di GIULIANA GIAI
MILANO – Quest’anno è stata Milano ad ospitare la “tre giorni” della 92° adunata alpina il 10-11-12 maggio, in occasione del centenario dell’Associazione Nazionale Alpini, fondata proprio a Milano nel 1919 e che ha visto, sin da subito, una massiccia adesione e una diffusione capillare su tutto il territorio italiano. Come di consueto, la Valle di Susa non poteva mancare ad un appuntamento così importante e sin dai giorni precedenti i gruppi ANA valsusini sono stati presenti con i loro rappresentanti nel capoluogo lombardo: se si pensa che tutti i paesi della Valsusa fanno capo ad un gruppo Ana, è facile immaginare quanti siano stati gli alpini della nostra Valle a presenziare a Milano. In generale, i numeri parlano di oltre 80.000 alpini ad aver sfilato in 12 ore, dalle 9 del mattino alle 21, in un lungo percorso che prevedeva di toccare alcuni dei luoghi–simbolo della città, come il Duomo e il Castello sforzesco, passando tra le vie e i palazzi storici del centro, tra due ali di folla festosa, come nella piazza del Duomo, dove era posizionata la tribuna delle Autorità civili e militari. Il numerosissimo gruppo valsusino era preceduto dalla Fanfara ANA Valsusa, col presidente Fiorenzo Combetto e il maestro Danilo Bellando, che da anni organizzano le “trasferte” dei musicisti , partecipando a una nutrita serie di eventi sia in Valsusa che in altre realtà, in occasione di feste e manifestazioni importanti. Con una stima di presenze di almeno 500.000 persone, Milano si è dunque vestita dei valori di solidarietà, coraggio, dedizione e sacrificio che animano da sempre le penne nere. La città scelta per l’adunata del 2020 è Rimini: dalle Alpi Cozie al mare sarà un bel “banco di prova” per gli alpini della Valle di Susa, avvezzi alle nostre montagne.
Proprio per fare un po’ di polemica. Combinazione quest’anno di elezioni ho visto nella sfilata sindaci che nei precedenti 4 anni erano assenti. Chissà come mai, ma il popolino a volte sta attento a queste……uscite