LETTERA FIRMATA
ALMESE – Gentilissimi, vi scrivo in quanto lettrice della vostra testata per segnalare un fatto dal mio punto di vista in “controtendenza” con alcune notizie da voi pubblicate. Mi riferisco all’articolo sulla notevole disponibilità del liceo di Susa nettamente in controtendenza con alcune altre realtà della valle. Io sono residente ad Almese e mio figlio frequenta le elementari nel plesso di Milanere.
Come altri suoi compagni (e come tutti i bambini delle elementari) mio figlio ha terminato la scuola prima delle vacanze di carnevale, lasciando in classe alcuni testi come è prassi. In questi giorni le maestre, molto pro-attive, stanno dando i compiti ai bambini che prevedono anche l’ausilio dei testi (come ovvio). Purtroppo, nonostante le reiterate richieste di poter avere i libri lasciati a scuola e la disponibilità da parte delle famiglie di adeguarsi a qualsiasi modalità la scuola definisca per ritirarli, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Almese ha disposto assoluto divieto di consegnarli e di permettere ai genitori di ritirarli negando di fatto la possibilità di far studiare i bambini adeguatamente.
Eppure il personale Ata è regolarmente in servizio e in presenza. Questa rigidità non è certo sinonimo di collaborazione, purtroppo la dirigente scolastica si nega al confronto telefonico e il personale non può che attenersi alle sue disposizioni, che tuttavia non hanno alcun fondamento normativo ma piuttosto organizzativo. Vi scrivo quindi per denunciare un atteggiamento che ritengo ingiustificato e, dal mio punto di vista, lesivo del diritto allo studio.
A RUBIANA È INTERVENUTO IL COMUNE
In merito alla lettera inviata dalla mamma, la quale lamentava di non poter avere accesso ai locali della scuola per recuperare i libri di testo, un lettore ci informa che un problema analogo ci sarebbe stato a Rubiana, con famiglia che si sarebbero lamentate dello stesso problema: “È impossibile contattare la direzione didattica”. Tuttavia l’amministrazione comunale, nel pieno rispetto delle normative sulla sicurezza emanate dalle autorità di governo, si è “imposta” e tutti i libri necessari per il prosieguo degli studi sono stati recuperati direttamente dal Comune all’interno della scuola, per darli alle famiglie.
REPLICA DALL’ISTITUTO
Nel pomeriggio di oggi, lunedì 9 marzo, ValsusaOggi ha provato a mettersi in contatto con la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Almese, per ottenere una replica su quanto dichiarato nel testo. Sfortunatamente questo non è potuto accadere, in quanto la dirigente scolastica era già uscita dalla struttura. In ogni caso, ValsusaOggi rimane a disposizione per eventuali dichiarazioni o repliche.
E’ il colmo che per avere una risposta sia necessario rivolgersi a un “giornale”?… Un po di buon senso da ambo le parti ????
Dirigenti che pensano di essere dei piccoli feudatari. Boh.
I funzionari a volte pensano di essere dei piccoli feudatari. Boh.
La Dirigente scolastica ha avuto secondo il buon senso,esistono tantissime altre modalità x reperire ciò che c’è sui testi …fotocopie ,foto ,i libri sono tutti scaricabili in formato digitale .Se mai succedesse qualcosa darebbero tutti contro la dirigente perché ha fatto entrare le persone a scuola.