LETTERA / LAGO DI AVIGLIANA, I PROBLEMI DELLA PASSERELLA E I PESCATORI

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Foto di domenica 24 maggio

di SILVIO GIORDA ALLAIS

AVIGLIANA – Lettera aperta a tutti i lettori. Ho deciso di scrivere la presente dopo aver letto l’articolo pubblicato su questo giornale il giorno 25 maggio a proposito della situazione venutasi a creare domenica 24 maggio sulla “passeggiata” del Lago Grande di Avigliana!

Io sono Silvio Giorda Allais, abito da 35 anni nell’abitazione che fu di mio padre e che si affaccia direttamente sul Lago Grande, non potendo rubare troppo spazio al presente giornale, che gentilmente e democraticamente mi ospita cercherò di fare un riassunto il più coinciso possibile, il che mi obbligherà ad omettere molte parti di quello che è successo in questi anni, spero di poter aprire un dibattito al fine di informare poi pienamente l’eventuale pubblico.

FOTO / LA RIAPERTURA DELLA PASSEGGIATA SUL LAGO GRANDE: DOMENICA 24 MAGGIO

Per fare comprendere devo necessariamente raccontare un po’ di storia della mia famiglia: la quale si occupa di pesca sul Lago da almeno 150 anni, e ne ha gestito la fauna ittica per poter vivere di essa, con duro lavoro, per poi poter vendere il pescato a chi pesce voleva mangiare. L’attività venne svolta fino al 1947 in qualità di fittavoli, poi mio padre ebbe la possibilità di comprare tale diritto dalla famiglia che ne deteneva il titolo, poté acquistarlo perché oltre quella attività, prima mio nonno Gioacchino e poi mio padre Aldo iniziarono anche l’attività di esercenti cinematografici, era gente che non arrivava dal benessere, negli anni ’20 vivevano nella borgata Grignetto e per fare i “bisogni” in inverno andavano nella stalla dove esisteva un “buco” ed una sola mucca! Quello che hanno costruito lo hanno fatto con il duro lavoro!

La storia recente è questa: sul finire degli anni ’50, mio padre decise di smettere la pesca professionale e di aprire la pesca dilettantistica, acquistò il terreno dove insistono i fabbricati di via Pontetto 23 e 25, e costruì, non per avere “il castello sul lago”, ma per poter esercitare al meglio l’attività, dando soprattutto la possibilità ai pescatori di usufruire di circa 400 metri di sponda, il 90% delle altra sponde erano già utilizzate da operatori commerciali o da semplici privati! Nel 1980 venne istituito il Parco ed il primo presidente fu il sig.Vinassa, storico amico di mio padre e attualmente amico della nostra famiglia; questo fece sì che mio padre iniziò un rapporto di collaborazione con il parco, soprattutto a senso unico, infatti decise di donare dei terreni e di concedere dei comodati d’uso gratuito, sospetto che tali iniziative fossero anche finalizzate ad avere un buon rapporto con il parco! Ma le cariche pubbliche si danno il cambio ed un nuovo presidente dichiarò, a chi pose la questione, che con la morte di Allais, oramai vecchio, si sarebbe risolto il problema della gestione del diritto di pesca!! Forse la credevano solo una semplice concessione!? Quando lo venni a sapere, con mio padre già colpito dal primo ictus, feci i dovuti passi con il parco per informarli della realtà e della mia disponibilità a continuare il rapporto di collaborazione.

Nel 2000 la giunta comunale, ma soprattutto l’allora sindaco e l’assessore ai lavori pubblici decisero di costruire il percorso circumlacuale. Un giorno si presentarono accompagnati da un operatore commerciale del Lago (unico favorevole alla realizzazione dell’opera, per ovvi motivi di business), senza chiedere il permesso, dentro la proprietà di mio padre da un cancello aperto, io ero seduto all’ombra di un platano con mio padre ad una distanza di circa 50 metri da questi signori, mio padre capì immediatamente e si diresse incontro!! Loro erano venuti a pianificare il percorso ed il relativo esproprio! Non avevo mai visto mio padre così umiliato a chiedere per favore che cambiassero idea! Non mi dilungo ora su i vari procedimenti giudiziari che si sono succeduti in seguito alle varie delibere e al decreto di esproprio N.32 del 2003, ma sto ancora aspettando una risposta sul perché alla mia famiglia siano stati espropriati 400 metri di sponda e al Convento “solo” 40?

