gestione dei 5 anni di questa fiera. Le librerie del territorio non sono possono partecipare ed è una scelta scellerata. Si può chiamare fiera visto che il fornitore è uno solo? I nostri appelli sono passati inosservati, silenzio totale. Le critiche sono state archiviate anziché viste come costruttive. Qualcuno ha detto che è un attacco politico, ma di politico non c’è nulla. Si tratta di persone che si alzano tutte le mattine per lavorare e che si sentono danneggiate per due mesi lavorativi, tenendo conto che in questo periodo si acquistano anche i libri per i regali di Natale, nonostante paghino le tasse. La cosa strana è la gestione di questa fiera: gli organizzatori non pagano il plateatico e la marca da bollo. Infatti viene tutto messo a spese del Comune, mentre per le librerie in questione questo non è stato concesso”.
I librai di Giaveno hanno citato durante la conferenza un articolo pubblicato dal quotidiano CinturaOvest, riguardante quanto avvenuto mesi fa a Rivoli: la fiera era stata spostata dalla piazza e trasferita altrove “togliendo il patrocinio del Comune, mentre a Giaveno no”.
Dello stesso avviso i titolari di “To Liber”: “Non abbiamo mai visto una manifestazione del genere, secondo noi di culturale non ha nulla. Due settimane di evento, per un settore così colpito come quello delle librerie, ci sembra assurdo”.
Nel 2017 c’era stato un incontro con il Comune, “ma non è stato trovato nessun accordo – dicono i librai – mentre la fiera è stata allungata di tre giorni”.
L’appello delle librerie è in attesa di una risposta da parte del Comune: ”Pensiamo ad una modalità che segua il modello “Mille idee per un libro” dove ognuno mette la propria merce, non ci si calpesta i piedi e dove qualsiasi libreria possa partecipare. Il luogo perfetto sarebbe la Favorita, nel periodo primaverile sarebbe ideale. Sperando nel frattempo che non si replichi una fiera analoga, che purtroppo ci danneggia e non poco. Noi, inoltre, vorremmo capire il perché non possiamo partecipare, perché ci dicono che “non si può fare”. Questa è concorrenza sleale. Due anni fa siamo andati a parlare, insieme ai proprietari de l’Isola del libro, chiedendo di venirci incontro. Ma nessuna risposta, ora basta. Gli assessori sono pagati dai cittadini e dovrebbero risponderci. Noi non sappiamo proprio come farci ascoltare, questa è l’unica nostra possibilità. Tanti abitanti di Giaveno che entrano nei nostri negozi ci hanno dato ragione”.
La conferenza stampa termina con la speranza di una risposta da parte del comune di Giaveno. Sperando che questa situazione si possa sbloccare e che le parti trovino un accordo.