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di FRANCESCO RICHETTO (Assessore Lavori Pubblici Bussoleno)
BUSSOLENO – Ecco alcune immagini di ieri, giovedì 10 dicembre, sia i sopralluoghi a Bussoleno che il cantiere Tav e anche una riflessione finale legata a quanto accade nel vicino cantiere Tav di Chiomonte.
Tra i punti risolti vi è la strada di accesso alla borgata di Re Forno con nuovo manto asfaltato dopo un sopralluogo per carenze idriche, nuove protezioni con guard rail in legno staccionate, nuove recinzioni di protezione alle opere idrauliche ed infine nuova illuminazione pubblica a led. Tra i punti invece ancora da risolvere la pressione dell’acquedotto, un nuovo sistema fognario e un nuovo sistema di protezione antincendio.
Siamo nella zona colpita dalla frana del 2018. Siamo in apice di conoide, là dove abbiamo costruito le opere di difesa del nostro abitato. Vasche di contenimento delle portate liquide e briglie per quelle solide. Ora la situazione della zona è tornata ad essere “decorosa” e vivibile.
Abbiamo così concordato con Smat (ente gestore delle risorse idriche e dello smaltimento delle reflue) un percorso che ci possa portare a risolvere queste criticità.
Un grazie alla popolazione che ha pazientato in questi anni e ai tecnici dei vari settori che con sensibilità e delicatezza hanno saputo ascoltare e proporre possibili soluzioni insieme a chi quei luoghi li abita e li vive ogni giorno. Ci auguriamo dunque nei prossimi mesi di portare ancora lavoro e risorse verso questa ed altre zone del nostro piccolo comune in difficoltà o meglio che necessitano di miglioramenti o adeguamenti nei servizi pubblici.
Ora mi sorge una domanda (o forse più di una) visto che ieri in serata sono poi stato a Giaglione insieme a molti abitanti della valle per verificare lo stato della militarizzazione (questo è il corretto nome che bisogna dare alle cose) in corso.
Nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 dicembre sono ripartiti i lavori di allargamento del cantiere Tav. Per farlo alcuni operai e qualche ruspa sono stati scortati da centinaia di poliziotti e un paese è stato completamente chiuso come succede nei teatri di guerra.
A Bussoleno, uno dei 22 comuni della media val di Susa, negli ultimi tre anni ha investito in una piccola frazione milioni di euro di soldi pubblici creando lavoro per decine di persone e cercato di migliorare la vita di chi ha vissuto il dramma di vedere una grande frana distruggere le proprie cose. Abbiamo discusso e continuiamo a farlo con chi i luoghi li vive e li difende.
La domanda è semplice e penso non serva un fisico nucleare per rispondere. Da un lato opere utili discusse progettate e costruite con le persone. Dall’altra grandi opere che impattano in modo devastante con l’ambiente e con le popolazioni. Con il progetto Tav della Torino-Lione ci stanno prendendo in giro?
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Bell intervento assessore, molto chiaro e comprensibile per tutte tutti coloro che hanno a cuore la vita di questa valle
Opera ritenuta indispensabioe dal Governo Italiano, dalla maggior parte degli abitanti della Val di Susa e dall Unione Europea
Delirio puro. Oramai riuscita a collegare il Tav a qualunque fesseria.
Il solito proclama no tav firmato dal’ineffabile Sig. Richetto,la quinta colonna dei centri asociali in Valle,che evidentemente non è soggetto alle limitazioni negli spostamenti tra a cui siamo soggetti noi comuni mortali.Ormai questi fanatici darebbero la colpa al tav anche per la fame nel mondo.Piuttosto gli amministratori di Bussoleno si concentrino sui molti problemi del loro paese invece che presenziare alle illegali manifestazioni no tav ed a appoggiare acriticamente chi,dopo averne fatte più di Bertoldo in Francia,alla fine si sono ritrovati a fare finalmente i conti con la giustizia.
I No Tav mangiano i bambini!
Consiglio il Signor Richetto di occuparsi dei tanti problemi di Bussoleno e dedicare il suo tempo alla loro risoluzione invece che presenziare in continuazione a manifestazioni no tav oltretutto illegali in un momento come questo in cui gli spostamenti in altri comuni è vietato o almeno lo è per tutti quelli cercano di rispettare le regole,giuste o sbagliate che siano.O forse i rappresentanti dei centri asociali sono immuni al virus del secolo ed esentati dagli obblighi imposti dai DPCM?
Ribadisco che della TAV non mi interessa nulla . Però prediligo l’obbiettività , se è vero che ogni cittadino ha il diritto di protestare ma questo in modo civile e non violento , per cui se al contrario chiunque diventa violento e vuole sopraffare altrui libertà , allora esiste il sacrosanto diritto alla difesa e non chiamiamola militarizzazione . Se poi per difendere il patrimonio pubblico da pochi disobbedienti anarchici che nulla hanno a che fare con la nostra valle , sono necessari 450 agenti nell’arco delle 24 ore che vengono da noi cittadini stipendiati , questa è una cosa che mi fa alterare . Caro assessore poi la tua è una inutile propaganda sui lavori fatti che sono fumo negli occhi , perchè le cose più importanti ACQUEDOTTO e FOGNATURA sono ancora da fare , quindi caro assessore evita di spargere fumo alla vecchia maniera democristiana .
Altra opera utile da fare nella strettoia di Bussoleno, zona ex cinema, fare togliere le auto parcheggiate davanti al bar dei portici. Costa poco e la popolazione ringrazierà.
Curioso come si associno due opere inutili e dannose quanto malfatte, e di una si parli bene e dell’altra si strumentalizzi ulteriormente il discorso.
Per fortuna delle opere del Reforno non sapremo mai se effettivamente “proteggono”, visto che non verrà mai più giù materiale essendosi svuotato il conoide, basta però sapere che la situazione idrogeologica è peggiorata proprio dopo e grazie alle opere, come il Comune di Bussoleno sa benissimo la porcata che ha combinato, e in un modo o nell’altro chi deve pagherà, come chi ha progettato il Tav sa benissimo che enorme porcata sia.
Intanto complimenti per la mascherata, Pirandello sarebbe contento! 😉