LE POSTE DI SUSA CHIUDONO OLTRE 1 MESE PER LAVORI: “RIAPERTURA ENTRO OTTOBRE”

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SUSA – Poste Italiane comunica che da mercoledì 4 settembre l’Ufficio Postale di Susa in Via Mazzini 40, sarà interessato da interventi di ristrutturazione e ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza. La sede è inserita nell’ambito di “Polis – Casa dei Servizi Digital”, il progetto di Poste Italiane per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei comuni con meno di 15mila abitanti. I lavori presso la sede di Susa comprendono l’installazione di nuovi arredi progettati per facilitare l’accesso ai servizi e le operazioni e altri miglioramenti. Alla riapertura sarà possibile per i cittadini chiedere i primi tre “certificati” INPS direttamente a sportello: il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M”, che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico e, in futuro, numerosi altri servizi della Pubblica Amministrazione quali certificati anagrafici, di stato civile, richiesta passaporto, carta di identità elettronica ecc. Durante il periodo dei lavori, per garantire la continuità di tutti i servizi, sarà possibile rivolgersi all’Ufficio Postale di Venaus, Via Antica Reale, 27, disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle 13.45 e il sabato dalle ore 8.20 alle ore 12.45. Presso la sede postale di Venaus i clienti potranno ritirare la corrispondenza e i pacchi non consegnati per assenza del destinatario, ed effettuare le operazioni per i titolari di conti e libretti. Si ricorda inoltre che nella sede di Bussoleno è a disposizione anche un ATM Postamat, attivo sette giorni su sette e in funzione 24 ore su 24 per i prelievi di denaro contante e per tutte le operazioni consentite, mentre l’ufficio di Sant’Antonino di Susa sarà a disposizione anche in orario pomeridiano. La riapertura dell’Ufficio Postale di Susa è prevista entro il mese di ottobre. Poste Italiane conferma, ancora una volta, non solo la missione al servizio del sistema Paese ma anche il valore della capillarità, elemento fondante del proprio fare impresa, in netta controtendenza con il progressivo abbandono dei territori.

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5 COMMENTI

  1. anni fa avrebbero allestito un paio di container ed avrebbero mantenuto attivi almeno i servizi essenziali. Oggi siamo già attrezzati a fare la visite mediche in giro per la valle o addirittura nell’intera prov. di Torino…. quindi Tutti a Venaus a fare la coda!!!

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