di ANTONELLA ZOGGIA (CAPOGRUPPO “OBIETTIVO BUSSOLENO”)
BUSSOLENO – È già passato un anno da quel 7 giugno del 2018 che ha stravolto la vita di molte famiglie a San Lorenzo. Premessa fondamentale è che la sottoscritta, il 7 giugno di un anno fa, non amministrava il Comune di Bussoleno e che altre erano le figure, della maggioranza e della minoranza di allora, che avrebbero dovuto gestire quanto è purtroppo accaduto.
Molti di loro, oggi, si trovano fra i banchi della maggioranza ad amministrare questo paese. Questa mattina, per l’ennesima volta, sono ritornata a San Lorenzo e, ancora una volta, molteplici sono i sentimenti che mi hanno pervasa. Rimangono i dubbi che mi avevano assalita in precedenza e cioè: mi sarei accontentata (come è stato fatto) di una sola proposta progettuale o avrei cercato di averne un’alternativa? Mi sarei confrontata (e non è stato fatto) con chi, in quella zona, vive da sempre?
Mi sarei limitata a presentare agli abitanti che hanno vissuto quella calamità “il pacchetto” confezionato di interventi oppure avrei ascoltato le loro proposte, rafforzate dal parere di un tecnico specializzato da loro incaricato, condividendole con chi della progettazione doveva occuparsi?
A questi dubbi se ne sono aggiunti altri e cioè: non sarebbe stato opportuno sollecitare pesantemente l’emanazione del Decreto di Giunta Regionale che eliminava la Zona Rossa e definiva la questione rimborsi, prima delle Elezioni Regionali, avendo in Regione lo stesso Commissario incaricato che già conosceva il problema?
Le opere realizzate, sicuramente imponenti, grandiose e costose, mettono gli abitanti di San Lorenzo e delle vie limitrofe in totale sicurezza da possibili altre frane e smottamenti? Chi si farà carico della manutenzione degli invasi realizzati che dovrà essere particolarmente attenta ed accurata?
Noi del Gruppo Consiliare “Obiettivo Bussoleno”, usando un termine giornalistico, “saremo sempre sul pezzo”, faremo quello che un amministratore attento, anche se di minoranza, deve fare: essere presente, garantire che l’attenzione sulla frana non cali, sollecitare, incalzare, pungolare la maggioranza comunale affinché, faccia quello che
avrebbe dovuto essere già stato fatto, bene e nei tempi più brevi possibile; la gente deve poter rientrare in sicurezza nelle case e vedere applicato quanto prima ciò che la normativa stabilisce e che spetta di diritto a chiunque abbia subìto un danno.
come dire..
del senno di poi sono pieni i fossi…
(speriamo non ostruisca troppo il passaggio dell’acqua…)