Venendo rapidamente al presente, tralasciando gli anni trascorsi a combattere contro Comune ed ente Parco sulla questione, ben conscio che i miei interessi privati e professionali non interessavano a nessuno, ho continuato, e continuerò, a combattere per difendere quell’ambiente che è stato violentato da tale opera con il parere favorevole, all’epoca, dell’ente Parco! Alcuni mesi fa è stato approvato un progetto di riqualificazione ambientale della sponda “artificializzata” (e non è aggettivo coniato da me) con il patrocinio del Comune, di Città Metropolitana ed il benestare dell’ente Parco, dove tra l’altro si ammetteva che in effetti la sponda è troppo frequentata, come da me denunciato più volte, ma che nonostante questo era stato avvistato un nido di Folaga! Al proposito devo precisare che io venni invitato alla riunione finale solo perché, con ennesima e-mail, ricordai loro che io ero sottoscrittore del “Contratto di Lago” ed avevo il diritto di essere presente! Il contratto di lago e di fiume è un “protocollo” Europeo che si pone come obiettivo la buona gestione delle zone umide del territorio in sinergia con i soggetti pubblici e privati coinvolti, uno degli obiettivi da perseguire è lo sviluppo di un turismo sostenibile! E il turismo sostenibile, per l’ambiente, non è certo quello che si manifesta sulla cosiddetta passeggiata! Anche se pochi giorni fa ho ricevuto una mail informale, in risposta ad un’altra mia mail informale da me mandata ad un funzionario del Parco, dove questo concetto non emergeva, anzi! E tutto il testo era piuttosto lesivo della mia dignità, naturalmente ho risposto, credo a tono.

Scusate la lunga introduzione ma credo che il giudizio della gente possa essere espresso solo se a conoscenza di tutti i fatti, ora verrò all’attualità! Il giorno 26 aprile essendo venuto a conoscenza della probabile riapertura a partire dal giorno 04/05 della pesca dilettantistica nella regione Piemonte, ho mandato una mail a: Regione Piemonte, Città Metropolitana, Comune di Avigliana ed ente Parco Alpi Cozie; dove ponevo la questione della gestione della pesca dilettantistica sul Lago Grande, la ponevo perché essendo la passeggiata l’unica sponda usufruibile dai pescatori (dai cancelli esistenti sulla mia, per adesso ancora, proprietà), essendo la stessa chiusa ed ipotizzando che non fosse riaperta a breve per ovvi motivi di affollamento, ritenevo che la situazione dovesse essere esaminata dagli enti competenti per trovare una soluzione condivisa, consigliai anche di pensare di aprire la passeggiata ai cittadini locali dal lunedì al venerdì chiudendola nei weekend, per consentire le passeggiate alle persone, ma non alle folle! Naturalmente chiedendo che fosse consentito nei weekend l’accesso ai pescatori “regolari”, preciso che nella più ottimistica previsione avrei potuto avere forse 10 pescatori, distribuiti su almeno 600 metri di sponda!!
Alle mie email rispose solo un gentile funzionario della Regione, scrivendomi che avrebbero cercato di creare un tavolo di concertazione per risolvere il problema! Nessun altro mi rispose.

Aspettai quindi la settimana successiva, preciso che, il regolamento di pesca, prevede che nel mese di maggio si possa pescare solo nei giorni festivi e il sabato, per capire cosa sarebbe successo nel weekend, questo in funzione del fatto che il signor sindaco il giorno del 1° maggio aveva dichiarato una possibile riapertura al pubblico della passeggiata, della spiaggetta e di altri siti! Il 7 maggio (mattino) lessi sul sito comunale che un’ordinanza aveva stabilito, per il weekend successivo, la chiusura di tutti i siti in questione! La sera dovetti telefonare alla polizia locale per chiarire una questione che aveva posto un pescatore, e cioè sapere se la pesca dalla barca era consentita. Ed è in questo preciso momento che Kafka diventa insignificante!

Il comandante della polizia mi confermò che la pesca era assolutamente consentita! Ma era vietato calpestare il suolo della passeggiata!! Gli spiegai, gentilmente, che sul Lago di Avigliana, se vuoi pescare da sponda lo puoi fare solo dalla passeggiata!! A conferma della situazione Kafkiana mi ribadì che il pescatore, e quindi anche io, non poteva varare la barca da casa mia perché così facendo avrebbe calpestato 2 metri di suolo chiuso al pubblico! Durante questa conversazione gli dissi anche che in quel momento due pescatori abusivi stavano pescando dalla spiaggetta e quindi gli feci notare che stavano infrangendo due regole! Mi disse che la spiaggetta era aperta perché nel frattempo l’ordinanza del mattino era stata modificata e per quel che riguardava la pesca abusiva lui non poteva intervenire perché in servizio solo per urgenze Covid-19, gli risposi che sarei andato a cacciarli io, gentilmente mi disse di fare attenzione! Andai, li cacciai, avevano pure l’auto posteggiata vicino alla spiaggetta (vietato); mi presero in giro perché venni a sapere che tornarono e passarono lì tutta la notte a pescare.

Scrissi una seconda email agli stessi enti ai quali scrissi la prima raccontandogli i nuovi sviluppi; di nuovo solo una risposta dal medesimo funzionario regionale il quale mi indicava una persona di riferimento. Telefonai a uno dei capigruppo di minoranza, anche loro tra i destinatari delle email, per sapere se qualcuno aveva intenzione di considerarmi? Mi fece poi sapere che aveva parlato con il sindaco, il quale aveva detto che il problema da me sollevato era stato risolto! Nessuno mi aveva fatto nessun tipo di comunicazione ed il giorno 22 comunicai al capogruppo che io avrei varato barche e permesso ai pescatori l’ingresso in passeggiata ed in caso di un solo verbale non avrei più risposto delle mie azioni.

