di GRAZIA LANZEROTTI
Buongiorno direttore.
Mi rivolgo a lei con la speranza che il suo giornale, di cui sono lettrice, possa amplificare una situazione che è emergenziale, e non viene considerata adeguatamente. In alta Valsusa alcuni medici di base, malgrado richieste e solleciti, non hanno ancora ricevuto dosi di vaccino antinfluenzale per la fascia 65/85 anni, che ad oggi risulta scoperta senza alcuna previsione futura.
In altri casi, nei comuni più grandi, Bussoleno e Susa sono già previste vaccinazioni per 50/60enni.
Inutile ricordare che con l’inizio a breve della stagione sciistica ci sarà afflusso di turisti, con il prevedibile aumento e diffusione di casi di influenza, già presente da tempo sul territorio. E una larga fascia di anziani si troverà a contatto con la quarta ondata di Covid-19, e in contemporanea con l’influenza stagionale, senza la protezione e molti ancora senza terza dose anti Covid. Non abbiamo neanche la possibilità di procurarci il vaccino, in quanto le farmacie ne sono sprovviste.
Le conseguenze di quanto le ho esposto sono gravi e facilmente prevedibili, in quanto riguardano la popolazione più fragile e debole. Mi rivolgerò anche all’Asl To3 e alla Regione Piemonte, pur avendo la certezza che ci sarà il solito palleggio di responsabilità.
La ringrazio se vorrà pubblicare e dare voce e visibilità a chi purtroppo per alcuni è considerato solo soggetto improduttivo.
Grazie per l’attenzione.
Ma chist’è propr’inturz !
Poverini…chissà il dolore che provano.
Ma non esiste solo più la superinfluenza?
Covidiota, dacci qualche suggerimento!
Autobotti di vaccini??