di CATERINA AGUS (candidata della lista “INSIEME IN COMUNE”)
Egregio Direttore,
ringraziandola anticipatamente per l’ospitalità che vorrà/potrà concedermi, desidererei esprimere la mia posizione per quanto riguarda le politiche sociali in Valle di Susa.
Sono candidata nella lista Insieme In Comune di Andrea Malacrinò a Bussoleno e mi farebbe piacere esporre la parte del nostro programma riguardante questo aspetto essenziale della vita di comunità.
In merito, penso che sarebbe necessario costituire una rete di servizi per le fasce più deboli, gli anziani, le persone che vivono lontano dal centro del paese, i disabili, e provvedere alle loro necessità con la consegna, ad esempio, di pasti e farmaci a domicilio, implementare e introdurre domotica e forme di assistenza domiciliare in accordo con gli Enti preposti per migliorare la qualità della vita di chi già si trova in una situazione di svantaggio.
Per motivi lavorativi mi trovo a contatto ogni giorno con persone in difficoltà e so bene quanto possa essere complicata la loro vita e la vita di chi sta loro accanto. In queste ultime settimane ho assistito a varie presentazioni e ho letto parecchi programmi elettorali, e mai come ora ho notato la presenza delle politiche sociali in vari incontri.
Noi di “Insieme In Comune” abbiamo voluto dare centralità a questo tema, consapevoli che l’età media della popolazione si alza sempre di più e che in un futuro prossimo sarà problematica la gestione, ad esempio, delle malattie legate all’età, se non ci si attrezzerà in tempo con progetti ad hoc. Purtroppo in questa valle, a mio parere, sono state portate avanti politiche sanitarie penalizzanti per i residenti (basta vedere l’ospedale di Susa, smantellato in molti servizi essenziali), senza che vi fossero servizi sostitutivi sufficienti o prese di posizione politica sufficientemente dure e rigorose a difesa del nostro territorio montano, soprattutto da parte della Regione Piemonte.
Si sa, capita che spesso i politici di professione cambino rocambolescamente casacca e visione del mondo, per cui oggi si è alleati con coloro che sino a ieri venivano indicati come fieramente avversi e nemici della collettività, ma credo che, con tutto il rispetto per tutti (e soprattutto per chi alle politiche sociali è davvero addentro ed interessato, a prescindere) non siano sufficienti caleidoscopiche dichiarazioni di intenti o commiserevoli selfie accanto agli ammalati per dimostrare l’impegno autentico in campo socio-sanitario.
Le persone che hanno bisogno di assistenza socio-sanitaria esistono sempre, tutto l’anno: parafrasando un amico, che me lo faceva notare, mi sembra che ultimamente si stia diffondendo un’improvvisa e inusitata attenzione alla solidarietà sociale, insieme ad un insopprimibile desiderio di comunicarla agli altri… Ma i deboli, gli ultimi, ci sono tutto l’anno, anche a elezioni terminate; i pronto-soccorso intasati ci sono, anch’essi, spesso, in valle e altrove, così come le bibliche liste di attesa per le analisi mediche, le difficoltà per una donna in gravidanza a dover affrontare almeno 50 km. per partorire, e tutto il resto.
Non so se sarò eletta o meno, e mi auguro che chiunque lo sia continui ad interessarsi dei problemi di chi spesso non ha voce, è rassegnato, stanco, malato, deluso e che porti avanti con impegno e fermezza le istanze di tutti coloro che hanno bisogno. Da parte mia, se avrò l’onore di poter sedere in consiglio comunale, ho la precisa intenzione di mantenere fede al nostro programma e occuparmi in modo rigoroso dei problemi di chi sovente non ha ascolto.