Poi è arrivata domenica! Un delirio, con gli addetti, credo volontari, alla sorveglianza che non sapevano che “pesci” prendere, decine e decine di persone attaccate le une alle altre, certo, quasi tutte con le mascherine! Ma con quali tipi di mascherina? Ad un certo punto vedo un gruppo di 5 o 6 ragazzi che si tuffavano dal parapetto della passerella davanti al convento e chiedo all’addetto alla sorveglianza, in quel momento davanti a casa mia, se la cosa è normale? Mi rispose che lui non ha nessun potere, ha avvisato i vigili ma…… dopo un po’ arriveranno e troveranno i ragazzi da un’altra parte. Non so come sia finita.

Mi sembra che la guerra al Covid-19 non sia terminata e quindi mi chiedo: era così fondamentale aprire questa passeggiata a tutti in pieno pericolo? Chiunque conosca Avigliana sapeva che ci sarebbe stato questo affollamento, poi sostenere che anche quando era chiusa era comunque frequentata mi sembra un ulteriore eresia: sì, era frequentata ma si potevano contare sulle dita di due mani le persone che transitavano, e lo dice uno che ha vissuto 24 ore al giorno lì per un mese e mezzo! Sul fatto che il Comune di Avigliana non abbia la forza per controllarla sono d’accordo, ma a questo ci si doveva pensare prima, ed è pur vero che alla domenica, ai non residenti si potrebbe chiedere un ticket di ingresso ottenendo un introito che potrebbe rappresentare uno stipendio per le persone preposte al controllo (come succede in molti luoghi), viste poi le carenze strutturali si potrebbe pensare anche a delle varianti come da me già suggerito, mettendo a reddito i terreni acquistati dal comune 15 anni fa per 400,000 euro e mai utilizzati!

Poi, mi permetto, come mai il regolamento di esercizio stabilito all’inizio è disatteso da almeno 15 anni? Regolamento che prevedeva la chiusura totale al lunedì (non ai pescatori) e la chiusura notturna! Domenica, uno dei volontari mi ha detto che una volta lo facevano loro e poi a un certo punto gli è stato detto di non farlo più! Come mai a me quando risollecitavo la ripresa di tale regolamento mi veniva risposto che il Comune non aveva i soldi per pagare la persona? Se veramente erano volontari? Se poi qualcuno vuole sostenere che la passeggiata serve ai commercianti sul lago per incrementare i guadagni, mi permetto di smentirlo, all’epoca (e se l’ipocrisia non regna su tutto, anche adesso) tutti gli operatori commerciali del lago erano contrari alla costruzione della passeggiata (tranne uno), loro il giro di affari già lo avevano e la passeggiata avrebbe solo creato confusione, alla fine l’operatore commerciale più danneggiato, fino a prova contraria, sono stato io, che fino a prova contraria sono l’operatore più GREEN di tutto il lago! Io stesso partecipavo alle riunioni con tutti gli altri frontalieri che facevamo presso un locale affacciato sul lago per contrastare tale progetto, prima con mio padre e poi, in seguito al suo primo ictus da solo!! E mi permetto di ritenere che l’ictus non sia arrivato per esclusiva volontà del Signore! E lo dico per cognizione di causa, fino a quando mio padre è stato vivo, io e mia sorella ci siamo concentrati sulle cure e sull’affetto di cui aveva bisogno e, nonostante io stessi già combattendo da anni, non ero ancora così profondamente coinvolto.

Da quando è mancato ho sentito il dovere morale di combattere contro le cose che trovo ingiuste, lo devo fare per rispetto verso i miei morti e perché ho due figli! Non mi spingono motivazioni economiche, anzi potrei sfruttare la situazione a mio vantaggio oppure vendere a qualche imprenditore senza scrupoli ma non è quello che voglio al momento! Ho compiuto da poco 60 anni e sento che il tempo sta sfuggendo, ma fino a quando la salute me lo permetterà combatterò, anche se so di accorciarmi la vita e rischio di subire ritorsioni in quanto i soggetti che sto cercando di combattere hanno in prestito il potere pubblico che gli permette tutto! Anche la mancanza di educazione delle mancate risposte.

Non so se questa mia lunga lettera verrà pubblicata ma non potevo farla più corta, i lettori/cittadini hanno diritto di esprimere opinioni, pensieri e anche critiche ma per farlo devono avere tutte le informazioni che riguardano il fatto che gli viene proposto.

Dedicata ad Aldo Allais
Il figlio: Silvio Giorda Allais

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3 COMMENTI

  1. Una bella storia quella del lavoro di suo padre sulle sponde del lago il suo lavoro. La burocrazia a volte e’ cattiva, stupida, rispettosa solo verso chi puo’ portare voti a quella parte politica. Esperienza.

  2. Silvio complimenti, esistono ancora dei documenti sui Laghi che potrebbero modificare non poco tutte le attività sul lago tranne i diritti esclusivi di ALLAIS GIOACCHINO e errdi. Un saluto franco Allais.

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