di CATERINA IANNATTONE
AVIGLIANA – Dodici anni fa, io e mio marito abbiamo compiuto una scelta che in tanti hanno compiuto prima di noi fin dagli anni ’60: emigrare al nord per lavoro. Solo due cose sono cambiate da allora: le valigie non sono più di cartone e i treni sono molto più veloci e confortevoli.
Ad agosto, la nostra piccola Parigi, Torino, ci ha accolti con 18 gradi e temporali. Inaccettabile per chi come noi frequenta il mare fino ad ottobre. Mettendoci nell’ottica di non cercare il sud ma di godere delle bellezze del nord, ci siamo innamorati della nostra città adottiva. Abbiamo goduto della sua compagnia per ben sei anni, fino a quando la nostra vita ha avuto una fantastica svolta: l’arrivo della bambina SL.
La nostra piccola Parigi era improvvisamente divenuta troppo rumorosa, inquinata e caotica e ogni volta che portavo la bimba al parco avevo come la sensazione di portare il cane a fare pipì. Quindi maturammo la scelta di andare a vivere in provincia. Ma dove? Beh, non avendo radici qui in Piemonte, la risposta fu: dove vogliamo. Dopo aver varato diverse opzioni (Chivasso, Pinerolo, Rivoli) approdammo in quello che per noi ad oggi è il nostro piccolo angolo di paradiso.
Oramai esausti e scoraggiati dagli scarsi risultati della ricerca della nuova casa (troppo distante dalla ferrovia, troppo distante dal lavoro, troppo distante dai servizi essenziali, poco verde), un pomeriggio mi imbatto in un annuncio immobiliare di una villetta ad Avigliana.
Avigliana? Io e mio marito ci guardiamo silenziosamente come per voler frugare nello scomparto dei ricordi. Ecco!!!! La fantastica passeggiata fatta anni prima lungo il Lago Grande. Wow. Prendiamo appuntamento per vedere di cosa si stratta.
Il posto ci ha conquistati subito, è magnifico. E’ il posto giusto dove far crescere la nostra SL. Ad oggi viviamo in una riserva naturale che ha la stazione ferroviaria a due passi, polo sanitario, tangenziale a portata di mano, cinema, teatro, niente strisce blue e tanto tanto verde. Ma non è solo questo. Adoriamo passeggiare per il centro storico, arrivare al Castello e godere dei sentieri panoramici del CAI.
E visto che il verde non basta mai, due anni fa è stato inaugurato un nuovo parco, L’Alveare. Qualsiasi amministrazione avrebbe destinato quella vasta area verde alla cementificazione, pensando ad una resa economica maggiore, ma solo nel breve tempo, perché degrado e bruttezza alla lunga inficiano negativamente sulla qualità della vita dei cittadini.
Lo scorso anno abbiamo festeggiato il compleanno di nostra figlia in questo magnifico parco nel quale i bagni pubblici sono davvero ben tenuti e il guardiano è una persona simpatica e disponibile. Dimenticavo: se si è amanti di cinema e di teatro, non c’è di che preoccuparsi, a La Fabrica è possibile goderne al giusto prezzo.
Gli anni passarono in fretta, e giunse anche per noi il momento dell’iscrizione alla materna. Andammo a visitare la Rodari in quanto la nostra scuola di competenza. Ogni sezione ha un’aula per la didattica, bagni propri e un’aula gioco. Davvero non potevamo credere ai nostri occhi. Altra iniziativa comunale davvero carina per i bimbi era: Le Letture Animate. Prima che arrivasse la pandemia, trascorrevo i sabato mattina a La Fabrica con SL. Vi lascio solo immaginare il suo entusiasmo.
Sono passati quasi sette anni dal nostro arrivo in Avigliana e nemmeno una volta ci siamo pentiti della nostra scelta. Cosa vorremmo? Cosa cambieremmo? Vorremmo che il verde aviglianese continuasse ad essere tutelato e che tornasse un presidio ospedaliero. Vorremmo che le associazioni presenti sul territorio continuassero ad avere il supporto comunale.
Vorremmo che l’Amministrazione Comunale continuasse ad ascoltare i propri cittadini così come ha fatto finora. Avigliana è una cittadina che gode ancora di un privilegio raro: non esiste il distacco tra cittadini e amministratori. E chi ci amministra conosce bene il nostro territorio e sa come muoversi.
