LETTERA DI UN VALSUSINO: GRAZIE AGLI OSPEDALI DI RIVOLI, SUSA E MAURIZIANO, EVVIVA LA SANITÀ PUBBLICA

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di RENZO PINARD (Ex sindaco di Chiomonte)

Caro direttore, vorrei condividere sul suo giornale una positiva esperienza con la sanità pubblica. Nel mese di luglio sono stato ricoverato per esami necessari per il trapianto dei reni, presso il reparto di cardiologia dell’ospedale di Rivoli. A parte il primo giorno che ho trovato lungo, non per colpa loro, ma perché la sensazione mia era dell’orso chiuso in gabbia, ho sempre trovato grande professionalità e gentilezza tra i dottori, gli infermieri di tutti i Reparti, purtroppo sempre affollati.
Mi fanno una visita con un macchinario ultra moderno e vedono che le mie coronarie sono a “puttane”, il dottore che mi stava seguendo mi illustra la situazione e le possibili soluzioni, decidiamo per un bypass al cuore. Contatta subito l’ospedale Mauriziano di Torino e mi spediscono subito con l’ambulanza. Ambiente con ampi spazi e cortesia (ricordo a tutti che fu costruito da casa Savoia) mi rivoltano con visite e visite, esami su esami, alla fine arriva l’ora X. Il 13 luglio 2023 mi portano verso la sala operatoria, il primo che incontro un bravissimo infermiere, simpaticissimo che comincia a prepararmi (mamma di Bardonecchia o di Exilles non mi ricordo più bene comunque della valle), mi dà un ottimo consiglio “pensa a una cosa bella, così quando ti svegli scopri che stai continuando a pensare positivo”. Poi via in sala operatoria, in un attimo dormo. Dopo un po’, mi sembra 5/6 ore, sento una bella voce femminile che mi urla “RENZO RENZO RENZO” mi scuote e mi sveglio, bentornato mondo.
Sono in rianimazione ma è normale per il tipo di operazione, mi hanno pacioccato il cuore mica un cerotto su una piccola bua. Il giorno dopo mi danno un budino alla vaniglia il più buono che ho mangiato in vita mia. Continuo a essere attaccato a mille macchine, magari una sola, ma i tubi sono tanti. Dopo alcuni giorni mi trasferiscono in reparto. Per alcuni giorni non potevo fare nessun movimento senza l’aiuto del personale medico, raggiungo un bel risultato mi fanno sedere sul letto con i piedi in giù e udite udite, mangio da solo che risultato, ma il top è quando riesco a camminare da solo.
Mi lavano due volte al giorno che pazienza questi inservienti. Continuo gli esami e poi arriva il giorno magico mi dimettono. Arrivano altri clienti bisogna far posto, un viaggio all’uscita in carrozzina spinta da mia figlia sino alla macchina con mio figlio.
Casa dolce casa, non sono un paziente modello, il 6 agosto ero al Frais a premiare gli artisti della prima giornata dei trucioli intaglio con scalpello e motoseghe. Non potevo mancare.
Ieri con un po’ di trepidazione ho fatto la visita di controllo sempre al Mauriziano, trovo il chirurgo che mi ha operato con la stessa professionalità e cortesia: mi visita e mi dice “Tutto ok”. Grazie dott. Parisi e alla sua squadra mi ricorderò di Lei, per tutta la vita. Credo che bisogna rispettare e credere nella sanità pubblica, ricordiamoci che chiedono la tessera sanitaria e basta, non serve nessuna carta di credito. Se dovete andare a cardiologia a Rivoli o a cardiochirurgia al Mauriziano, andate tranquilli: siete in ottime mani.
Adesso continuo a fare la dialisi in un altro reparto al top: la dialisi dell’ospedale di Susa, struttura da potenziare e preservare. Grazie Sanità Pubblica sempre con te, un abbraccio a tutti coloro che ci operano e grazie.

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7 COMMENTI

  1. Il calvario nella sanità pubblica è il percorso per arrivare all’operazione. Potrei sbagliarmi ma arrivare all’operazione senza effettuare esami e controlli a pagamento è difficile. Per una qualunque visita specialistica ci vogliono mesi se non anni. A pagamento la strada è più facile. Cmq Auguri di pronta riabilitazione.

  2. Ciao Renzo , ho potuto sperimentare sulla mia pelle , quando diciassette anni fa (il giorno del mio onomastico) ho pensato bene di fare un infarto al miocardio (meglio fosse stato non mio ma quello di un’altro) . Ambulanza ricovero alpronto di Susa dove un dottoressa molto brava e professionale (che in seguito sono andato a ringraziare) decide di mandarmi a Rivoli dopo avermi stabilizzato , per un’intervento do angioplastica . Rivoli un ottimo reparto di cardiologia , ottime attrezzature e dottori preparatissimi . Dopo tre giorni in terapia intensiva e quattro in pre intensiva con un’altra coronografia di controllo esco con mia figlia che mi riporta a casa . Quindi anch’io non posso che dire bene della sanità pubblica della nostra regione . Finisco con i miei migliori auguri Renzo per il proseguo del tuo iter medico

  3. anni fa( 30 preciso) ho avuto anchio un intervento parecchio delicato alle molinette mi sono trovato molto bene, senza l intervento sicuramente non sarei qui a scrivere– quello che mi preoccupa e la distanza da un pronto soccorso, in caso di infarto o che altro i pochi minuti cruciali per il soccorso sono bruciati dalla distanza da casa al pronto soccorso

  4. Auguri di buona gurigione.
    Ma della sanità pubblica in questo momento non dovremmo esserne fieri. Per l’eccelenza tutto ok a quanto leggo per il resto faccio qualche esempio. Abito a giaveno, prenoto visite :
    Ecografia completa 2 mesi a Moncalieri cdc. Citologico urine quasi 2 mesi Pinerolo. Visita urologo 2 mesi al San luigi di orbassano.
    Visita oculistica agende chiuse. Solo a pagamento.
    Auguri anche a chi deve prenotare visite con sistema sanitario.

    • Concordo nel distinguere tra ricoveri e prenotazioni visite ,purtroppo i CUP e connessi lasciano molto a desiderare .
      Le degenze con operazioni molto specialiste niente da dire

  5. Chiedere che l’ospedale di Rivoli su cui la Valle gravita fosse raggiungibile senza dover attraversare il caos cittadino, probabilmente è troppo, ma almeno che quando poi finalmente vi si arriva si trovasse anche un posto da parcheggiare

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