di CATERINA AGUS
BUSSOLENO – Seguendo il vento, che oggi soffia impetuoso, degli ultimi “eventi” della comunità bussolenese ed essendo stata chiamata in causa da qualche amico/a che mi chiedeva con stupore spiegazioni, desidero esprimere pubblicamente sia la mia confusione che il mio dissenso in merito a quanto accaduto stamattina sul tema foibe presso la biblioteca di Bussoleno. Confusione perché confesso di non aver ben compreso né la dimensione di segretezza che ha democraticamente avvolto tutta l’operazione né la posizione del sindaco Consolini che una settimana fa non si è presentata alla consegna del libello dell’assessore Marrone, mentre oggi, a quanto pare a insaputa generale (persino del Consiglio comunale) e di fronte a una imponente militarizzazione, era presente “in solitaria” al ritiro dell’opuscolo, dopo aver dichiarato sui giornali locali che di foibe si era già parlato a sufficienza a dicembre con Eric Gobetti e che, dunque, non era il caso di celebrare il Giorno del Ricordo il 10 febbraio. Legittimo cambio di opinione, sprovvedutezza/avvedutezza politica o altro? Sarebbe interessante saperlo… Dissento perché mi sento di dover prendere le distanze sia da una appartenenza che da una strumentalizzazione politica (non importa di quale parte) su una tragedia di guerra così terribile…Quando, nel corso del mio mandato amministrativo, ho proposto senza successo in Consiglio Comunale l’intitolazione di un luogo di Bussoleno (piazzetta, sala studio, panchina, quel che si vuole) a Norma Cossetto, vittima delle foibe, il mio intento non era certo divisivo, al contrario, tendeva a costruire un percorso di pacificazione e di condivisione di condanna verso ogni violenza di guerra e non, in modo particolare della violenza perpetrata a danno delle donne, da sempre le più fragili in tali frangenti. Mi accorgo oggi che per altri non è così e che vi è in ogni occasione chi deve mettere la bandierina sulla cima, e credo che questo non sia rispettoso proprio nei confronti delle vittime che si intende ricordare. Con il blitz di stamane qualcuno pensa di portare a casa un trofeo, io credo invece che di tratti di una povera vittoria di Pirro e che sia stata scritta una pagina non bella, che acuirà senza dubbio le divisioni ideologiche e le contrapposizioni. Saranno i cittadini a fare le loro valutazioni a tempo debito. Per quanto mi riguarda, disponibile sempre al confronto sereno e aperto per il bene comune del nostro martoriato territorio.
In attesa di piazzetta, sala studio, panchina o quel che si vuole intitolata ai bambini giornalmente vittime della violenza da parte delle madri, comunque donne, che per sperimentare la loro giornaliera necessità di ferocia scelgono di esercitarla su soggetti minorenni.
Strano, a me era parso che l’autore di un blitz a Bussoleno fosse Marrone.
Sarà colpa della mia memoria che, a forza di aver sempre più a che fare con memorie condivise, sarà diventata un pò confusa.
Mi consola venire a sapere che la confusione non è solo mia e proprio perché confus* non dissento e non prendo distanze, che spesso più che distanze sono cantonate.
Una cosa l’ha detta giusta:che è confus*.