In Avigliana non si fa politica solo per il gusto di farlo o avere il trampolino di lancio verso Roma, ma perché si ama il proprio territorio e si lotta per esso. Questo è quanto io e mio marito abbiamo percepito. Pertanto, perché non riconfermare l’amministrazione uscente che ha come sindaco il giovane Archinà? Non lo conosco personalmente, tuttavia, a mio avviso ha mostrato dedizione e passione verso il territorio.
Questo lo si evince chiaramente dalla volontà della sua amministrazione di migliorare e preservare Avigliana e gli aviglianesi, volgendo lo sguardo anche ai più deboli. Sicuramente ci sono margini di miglioramento su cui lavorare, nonostante ciò il bilancio della qualità della vita è positivo.
Caterina, una nuova aviglianese.
Che bellissima lettera
Mamma mia che sviolinata pro Archiná…
Spero almeno che sia spontanea e non eterodiretta.
Faccio solo 1 esempio di scarsa coerenza: pretendere di rivalutare corso torino, corso laghi e il centro storico creando l’enorme complesso commerciale in corso europa, dalla parte opposta rispetto alle suddette vie e piena di grandi marchi che attraggono persone. Cogli introiti si può “rivalutare” qualunque edificio e qualunque viale, ma rimarrà vuoto.
Strappalacrime da libro Cuore ^_^
Anche io mi ritrovo nel suo racconto. Inizialmente fino alla seconda giunta Mattioli compresa.
Poi.. poi
Il figlio cresce e scopre che sabato sera e domenica o si ciondola sulle panchine o si và a Giaveno, Rivoli o Torino….
Il sabato pomeriggio si và a Torino perchè corso Laghi è il deserto.
Il centro di Avigliana dov è?
Non la citta è ipercostruita con villette sparse e centri commerciali fupri dall autostrada tipo Detroit
Insomma un quartiere dormitorio di Torino.
Avigliana avrebbe un grande potenziale non utilizzato
Poi scopri che chi fa politica ha Avigliana percepisce un reddito
Nulla di male .. ma il volontariato è altra cosa.
Insomma dopo la.giunta Mattioli, ho visto una lenta decadenza di idee.
E poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata…
Sei un grande…
Mi sono ribaltato dal ridere!
Alla grande!
La coppietta dolce, dolce …….merovingio e chiamare le cose……..manca solo il cavaliere….
La campagna elettorale è iniziata.
… The show must go on
Ma più che uno show una commedia all italiana …
Manca solo Totò con il megafono che urla Vota A. Vota A. ….
Confrontatevi sui programmi e sulla qualità e curricula dei politici … Non pensate che si sia tutti fessi
Direi che tanto nuova non è… Parla come un vecchio trombone della politica cittadina alla vigilia delle elezioni…
Si vede che non sa che:
– Avigliana è una delle città dove in questi ultimi anni si è cementificato di più
– che le principali strutture ricettive e turistiche del comune sono chiuse
– che ogni mattina ed ogni sera la più grande opera olimpica delle olimpiadi piemontesi, la circonvallazione, si trasforma in un ingorgo per gli errori di progettazione
– che la vera stazione, quella dove fermeranno la maggior parte dei treni, sarà la nuova fermata di Ferriera
– che la nuova ferrovia sarà interrata a valle di Avigliana praticamente ininterrottamente fino a Torino mentre Avigliana resterà tagliata in due dalla ferrovia con due muri da 12 metri per lato.
Beati voi. Chi si contenta…
Alla faccia che spottone elettorale travestito da lettera di buoni intenti, che dire, complimenti alla redazione anche per averlo pubblicato. Adesso per coerenza dovete metterne uno della fazione avversa…..
Diamo spazio a tutti…compreso lei
Grazie direttore, e ringrazio lei e la redazione per il vostro costante lavoro. La mia non era una critica al vostro operato ma una considerazione coerente.
Grazie!
SCUSATE MA LA FIRMA? QUESTA CATERINA è UNA PERSONA REALE? LEI ARRIVA DAL SUD E ARCHINA’ DA DOVE? SIDERNO O LOCRI ..( CHE POI VISTO CHE SONO DUE CITTADINE VICINE – NON SI CAPISCE DOVE FINISCE UNA E DOVE INIZIA L’ALTRA – E’ LO STESSO…) AVIGLIANA NON SARA’ IL TRAMPOLINO PER ROMA MA PER TORINO DI SICURO….
forse la signora e cosi entusiasta perche non ha mai visto le borgate
Propaganda elettorale riuscita male, siamo al limite del patetico!!!
