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LETTERA FIRMATA
Buongiorno redazione. Segnalo due incontri ravvicinati con branco di cinghiali (lunedì ne ho contati almeno sei) nella zona della Sacra di San Michele nei pressi di borgata San Pietro. Venerdì 20 alle ore 17.50 e ieri 23 settembre alle ore 18.05, direttamente sulla mulattiera che sale da Sant’Ambrogio di Torino.
Sui sentieri ho trovato due escursionisti francesi e un inglese, oltre ai “locali” come me che si allenano o passeggiano. Forse occorrerebbe fare qualcosa. I cinghiali sono assolutamente indifferenti al rumore e non scappano di fronte all’uomo. Prima che capiti qualcosa a qualcuno, considerato appunto il transito quotidiano.
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Che si dovrebbe fare? Cacciarli da casa loro?
Tutte le volte che li ho incrociati io sono poi scappati quando mi sono avvicinato troppo e avevano per giunta i cuccioli, è molto difficile che attacchino se possono andare via.
Appunto, che tipo di intervento desidera? Dei bravi cacciatori con il fucile?? che poi per sbaglio ammazzano anche i caprioli, le lepri, i fagiani e altri animali totalmente innocui?? Sere fa uscivo da un cortile, non dico dove per rendere la vita più difficile ai fucilieri di turno… avevo la cagnetta in braccio perchè volevo metterla dentro l’auto… ha cominciato a ringhiare ed agitarsi, mi giro, e vedo un cinghiale a circa 5 metri da me che mi guardava… appena io mi sono mossa ha fatto “grunf” e se n’è andato nei campi mietuti di grano… meno male che avevo il cane in braccio, perchè se si fosse avvicinato poteva essere pericoloso, ma francamente ho vissuto l’esperienza più con stupore che con paura, perchè lì vicino ci sono alberi di nocciole e vanno a mangiarle, tutto qua, ed escono con il buio… se sono troppi, è grazie a chi li ha introdotti per potergli sparare, non è di certo colpa loro, e comunque se si fa un’escursione in montagna basta tenere i cani al guinzaglio e camminare sul sentiero, e loro se ne vanno, certo che se si va a disturbare una madre con i cuccioli allora potrebbe complicarsi la situazione, ma perchè l’essere umano continua a pensare di essere l’unico ad avere il diritto di esistere, di vivere e di mangiare? La terra è piena di specie che possono piacerci o no, ma se esistono hanno uno scopo.
Ma scusate, !
Vero che sono tanti ma in mezzo ai boschi che cosa vuoi incontrare????
È casa loro.
Tutte le sere sulla SS24 tra il Gravio di Condove ed il vivaio verso Borgone Susa truppe di cinghiali attraversano la carreggiata in modo pericoloso obbligando gli automobilisti ad improvvise frenate con diversi sinistri non più risarciti da nessuno. Le battute di caccia fatte dai cacciatori locali continuano a rilevarsi inutili in quanto sono loro i primi interessati al continuo proliferare della facile selvaggina.
lì ci sono pure i segnalatori che invitano ad andare piano… andate piano piano soprattutto quando è buio e se per caso dovessero attraversare, avete il tempo di frenare… se invece si pigia sull’acceleratore, allora sì che può capitare l’incidente…e non solo con i cinghiali!
Ha perfettamente ragione …il problema è che i cinghiali del bosco sono a casa loro e non ci si può permettere di sfrattarli! Poi è vero, sappiamo bene che creano un sacco di problemi quando attraversano le strade ed entrano negli orti, ma quello è un altro discorso.
Volendo però dare un’idea per il “fate qualcosa” proporrei maggiore informazione per i viandanti che sono costretti a basarsi solo su voci e racconti avventurosi. Normalmente si sente dire: “il cinghiale attacca solo se ha i cuccioli”, “se arriva il cinghiale devi stare fermo”, e storie simili. Ci sarà un modo sicuro e comprovato di comportamento? Qualcuno lo sa con certezza? Qualcuno lo ha sperimentato?
Ebbene, un po’ di cartellonistica in 3 lingue che spiega esattamente COSA fare quando si incontra un cinghiale potrebbe essere quel “qualcosa” che ha suggerito nell’articolo.
Bravo
Al cartellone suggerirei di aggiungere una 4rta lingua: il cinghialese x suggerir loro di non entrare nei campi coltivati e non danneggiare i terreni di montagna, specialmente se da funghi.
questa sarebbe la cosa più sensata.
