DI MARIO ALBERTO MUSSO
SAUZE D’OULX – “La Stampa” di del 12 gennaio pubblica “Sci, la pista su cui è morta Camilla resta chiusa fino alla fine della stagione”, in effetti le piste a rimanere chiuse come si legge più avanti nell’articolo sono 5, tre «blu», percorsi adatti ai principianti, la «Imbuto» e la «Cresta», che sono «rosse» di media difficoltà.
Da ignorante in materia mi chiedo perché prolungare così a lungo la chiusura di tutte quelle piste considerando che:
1) Immagino siano necessarie perizie e controperizie per chiarire la dinamica ed eventuali responsabilità dell’orribile ultimo lutto, ma basterà una nevicata per cambiare radicalmente il contesto dell’incidente.
2) Se sulla “cresta” ci fossero state delle irregolarità avrebbero dovuto emergere un anno fa dopo il primo tragico incidente nel quale perse la vita l’ingegner Giovanni Bonaventura il 20 gennaio 2018.
Nulla potrà lenire il dolore, neppure immaginabile, sofferto dai parenti delle vittime. E fare dispetto al resto degli sciatori non serve a nulla.
Inoltre per fare un paragone estremo non mi risulta che chiudano strade e autostrade per dei mesi in occasioni altrettanto tragiche, certamente l’utilità di una pista da sci è diversa, ma molte famiglie ci vivono con il lavoro che portano le piste da sci.
Magari ci sono delle irregolarità!
Già il fatto che nelle stesse circostanze sia già morta un’altra persona un anno fa e che nulla sia cambiato, qualche dubbio lo fa venire?
Se è a conoscenza della legge regionale sulla sicurezza piste, capirà che c’è bisogno di verifiche, e nel dubbio, è meglio non rischiare.
Lo dico da fruitore delle piste ed anche da percettore di reddito collegato alle piste
Condivido in toto
Ma.forse bosogna fare .delle modifiche .struttutali..o deve .morire ancora un po di gente .per capirlo…il dio denaro non può sempre vincere ..su tutto…o.no ????
Discorso da egoista!
Una nevicata non basta a cambiare le cose: l’anno scorso la neve c’era.
Due morti non bastano, vuole che siano anche il terzo o il quarto prima di capire cosa c’è che non va su quelle piste? Inoltre non vede che clima orribile c’è quest’anno con tanto vento e niente neve?
Parlare solo per convenienza e’ facile (senza guardare la sicurezza) l’importante e’ farsi i soldi qui x3 mesi e poi emigrare in terre calde.
Per fortuna la sicurezza e la vita delle persone vengono messe prima del guadagno.
In presenza di indagini con rilevanza penale, nell’interesse della verità e degli stessi indagati sarebbe opportuno rispettare il lavoro della Magistratura.
Due morti così assurde e dolorose non dovranno avere seguito e ogni provvedimento in questo senso è interesse generale, anche se qualche sciatore egoista dovrà accontentarsi di piste alternative per qualche tempo.