Caro Ferraudo
Lei avrà anche ragione ma …….. La ricordo che chi altri, come me hanno altre idee.
Noi vogliamo una città spenta, anonima e possibilmente triste.
La sera e il sabato dobbiamo passeggiare nel deserto.
Il museo dinamitificio deve rimanere chiuso.
Il bar del dinamitificio chiuso.
Il nuovo parco avere una piattaforma di cemento con un gazebo che nessuno vuole gestire e chiuso
Vogliamo che l area acquistata con i nostri soldi per fare la piscina sia usata a Prato.
Vogliamo i totem per il car sharing in curva in piazza de Andrè, così le auto non si possono fermare. Vogliamo che il totem abbia rovinato il lastricato.
Vogliamo che siano costruite villette sparse in giro.
Vogliamo un centro commerciale all americana fuori dallo svincolo così aiuta a desertificare corso Laghi e uccidere corso Torino.
Vogliamo che l alta velocità corra sulla linea tradizionale per apprezzare il sound del treno sui binari.
Quindi caro Ferraudo, Si io voglio una città così, che rimanga così, e quindi la smetta , si converta al nostro credo e voti con noi chi ha ben gestito.
Mamma mia che tristezza, oramai Avigliana è solamente più dossi, cordoli, rattoppi e buche sull’asfalto. Per i giovani non c’è nulla, sui laghi quattro locali tristi, un nuovo parco cittadino pieno di mozziconi di sigaretta ed un chioscho che nessuno vuole gestire perché chiedono troppi soldi oltre ad oneri improponibili. Mi sa che mi trasferirò a Giaveno.
Voglio pensare che la lettera sincera e non strumentale, perchè è veramente uno scritto bello e raro. Avigliana è da sempre descritta malamente da molti cittadini. e un uovo fatto fuori del cesto per me rappresenta una preziosità. Immagino quindi la lettera scritta da una persona felice, perchè coglie vari aspetti della città di solito non evidenziati.
Intanto la lettera recepisce i vantaggi della mescolanza di popolazione che caratterizza la città, fatta da montanari scesi a valle , e da persone provenienti dal torinese e dai più da svariati punti d’Italia e oggi del mondo. Poi perchè non è una città classista, riservata prevalentemente ai ricchi o ai benpensanti , ma che insedia anche una bella miscellanea di persone che non escludono neanche i pochi o tanti sfigati:
E’ indubbio che la città si presta ad essere percorsa a piedi da parte di chi cerchi il ” bello “ambientale e architettonico e sappia sfuggire a concentrarsi troppo su non pochissime brutture. ( Per la bicicletta servono ulteriori sforzi diretti verso i paesi vicini ) E’ poi possibile che i giovani non ci trovino quel che cercano, magari anche perchè loro età non ha ancora consentito loro di far sedimentare la ricchezza di opportunità offerte dalle sue molte associazioni sportive e sociali e lavorative ( il lavoro, questo benedetto ) cittadine.
E’ poi Avigliana una città dove la cosa Pubblica disinteressata ha sempre contato, e nella quale il poco o tanto che si è riuscito a fare è stato quasi sempre pensato per tutti. Basti pensare alle occasioni di lavoro e sociali, al mantenimento di una forte cultura delle Resistenza antifascista, e allo sviluppo di una vita democratica che non ha mai avuto dal dopoguerra eccessi di settarismo, qualunquismo e di mafiosità.
Il Sindaci futuri spero possano continuare a descriverla per quel che vale e a migliorarla come hanno fatto i precedenti
fino ad Archinà, che di certo ne hanno rappresentato degnamente l’anima.
Per conoscere meglio Avigliana mancano testi scritti idonei e disponibili, e l’avvio della campagna elettorale spero consenta di far pensare meglio a tutti a pensare a risolvere questa lacuna: su Avigliana medioevale gli archivi di Parigi hanno più cose di quello che non si creda, e sul resto della città tante cose buone sono state scritte, e sarebbe ora di raccoglierle degnamente .