Per esperienza personale posso consigliare di stare calmi perché con una fuga precipitosa può essere più dannosa di un incornata del cinghiale, cercate di capire che intenzioni ha e nel caso tornate sui vostri passi anche se di solito scapperà appena vi vedrà.
Aspetto il primo commento da un vegano/animalista, nel frattempo vado a comprare i popcorn 🙂
In mezzo ai boschi a San Pietro, praticamente a casa loro cosa vuoi fare? Ma smettiamola. Hai mai visto un cinghiale bussare alla tua porta? Mah♂️
E’ incredibile che ci sia gente che invece di essere felice di trovarsi in mezzo ad un bosco ed incontrare i suoi abitanti, richieda interventi finalizzati ad eliminare la presenza di animali che conducono la loro pacifica esistenza nel loro ambiente naturale. I boschi e la natura non sono indicati per le persone che si spaventano per un branco di cinghiali. Queste persone dovrebbero limitarsi a fare passeggiate per le vie cittadine, dove si che avrebbero tutti i motivi di temere eventuali brutti incontri.
Occhio ai cinghiali a due zampe. Quelli sono veramente pericolosi. E purtroppo non sono cacciabili.
E che dire del ” villeggiante ” che mi ha denunciato perchè il mio gallo cantava tutte le mattine ,chiedendo di farmi chiudere il pollaio con tre galline
, che c’era da generazioni , ben prima che lui si “facesse ” la villetta per il ” fine settimana a contatto col verde e la natura ” ?
Esperienza simile coi cani, solo che i cani puoi addestrarli a non abbaiare. Se canta troppo dà fastidio, il suono si propaga nelle proprietà vicine.
…se fosse possibile anche addestrare certe persone a non dire fesserie, sarebbe il top!
…comunque… se proprio deve restare in campagna e non può andare in città a sentire il soave rumore dei camion, delle auto, dei clacson, dei tram che sferragliano, e anche a respirarne gli effluvi, perchè non si compera i tappi per le orecchie , che costano poco, e lascia vivere in pace cani e galli??
e già…questi cittadini… il cane fa bau, il micio fa miao, il gallo fa chicchirichì e la gallina coccodè, i cinghiali fanno paura, i lupi pure… ma allora perchè non stanno a Torino magari in zona Porta Palazzo dove l’inquinamento acustico è causato dalle auto, e intanto respirano un po’ di sano smog e perchè no, assistono al traffico dei pusher che spacciano?? Perchè per alcune persone mi sembra che il giusto e migliore modo di vivere sia quello…
Andare a vivere in città così non li disturbate a casa loro
Buonasera,
Se tutte le persone che avvistano nei nostri boschi dei cinghiali lo segnalassero, sul giornale non ci sarebbe spazio per altre notizie.
Invito la redazione a evitare questi articoli.
I cinghiali non hanno più nemici naturali e si riproducono come i conigli, o mettiamo i lupi oppure li cacciamo in modo da contenerne il numero…non ci sono molte possibilità.
Già ma il signore che ha scritto la lettera avrà paura anche dei lupi… invece i cacciatori che ogni tanto si ammazzano tra di loro perchè sparano ad ogni essere che si muove, non fanno paura??
Ho camminato parecchio nei boschi incontrando anche dei cinghiali. Mai avuto problemi. Di solito cambiano strada. Trovo più pericolosi i biker lanciati a folle velocità lungo i sentieri ed i cacciatori durante le battute di caccia. Maggior pericolo è dovuto ai bipedi della numerosa specie dei truffaldini che popola gli agglomerati cittadini.
Buongiorno redazione. Segnalo due incontri ravvicinati con branco di esseri umani (lunedì ne ho contati almeno sei) nella zona della Sacra di San Michele nei pressi di borgata San Pietro. Venerdì 20 alle ore 17.50 e ieri 23 settembre alle ore 18.05, direttamente sulla mulattiera che sale da Sant’Ambrogio di Torino.
Sui sentieri ho trovato almeno due cinghiali francesi, oltre ai “locali” come me che vivono le loro giornate in assoluta sintonia con la natura. Forse occorrerebbe fare qualcosa. Gli esseri umani sono assolutamente indifferenti al rumore e non scappano di fronte ai cinghiali. Prima che capiti qualcosa a qualcuno, considerato appunto il transito quotidiano e la spiccata propensione alla violenza di questi esemplari bipedi.