La gentile signora Caterina merita un segno di speranza trai tanti stimoli che ha proposto: Non abbia fretta per il recupero dell’Ospedale, che per vari servizi funziona, perchè la centralità geografica della città farà giustizia della corsa che hanno avuto le cittadine vicine ( Susa e Giaveno in particolare) di poter pensare di poter mantenere “tutto ” per loro: man mano perderanno i loro pezzi come è successo a noi si accorgeranno che la centralità di Avigliana rispetto alle Valli e all’Ovest di Torino dovrà essere recuperate anche nel loro interesse, ovviamente in forme nuove.
Signora ignori tutti i commenti sono invidiosi, io la ringrazio perché dopo anni di stitichezza dopo aver letto la sua lettera ho finalmente risolto il mio problema. Ogni volta che ne ho bisogno leggo la sua lettera e posso andare avanti più libero. Anzi se avesse la bontà di scrivere qualcosa altro gliene sai grato ho la moglie che ha lo stesso problema ma a lei non fa così effetto come me. A me mi fa proprio cag@re. La ringrazio
Non si dice a me mi….ah ah ah ah ah, scherzi a parte, ottima risposta….
La lettera sincera?
Non lo so.
Comunque ha destato reazioni.
In Avigliana vi sono coloro che pensano che sia una cittadina con grandi potenzialità inespresse e di opportunità non sfruttate e depressa ( ben descritte scherzosamente da tal Decreseaman) e chi invece celebra in modo aulico la città con lo scopo di celebrare le giunte ( anche esso in modo scherzoso, credo, tal Chiaberge).
Ognuno valuterà. Chi passando un sabato a Giaveno, Rivoli o Susa lo troverà più interessante che passarlo in corso Laghi voterà per la giunta attuale, chi invece pensa che si siano perse occasioni voterà qualcun’altro.
Però rimane la verve comica di tal Chiaberge e tal Decreseaman.
Due performance davvero apprezzabili, altro che Zelig.
Io voglio che Avigliana rimanga così. In decrescita. Superata da Giaveno, doppiata da Rivoli e meno viva di Susa, senza luoghi per i ragazzi la sera e il sabato pomeriggio, dove per fare due passi e per vedere due negozi devi andare altrove. Dove il centro storico è deserto.
La voglio così e guai a chi dice che Giaveno è più viva.
Il motto della prossima campagna elettorale dovrebbe essere “Avigliana la città ideale della famiglia Adam”
Dopo la giunta Mattioli il nulla.
La sinistra si è divisa.
La parte più illuminata e con persone che avevano professionalità si sono fatte da parte o comunque non hanno aderito al progetto del comitato al governo.
Quindi chi ha governato dopo le giunte Mattioli la città ha curriculum non adeguati. Fa eccezione Arc Crosazzo che sarebbe ottimo sindaco. Purtroppo hanno scelto diversamente.
Morale Città decadente in decadenza.
La professionalità ha un peso.
Ma quest anno, prima delle ele?ioni, elettorale ci sarà la Festa con Danze Calabresi ?
E la ‘nduja !!!
I sig.ri con i nickname Chiaberge e Decreseaman due veri mattatori da avanspettacolo. Simpatici con i loro pezzi di vera comicità.
@ Amante della danza. La festa con danze Calabresi la trovo un fantastico avvenimento per Avigliana. Speriamo ci sia. Non ricordo quando c è stata l ultima volta. Qualcuno ricorda?
W il 25 Aprile.
Al voto di Avigliana ci penseremo letti i programmi delle liste.
Si tratta di amministrare una città non del destino del mondo. E le liste saranno tutte democratiche.
Non infervoratevi troppo. Leggete programmi e valutate
La campagna elettorale sembra essere iniziata.
Come normale nelle piccole città, e non solo, ci attendono due mesi di promesse, pettegolezzi vari, insinuazioni, lettere a giornali, previsioni fosche in caso di vittoria degli avversari .. etc….
Forse per riportare tutto alla giusta dimensione basterebbe che la politica locale fosse volontariato. Ma così non è. Giustamente vi è chi attende l elezione per poter avere un congruo e legittimo contributo al proprio reddito, quando non è addirittura l unica entrata.
Allora la partita si fa più aggressiva. Si difende il proprio reddito oppure, per chi cerca subentrare, si cerca un nuovo reddito.
Basterebbe azzerare le indennità e riportare la politica locale al volontariato no profit e tanti veleni sparirebbero. Compreso lettere, esaltazioni e condanne entrambe esagerate e un può buffe.
Leggiamo i programmi e vediamo chi almeno prometto il rilancio della stanca Avigliana.